L’Hàgape 2000 lotta contro la richiesta della sede dell’associazione

Il Comune di Roma ha chiesto la riconsegna delle chiavi dei locali di Via Pullino 71, in cui svolge la propria attività l’Associazione Hàgape 2000 Onlus, formata dai genitori dei ragazzi con handicap, che nello storico quartiere romano della Garbatella offre, da quasi vent’anni, un punto d’incontro per tanti disabili per svolgere attività formative e ludico-sociali.

HAGAPE2000

Il Comune di Roma ha chiesto la riconsegna delle chiavi dei locali di Via Pullino 71, in cui svolge la propria attività l’Associazione Hàgape 2000 Onlus, formata dai genitori dei ragazzi con handicap, che nello storico quartiere romano della Garbatella offre, da quasi vent’anni, un punto d’incontro per tanti disabili per svolgere attività formative e ludico-sociali. Sono circa 50 ragazzi e ragazze che grazie ai laboratori organizzati e pagati dagli stessi genitori, associati nella Onlus (e che quindi NON GRAVANO SUI BILANCI MUNICIPALI), ogni giorno frequentano 13 diversi laboratori: da quello di teatro a quello di lavoro sulle emozioni e la comunicazione, dalla pittura alla ceramica fino all’educazione psicomotoria. Infatti il Comune di Roma ha deciso di portare avanti una delibera del commissario Tronca che rimette in discussione le concessioni per gli enti no profit, le quali devono essere assegnate tramite bando. Questa delibera viene applicata senza alcun senso di responsabilità: sugli enti no profit bisogna entrare nel merito e valutare caso per caso di che tipo di associazione si tratti, se veramente siano no profit o se portino reali benefici alla comunità al posto di uno Stato latitante e indifferente.

L’Hagape2000 ONLUS è vittima di un’inerzia gestionale del sindaco, degli assessori e del presidente del Municipio VIII che condanna alla solitudine e alla morte, con un gesto sprezzante, 50 famiglie con ragazzi disabili.

Le famiglie che formano l’Hagape2000 Onlus sostengono con regolari contributi in denaro i servizi erogati dall’Associazione in quanto i fondi del 5×1000 sono scarsi: i genitori inoltre sono presenti quotidianamente all’associazione occupandosi di tutto ciò che serve al funzionamento dei laboratori e per mantenere gli spazi.

Si chiede un’immediata delibera comunale che conceda la proroga del comodato d’uso gratuito all’associazione Hagape2000 Onlus. Le madri e i padri, alcuni ormai settantenni, di questi ragazzi che amano oltre ogni dire, non si arrenderanno a veder spazzato via tutto il loro lavoro e la sola possibilità di avere una vita gratificante per i loro figli! Si chiede l’aiuto di tutti: istituzioni, giornalisti, enti e cittadini perché questo non è un problema solo di un’associazione ma di uno Stato che ha fallito la sua missione sociale e di solidarietà. Il problema è di tutti.

Nel 2004 vengono assegnati i locali in ATI con altra associazione che doveva curare il parco. La concessione viene poi rinnovata all’Associazione Hagape2000 Onlus fino a giugno 2016, a seguito di verifiche, fatte dagli uffici competenti sulle attività svolte che corrispondono alle finalità sociali così come indicato nel contratto e per controllare lo stato di conservazione e manutenzione dei locali.

Nel frattempo i locali di Via Pullino sono diventati sede del Polo della Disabilità del Municipio VIII: tre giorni a settimana vengono usati dal Servizio Sociale per ricevere i cittadini, fare riunioni di servizio e molto altro.

Mai in questi anni il Municipio, pur avendo un servizio distaccato in quella sede, ha provveduto alla pulizia o fatto qualsiasi intervento di manutenzione o miglioramento.

A giugno 2016, viene rinnovato il comodato per una seconda annualità, informando che il locale sarà messo a reddito e sarebbe seguita comunicazione per quantificare affitto e rimborso utenze: di questo non si è mai ricevuta alcuna comunicazione in merito. Questa soluzione ci sembrava accettabile, importante era conservare la nostra sede storica, che si identifica con l’Associazione stessa.

Come un fulmine a ciel sereno, all’inizio del 2017, veniamo a sapere per vie non ufficiali che i locali devono essere messi a bando e che c’è stata una memoria della Giunta che li destina alla disabilità.

Alberto Blasetti Ph.-HAGAPE2000 ONLUS - 28.06.2017

Ad aprile 2017 viene inviata la richiesta di proroga, ma non si riceve nessuna risposta scritta.

A fine maggio la presidente dell’associazione Francesca De Masi viene convocata dal servizio sociale che comunica verbalmente che a fine giugno devono essere restituite le chiavi. A quel punto, la presidente coadiuvata dal comitato dell’Associazione, si attiva con i componenti del Comitato per parlare con gli uffici competenti del Municipio VIII:

si va dalla Direzione tecnica che fa presente che non è di sua competenza ma della Direzione Sociale si va dalla Direzione sociale ove viene ribadito verbalmente che è obbligatorio restituire le chiavi.

Si prende appuntamento con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Municipio VIII, gestito dalla Giunta Capitolina. Giovedì 8 giugno veniamo ricevuti da un delegato dell’Assessore Laura Baldassarre, Dott. Emanuele Montini, Capo Staff tecnico dell’Assessore. Quest’ultimo si dichiara sensibile alla nostra richiesta di proroga e a cercare una soluzione per assegnare definitivamente i locali secondo le prescrizioni di legge.

Intanto nell’assemblea dell’Associazione, il 17 giugno 2017, discutiamo del problema e decidiamo di inviare una nuova richiesta per avere la proroga da far pervenire alla sindaca Virginia Raggi, all’Assessore Baldassarre e a tutte le forze politiche.

Il 26 giugno arriva la richiesta scritta di consegna chiavi e si indica come data il giorno 28 giugno.

La data viene rinviata dalla presidente dell’associazione.

Ora lottiamo e chiediamo l’aiuto di Istituzioni, giornalisti e cittadini per aiutarci a fare in modo che il Comune di Roma ci rinnovi il comodato d’uso, entrando nel merito di una delibera che non può essere applicata ciecamente.

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