Intervista a Maria Pia Lo Sicco

“IO CI SONO” è il nome dell’associazione che opera a Cardillo, quartiere di Palermo, gestito da Maria Pia Lo Sicco.

“IO CI SONO”, un titolo molto bello per una Associazione; speriamo che molti nostri concittadini possano accogliere e fare loro questo messaggio: secondo me con un atteggiamento egoistico non si va da nessuna parte, con la collaborazione di ognuno di noi si andrà lontano. La nostra città amata di Palermo ha tanti problemi; uno di questi è la gestione degli spazi e la mancata pulizia delle strade: Palermo è paragonata da me come “ una rosa piena di spine”… nel nostro intento deve essere pronta ad affrontare gli anni avvenire con dignitosa presentazione agli occhi dei tanti turisti che da sempre vengono in Sicilia e a Palermo. Certamente queste  iniziative come quelle di MARIA PIA sono da lodare e avvallare poiché chi collabora con questa Associazione dimostra non soltanto  elevato senso civico ma anche e soprattutto AMORE?

“Per iniziare, la ringrazio per l’attenzione che riserva alla nostra associazione e in particolare a questa iniziativa di sensibilizzazione.  Ci tengo a fare una precisazione: “IO CI SONO” è il nome di un progetto realizzato e condotto dalla nostra Associazione che di fatto è denominata “CARDILLO”, dal nome prettamente territoriale, in quanto essa nasce e ha luogo, proprio nel territorio di CARDILLO, appunto, e si pone come obiettivo la riqualifica del territorio e dei suoi luoghi e la vivibilità ottimale degli spazi.  Cardillo è una borgata che ha origini nobili e antiche, nel suo territorio si possono ammirare, tutt’oggi, gli splendori delle residenze nobiliari risalenti al periodo tra il ‘600 e il ‘700, come Villa Boscogrande (che fu il set per “Il Gattopardo” diretto dal regista Luchino Visconti), Villa Alliata Cardillo (della quale ha origine il nome della Borgata), Villa Bonocore Maletto, Villa Amari, Villa De Cordova, e tante altre residenze che fanno da cornice a quella che viene indicata anche come “La Piana dei Colli”, dimore restaurate e rivalutate, che attualmente sono location di eventi e manifestazioni. L’idea di fondare l’associazione “CARDILLO “, mi venne circa un anno fa. Sono originaria di questo luogo meraviglioso e “dimenticato”, da sempre ne osservo le peculiarità e le ferite, da qui l’esigenza di una personale presa di coscienza e desiderio di rinascita. Iniziai facendo un’analisi approfondita del territorio, né osservai le criticità e valutate le risorse, iniziai a gettare appunti e a contattare chi pensavo mi potesse dare una mano per avviare il processo di rinascita… Decisi quindi di coinvolgere alcune amiche, che come me, sono originarie e vivono attualmente nella Borgata. Hanno accolto con entusiasmo la mia proposta e da quel momento, l’Associazione ha iniziato a prendere corpo e a muovere i primi passi”.

Chi sono oltre lei, Maria Pia, gli altri membri  principali dell’Associazione?

“Oltre a me, del direttivo fanno parte Santina Leone, Rosalba Liga e Francesca Liga, possiamo contare anche, sul supporto di un gruppo di volontari motivati, che con il loro impegno encomiabile, ci aiutano a mettere in pratica le nostre iniziative”.

Cardillo è un quartiere di Palermo dove con buona volontà di noi tutti risorgerà e diventerà molto bella, è d’accordo?

“Come non potrei esserlo? Questo è un desiderio comune, e un impegno personale, oltre che un progetto di motivazione collettiva. Dobbiamo assimilare bene, il concetto di appartenenza e di condivisione della realtà ambientale di cui siamo parte integrante e fondamentale. Casa nostra non è solo quattro mura che ci fanno sentire al sicuro, casa nostra è il mondo e ogni suo ambiente, casa nostra è la borgata, la città l’aria che respiriamo. Cardillo è parte del mondo, è ambiente, è realtà vivibile, se ognuno di noi farà la sua parte, non solo Cardillo, ma Palermo tutta può risorgere”.

Quali, dunque, sono i progetti di riqualificazione del territorio di Cardillo?

“I progetti di riqualificazione sono tanti, a partire dalla pedonalizzazione, la progettazione di realtà per la socializzazione dedicate a ogni fascia del ciclo di vita, sensibilizzazione civica e ambientale collaborazione con l’area didattica, e tanti altri progetti che, se portati a compimento, andranno a contribuire alla realizzazione di quanto abbiamo detto nella premessa”.

Di recente, come vi siete adoperati per Cardillo ?

“Sin dal primo periodo dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia, abbiamo creato uno spazio d’ascolto “IO CI SONO” per offrire un supporto psicologico e spirituale a quanti ci hanno contattati; abbiamo creato una catena solidale, per la distribuzione di generi gastronomici, da distribuire a quanti si sono trovati in difficoltà (nuova povertà) alla quale hanno aderito con entusiasmo gli esercenti e i ristoratori contattati; ultimamente abbiamo condotto l’iniziativa di sensibilizzazione ambientale, che non si è ancora conclusa, e che prevede tra le altre cose, un lifting armonioso di alcune strutture del luogo”.

Cosa avete pensato di fare nei prossimi mesi?

“C’è ancora un mondo di cose da fare, che certamente non sarà una cosa semplice, ma siamo ottimiste e speriamo di poter contare sul supporto costante e sulla reale e fattiva presenza, di quanti vorranno accogliere le nostre istanze, soprattutto a livello istituzionale”.

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