Polizia, nuova sede a Catania per il Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”

Il questore Alberto Francini osserva “un supporto operativo con una struttura decorosa per una delle questure più impegnative d’Italia”

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Nuovi locali ubicati presso il Centro Polifunzionale di San Giuseppe la Rena, arricchiscono il Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”, con sede a Catania, dopo trent’anni dalla sua costituzione, accogliendo 50 agenti, tra uomini e donne, dirigente il Vice Questore Aggiunto dott. Giacomo Antonio Iurato.

“La struttura, evidenzia il questore di Catania, è una risorsa strategica fondamentale di tante questure, soprattutto di Catania che è una delle questure più impegnative d’Italia”.

È uno dei 21 Reparti Prevenzione Crimine dislocati sull’intero territorio nazionale, istituiti con un decreto del Capo della Polizia, alle dirette dipendenze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Prefetto Vittorio Rizzi, intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali, insieme a numerose autorità civili, militari e religiose e alla presenza del Prefetto di Catania, Claudio Sammartino e il Questore di Catania, Dirigente Generale Alberto Francini, che ha fatto gli onori di casa.

Hanno animato la manifestazione, graditi ospiti, gli alunni della scuola elementare “Livio Tempesta” di Catania, che hanno avuto modo di conoscere da vicino i mezzi e le attrezzature in uso alle specialità della Polizia di Stato.

“Oggi è una giornata particolarmente gioiosa per me, perché da tempi immemorabili non c’è stata un’occasione come questa di dare al personale ufficio finalmente decoroso e piacevole, osserva Francini, nella situazione in cui la Questura qui a Catania versa, in gravi difficoltà dal punto di vista logistico, in alcuni casi addirittura insostenibili, mi riferisco agli uffici della Squadra Mobile e della Scientifica, ma anche gli altri uffici non versano in ottime condizioni. Un’occasione fortunata e sono contento di essere io a dare il via a un nuovo evento, che costituisce anche per gli altri uffici un momento di miglioramento, perché una sede confortevole costituisce elemento importante per le performances degli operatori, è ormai risaputo che la risorsa primaria di ogni organizzazione complessa è quella umana”. “Un locale idoneo, continua, non solo dal punto di vista logistico ma anche dal punto di vista dell’armonia dell’ufficio, aiuta il rapporto tra collaboratori e dirigenti”.

“Per noi è fondamentale – ha dichiarato Francini – che il nostro personale stia bene e in locali confortevoli e attrezzati. Ciò ha ricadute positive sulla produttività”.

“Ricadute che mi sento di sottoscrivere anch’io – ha sottolineato il prefetto Rizzi – attesi i risultati importanti che Catania garantisce ogni anno alla Polizia di Stato”. Continua il suo discorso con viva partecipazione, dopo aver ringraziato il questore, la proprietà, donne e uomini del Reparto che hanno contribuito alla realizzazione della struttura di eccellenza.

Il reparto Prevenzione Crimine è una struttura d’eccellenza, una grande risorsa strategica, “task force d’intervento rapido” della Polizia di Stato, che opera nella complessa attività strategica di prevenzione e controllo del territorio a livello nazionale, ma anche di tutti quei servizi ad alto impatto, organizzati a livello locale.

È una presenza efficace, dinamica e incisiva che assicura un adeguato supporto anche alle attività d’intelligence e alle operazioni di polizia giudiziaria.

Il reparto di Catania è di supporto, oltre che alla Questura di Catania, anche a quelle di Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, è dotato di un parco auto moderno e adeguato alle gravose condizioni d’impiego che può contare tanto su mezzi fuoristrada, come le nuovissime Jeep Renegadee le affidabili Subaru Forester, quanto su mezzi veloci e performanti quali BMW e Lancia Delta.

Grazie alle nuove tecnologie e dotazioni elettroniche del Sistema Mercurio, installato su tutto il parco auto del Reparto, è possibile estendere le potenzialità di controllo del territorio in maniera del tutto automatica: “lettura delle targhe” e il diretto riscontro nelle Banche dati delle Forze di Polizia.

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Dall’ottobre 2018 i Reparti Prevenzione Crimine, con personale di elevata professionalità, inglobano le Unità Operative di Primo Intervento (U.O.P.I.) per intervenire in situazioni ad alto rischio, in occasione di Grandi Eventi e intervento rapido in caso di attacco terroristico.

Dati e operazioni recenti

Negli ultimi due anni i risultati sono stati eccellenti, i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine di Catania hanno arrestato 87 persone, indagato 121, effettuato 265 perquisizioni personali e 162 perquisizioni domiciliari, nonché sequestrato 12 kg circa di sostanze stupefacenti.

Inoltre sono state controllate su strada 55.000 e 362.000 veicoli; effettuati 2000 controlli a persone sottoposte a misure restrittive domiciliari, 520 accertamenti presso esercizi pubblici, 8200 contestazioni di violazioni alle norme del Codice della Strada, 1.600 veicoli sequestrati, 160 patenti ritirate e 30 veicoli rubati e rinvenuti.

Efficiente servizio e ruolo fondamentale nel campo del Soccorso Pubblico: in occasione del terremoto di Santo Stefano nelle zone pedemontane di Fleri, gli operatori del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale” sono stati al fianco dei cittadini così gravemente colpiti, ma anche nel controllo del territorio e di prevenzione di atti di sciacallaggio. Notevole l’attività svolta nel ruolo amichevole di prossimità, che li ha visti protagonisti di giocose giornate dedicate ai bambini delle scuole terremotate, riportando il sorriso sui quei volti seganti dalla terribile notte del 26 dicembre 2018 aveva spento.

Sicuramente una struttura all’avanguardia e di alto livello e il questore conclude il suo discorso con soddisfazione “Ringrazio anche le organizzazioni sindacali che esercitano il loro diritto di stimolare l’amministrazione da questo punto di vista, ma che comprensibilmente si rendono conto delle difficoltà oggettive in cui versa l’amministrazione a Catania per reperire nuove strutture medio tempore, che possano consentire di arrivare a una soluzione finale che spera sempre di vedere realizzata la tanto agognata Cittadella della Polizia”.

 

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