L’Unione europea e la guerra al tabacco

Il Parlamento europeo ha adottato la direttiva sull’uso dei prodotti da tabacco proposta dalla Commissione Salute. La relatrice è la britannica laburista Linda McAvan

E’ stato approvato al Parlamento europeo la direttiva antitabacco con 560 si’, 92 no, 32 astenuti e ha dato mandato al negoziato con il Consiglio. Il pacchetto dovrà non solo contenere indicazioni sul danno che il fumo provoca, ma per il 65 per cento dovrà essere coperto con immagini-choc nella parte più visibile, quindi in alto sotto il logo della marca. L’obiettivo è quello di scoraggiare i giovani nell’utilizzo dell’intrigante ‘bionda’.  Stop alle confezioni da dieci e quelli più appetibili cioè quelle al mentolo. La direttiva contiene anche delle limitazioni per la sigaretta elettronica che non potrà essere venduta ai minori di diciotto anni e dovrà avere avvertimenti sulla salute, si potrà acquistare anche al di fuori delle farmacie.

Promotrice della direttiva la britannica laburista Linda McAvan. La relatrice ha sottolineato che  “si tratta di bambini, non di adulti, che iniziano a fumare. E nonostante la tendenza al ribasso nella maggior parte degli Stati membri dei fumatori adulti, i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano preoccupanti tendenze al rialzo in un certo numero dei nostri Stati membri per i giovani fumatori”, ha continuato “Dobbiamo fermare le aziende produttrici di tabacco che rivolgono ai giovani una serie di prodotti ingannevoli e fare in modo che i pacchetti di sigarette abbiano avvertimenti efficaci. In Canada, le grandi avvertenze illustrate sono state introdotte nel 2001 e il fumo nei giovani è dimezzato”.

 i deputati hanno chiesto che l’uso degli aromi, mentolo incluso, deve essere proibito. Gli additivi essenziali nella produzione, quali lo zucchero, saranno consentiti, cosi come altre sostanze che sono state incluse in un elenco che ne determina anche le concentrazioni specifiche. Per ottenere l’autorizzazione per un additivo, i produttori dovrebbero presentare una domanda alla Commissione.

Ancora, oggi, purtroppo una delle cause più frequenti di morte sono da addebitare al fumo. I dati parlano chiaro sono circa 700.000 le persone che muoiono ogni anno per i danni  causati dalla sigaretta.

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