“La scelta, voglio essere avvocato” il nuovo libro di Orazio Torrisi

Mercoledì 13 giugno sarà presentato il nuovo romanzo di Orazio Torrisi dal titolo “La scelta, voglio essere avvocato”

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Giorno 13 giugno, ore 19, presso l’Hotel Mercure Excelsior – Piazza Giovanni Verga, 39 – Catania, l’Avvocato Orazio Torrisi presenterà il suo libro “La scelta, voglio essere avvocato”.

Lo spaccato che nel libro ho voluto narrare è il frutto velenoso di una società che vede fortemente compromesso il sistema dei propri valori e il rapporto tra cliente e professionista. Una società diventata negli ultimi anni molto violenta, che pretende dal professionista di ogni categoria professionale, nessuna esclusa, solo risultati concreti, senza pensare che il professionista compie una attività di raccordo e interposizione con un sistema civile e amministrativo di cui non è assolutamente responsabile”.

Il libro narra la storia di Enrico Palmieri, un avvocato catanese che, con tenacia e determinazione, è riuscito ad avviare la propria attività professionale. Il protagonista della vicenda, suo malgrado, percepisce che c’è qualcosa che non torna in quella vita ordinaria che viaggia a ritmi serrati: avverte una nota stonata, qualcosa che inevitabilmente si ripercuote nella sua vita privata e che purtroppo si amplifica quando subisce un agguato da parte di un cliente”.

Questo testo evidenzia Una società ammalata, che nel professionista non vede una persona che mette le proprie competenze temprate al fuoco dell’esperienza della vita lavorativa, a disposizione del cliente per aiutarlo a risolvere le sue problematiche. Ma uno strumento per perseguire, a qualsiasi costo, l’obiettivo che si prefigge, che potenzialmente potrebbe essere errato”.

Il libro si rivolge a tutti, soprattutto ai giovani. È un inno alla toga, ma è anche un manuale di orientamento per i giovani nella scelta della professione. Occorre far capire che il professionista nell’esercizio della professione deve essere tutelato con presidi tecnologici e norme adeguate e specifiche, allora il libro avrà raggiunto lo scopo”.

Alle istituzioni chiederemo di intervenire anzitutto a livello culturale, formando le nuove generazioni – nelle scuole e nelle famiglie – al rispetto dei valori della persona umana e questo permetterebbe in un orizzonte di medio – lungo termine di aumentare la tutela dei professionisti. A breve termine, invece, sarebbe necessario che le istituzioni intervenissero con provvedimenti specifici, che possano prevenire e sanzionare in maniera più incisiva episodi di violenza sia fisica che verbale. In merito stiamo predisponendo un Disegno di Legge che offriremo alla riflessione delle categorie professionali e politiche”.

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Enrico Palmieri è un avvocato catanese che con tenacia e determinazione è riuscito ad avviare la propria attività professionale. Ma Enrico sente che c’è qualcosa che non torna in quella ordinarietà, che viaggia a ritmi serrati, avverte una nota stonata, qualcosa che inevitabilmente si ripercuote nella sua vita privata. Il rapporto con la moglie Lidia e il figlio Andrea inizia a traballare. Quella riserva di attenzioni, che non stava più rivolgendo alla famiglia, aveva messo a rischio il suo ruolo di marito e di padre. Il rapporto che lo lega alla moglie era in realtà un’officina di tensioni quiescenti, che in quel modo rassegnato e poco reattivo li aveva portati a essere sempre più distanti. La decisione arriva presto, ed è estrema. Lidia va via da casa e porta con sé il figlio Andrea. I ricordi sono un filo diretto fra la mente e il cuore. È più facile che riaffiorino inattesi, come inaspettata è la visita di Sergio Grimaldi, vecchio amico di Enrico, che, alle prese con una complicata situazione debitoria, si rivolge a lui per una consulenza. In un attimo nulla rimane nella vita di Sergio, se non quel senso di inquietudine che nasce dal confine fra la dimensione umana e la fatalità. È il destino a dispensare un improvviso raggio di vita attraverso una drammatica esperienza, che condurrà il protagonista a leggere il profondo significato della vita. La mente inizierà pian piano ad emergere dal pozzo di confusione in cui ristagnava.

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Un romanzo che mette a nudo la forza delle relazioni, le scelte più difficili che un uomo, un avvocato, è costretto a prendere. Un viaggio nel mondo forense, un orientamento verso coloro che devono ancora compiere la scelta professionale, con gli occhi di chi ha scelto di essere avvocato.

Orazio Torrisi, avvocato cassazionista del Foro di Catania, è Consigliere dell’Ordine degli Avvocati con delega alla formazione e aggiornamento professionale.

Profondamente innamorato della sua professione e impegnato da sempre nel mondo delle Associazioni, ha in particolare contribuito alla creazione di “Ad Maiora” Associazione Giuridico Forense, della quale è Presidente Onorario, e del Movimento Interprofessionale “Motus”, di cui è attuale Presidente.

Amare una Professione, svolgerla con passione e dedizione, vuol dire anche mettersi a disposizione dei giovani laureati che decideranno di intraprendere questa professione e a servizio delle famiglie di tutti quegli avvocati che, nell’esercizio della loro professione, hanno subito vicende analoghe o simili a quelle che sono capitate al nostro personaggio Enrico Palmieri.

Per tali ragioni, tutti gli utili di questo libro verranno destinati ai giovani laureati e ai figli di cittadini e professionisti che nell’esercizio delle loro professioni hanno subito aggressioni.

Il ricavato della vendita del libro verrà destinato sia come borse di studio per i futuri avvocati, sia alle famiglie dei professionisti vittime di violenza.

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