Reddito di cittadinanza: quali sono i pro e contro

La possibilità che in Italia possa essere approvato il reddito di cittadinanza spacca l’opinione pubblica. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

APERITIVI-immagine-in-evidenza-lavoro-651x381

Il risultato elettorale delle elezioni Politiche italiane dello scorso 4 marzo ha riacceso il dibattito sul reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza è uno degli argomenti su cui si stanno battendo e sulla quale hanno puntato la loro campagna elettorale gli esponenti del M5S. La domanda che si chiedono tutti è se si tratta di una misura puramente assistenziale o è l’unico modo per ridistribuire ricchezza, opportunità e diminuire la soglia di povertà. In alcuni paesi europei esiste da tempo il reddito di cittadinanza e assicura un minimo di sostentamento alle famiglie, o alle persone con evidenti difficoltà economiche. Nel 2016 in Finlandia il governo ha lanciato un progetto recapitando una lettera a circa duemila finlandesi disoccupati. “Avrete una cifra di 560 euro al mese” c’era scritto nella missiva. Togliendo il sussidio di disoccupazione sarà recepito il reddito di cittadinanza nonostante i disoccupati trovassero un impiego.L’obiettivo del governo finlandese è dimostrare che il reddito avrebbe indotto i duemila selezionati, tutti disoccupati tra i 25 e i 58 anni, a cercarsi un lavoro una volta resi liberi dal rischio di perdere il sussidio statale di disoccupazione. In altri Paesi europei esiste il reddito di cittadinanza e la cifra minima per una persona sola varia dai 345 euro della Germania fino ad un massimo di 1500 euro circa della Danimarca. Per le famiglie con 1 o 2 figli l’importo erogato dallo Stato oscilla dal 750 euro della Francia ai 3000 e passa euro della Danimarca, dove il tenor di vita è molto alto. Alcuni lo hanno chiamato il vaccino del XXI secolo, una misura meramente assistenziale. Tra i paesi europei anche l’Italia figura tra quelli che non hanno il reddito di cittadinanza, cosi come la Grecia per rimanere tra i Paesi del bacino del mediterraneo, mentre per la Spagna subentrano fattori legati al budget. Se il reddito di cittadinanza venisse introdotto anche in Italia, quali potrebbero essere i pro e i contro. I pro secondo gli esperti potrebbero essere che il reddito rischierebbe di essere una misura assistenzialista, o darebbe addirittura la possibilità di prendersi qualche rischio in più a chi cerca lavoro o ha ambizioni imprenditoriali. Ridurrebbe certamente la soglia di povertà, avere un reddito di base, aumenterebbe la libertà delle persone, che potrebbero scegliere in maniera non condizionata la propria vita e il proprio lavoro e tra l’altro anche ridurrebbe l’esclusione sociale dando, a differenza dei sussidi, la possibilità di fare comunque attività lavorative o creative che reinseriscano nel contesto sociale. Tra i fattori contro, il reddito di cittadinanza, ci sarebbero in primis essere troppo costoso per le casse dello Stato, spingerebbero le persone a cercare lavori part-time, indebolendo il potere dei contratti collettivi dei dipendenti, porterebbero ad un aumento delle tasse, e con più tasse abbasserebbero la propensione a creare imprese, indebolirebbero la posizione delle donne sul mercato del lavoro, perché sarebbero indotte a rimanere a casa e prendersi cura dei figli. Insomma un quesito molto dibattuto e di cui ne sentiremmo ancora parlare a lungo sia che venisse accettato, sia che fosse bocciato.

a Cognita Design production
Torna in alto