Sara Favaro’ scrittrice, attrice e Presidente del Gruppo “Arte Sikelia”, e l’ Evento culturale, da lei fortemente voluto,”Sicilia Letteraria”, che ha premiato numerosi, poeti, scrittori. Premio alla carriera all’attore Lando Buzzanca.
Nei giorni scorsi si è svolta la seconda Edizione del Premio Sicilia Letteraria, presso Villa De Rosa ( Carini-Pa). Sara Favaro’, punta di diamante del panorama culturale palermitano e non solo, ha organizzato e promosso la seconda Edizione del premio. Sara Favaro’, scrittrice attenta ai temi sociali, in modo particolare al mondo femminile in tutti i suoi aspetti. Ha pubblicato molti volumi tra cui testi di narrativa. “Le porte del sole“, “Il coraggio delle donne“, “Paura d’amare“, “Le ragazze dello Zen“, “Gli occhi del cuore“, “Rosso fuoco“, per citarne alcuni. Di recente ha ricevuto l’attestato di riconoscimento da parte del Parlamento della Legalità Internazionale per il suo costante impegno a favore dei grandi valori cooperando nell’educare i giovani a colorare il mondo con la gioia e la determinazione di chi crede che “nessuna notte sarà così lunga da impedire al giorno di ritornare“. È anche attrice e Presidente “Compagnia Gruppo Sikelia” e cantautrice. Nel CD ” La mia vita vorrei scriverla cantando“, ha interpretato il brano “L’uomo e la natura“, prodotto dalla Fondazione “Ignazio Buttitta“, dedicato al poeta. Sara: la cultura “salvera’” la Sicilia dalla “nebbia” del degrado? “La cultura, risponde la Favaro’, è l’unica “strada”da percorrere, perché solo conoscendo si avrà la completezza di se’ e si potrà affrontare con serenità sia il presente che il futuro”.Parlaci, in breve, del tuo lavoro teatrale dal titolo “Dal ventre della terra“, che in minima parte è stato rappresentato a “Villa de Rosa” durante la serata di premiazione. “La mia compagnia si chiama”Gruppo Arte Sikelia”, dice Sara con orgoglio, e l’attore principale è Enzo Rinella. Durante la serata che si è svolta giorni fa, Abbiamo estrapolato una breve performance del lavoro teatrale. “Dal ventre della terra” è la ricostruzione della vera storia della antica canzone dal titolo “Vitti ‘na crozza“, incentrata sulla vita grama dei minatori. Questa canzone è un canto di protesta contro la chiesa, continua Sara, perché la chiesa impediva che si suonassero le campane a morto e che si celebrasse la messa funebre ogni volta che moriva un minatore, come se volessero “tenero fuori dai sacramenti” queste povere anime che lavoravano sottoterra, per traslazione, secondo il pensiero della chiesa, a contatto con il buio che rappresenta per la chiesa il male, il demonio”. Ad un cero punto della canzone si fa riferimento a un “cannuni“, cosa significa? “Il cannuni è , risponde Sara, il boccaporto di ingresso delle miniere“. Questo lavoro teatrale è racchiuso nel libro di Sara Favaro’ “La messa negata“. Enzo Rinella è considerato da molti non solo un grande talento ma “the voice“, in quanto la sua sensuale, possente voce, incanta chiunque lo ascolta; è lui “la crozza” cioè interpreta la parte principale del lavoro di Sara. Che sensazioni provi quando reciti questa parte? “Il mio corpo risponde con una “vibrazione“, dice Enzo, questo lavoro tira fuori tutta la mia “sicilianietà“e mi fa capire il dolore e la bellezza di questa nostra terra di Sicilia, ritrovarsi nel lavoro di Sara, come interprete principale, continua Enzo, è come ritrovarsi all’interno della miniera, i lavoranti non avevano alternativa o il lavoro di minatore o fare morire di fame la famiglia, e avevano la consapevolezza che la loro vita non valeva nulla, ne’ da vivi ne’ da morti“.
Sara Favaro’, che nella precedente edizione era il Presidente della giuria, questo’anno ha diviso l’incarico con Paola Mazza, editorialista della casa Editrice Mondadori. Sara Favarò si è spesa molto, per questo premio, fin dal suo nascere. Cosa ti spinge a organizzare e ideare codeste serate culturali? “L’ho fatto, risponde la scrittrice, solo per il mio immenso amore per la cultura e per mia chiara convinzione che solo la cultura potra’ salvarci dal servilismo e da tutto quello che di negativo continua, purtroppo, ad aggirarsi nella nostra amata Sicilia ed è per questo che ringrazio di cuore tutti i componenti del Gruppo Sikelia: Enzo Rinella, Marta Favaro’, il tenore Fabrizio Corona, Ferdinando Sclafani, la pianista Roberta Oliveri, che hanno accettato di esibirsi con me, a titolo gratuito, rappresentando una sintesi del mio lavoro Teatrale “Dal ventre della terra” contenuto nel mio libro “La messa negata“, dove, dopo più di dieci anni di ricerca, svelo il vero significato della canzone “Vitti ‘na crozza“, che non è certo un allegro motivetto folkloristico, ma un canto di protesta dei minatori. Questi erano condannati ad una vita durissima e se fossero morti in miniera non ricevano i rintocchi delle campane a morto , ne’ una messa funeraria. Un richiamo forte che artisti del loro calibro hanno deciso di rappresentare per amore della verità storica”. Vincitori delle tre sezioni in cui si articola il Premio sono stati: per la Poesia in Lingua Siciliana: Amico Calogero (primo classificato), Maria Rita Spera ( secondo classificato, Gabriella Tarantino ( terzo classificato). Per la Poesia in Lingua Italiana: Cristina Raimondo ( primo classificato), Angelica La Rosa ( secondo classificato), Maria Concetta Chifari ( terzo classificato). Per la Narrativa Antonio Milazzo ( primo classificato), Giuseppe Catanzaro ( secondo classificato), Giovanna Giarraffa ( terzo classificato). Inoltre all’attore Palermitano Lando Buzzanca (81anni), è andato il Premio alla carriera. È intervenuto alla serata, il Sindaco di Carini Giovi’ Monteleone, l’attore Massimiliano Buzzanca ( Figlio dell’attore Lando). La Casa Editrice Qanat, ha pubblicato il volume contenente le poesie premiate e parte dei racconti premiati. La serata è stata allietata anche dall’arte del maestro il pittore Filippo Lo Iacono, che ha esposto un suo dipinto che ha ricevuto tanti premi. Era presente, la televisione “Linea Rosa” Direttrice Rosy Bacchi e cameraman Dario Porretto.