Intervista allo scrittore Antonio Barracato

Antonio Barracato sprizza poesia da tutti i pori! Ha scritto tremila poesie, è anche fotografo, romanziere e musicista. Presidente del Cenacolo Letterario Italiano. Opera a Cefalù ha al suo attivo 400 premi.

Antonio Barracato, vive ed opera a Cefalù dove prima svolgeva il lavoro di bancario. La sua vena artistica è stata sempre dentro di lui che ha saputo con il tempo fare “uscire” sempre più in maniera pregnante adesso la sua arte che si è sviluppata a 360 gradi è conosciuta e apprezzata. Antonio è fotografo, poeta, scrittore, scrive testi musicali, commediografo. Cosa possiamo aggiungere ?

“Posso aggiungere che svolgo tutto questo con grande passione, per dire la mia, con  spirito di umiltà e voglia di condivisione. Un’altra attività collaterale che mi suscita parecchio interesse è la realizzazione di cortometraggi video di tipo documentaristico dei quali curo  il montaggio e la regia.  Un progetto che ho concretizzato in passato e che merita di essere ricordato è stato  di portare la poesia nelle carceri, con la manifestazione “La poesia dentro”, coinvolgendo in maniera attiva anche i detenuti: nel 2014,  2015 e 2019 presso la Casa Circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese,  nel 2017 all’ Ucciardone di Palermo. Per concludere un’ altra esperienza che mi ha regalato grande soddisfazione è quella di raccontare “LO SBARCO DI RUGGERO” attraverso una mia poesia in vernacolo, nella trasmissione  “Viaggio nell’Italia del giro” di Edoardo Camurri  andata in onda su RAI2 in diretta nazionale l’8 maggio 2017. ( Premi ottenuti durante tutta la mia  attività di poeta e scrittore quasi 400)”.

Antonio, lei come presidente  del concorso letterario italiano ha avuto tante soddisfazioni. Come è nata l’idea, dove si svolge il concorso, da quanti anni si protrae il suddetto concorso?

“L’idea del Concorso è nata circa dieci anni fa creando un premio letterario con la Parrocchia Cattedrale del Duomo di Cefalù,  poi sono andato avanti da solo con evento tutto mio denominato ” Concorso Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa Città di Cefalù”,  giunto ormai alla  sesta Edizione da non trascurare il patrocinio gratuito dal Comune di Cefalù, che mette a disposizione il Teatro Cicero per la serata di premiazione”.

Parliamo di Antonio poeta; nel libro edito di recente dal titolo: “Terre di sole e d’amore” lei è presente con ben venti poesie. Chi sono gli altri tre suoi “colleghi” poeti e da quali città provengono?

“Terra di sole e d’amore”  è frutto di una collaborazione con l’amico Francesco Billeci (di Borgetto)  Annalena Cimino ( di Capri)  Salvatore Pasquale (di Napoli traduttore dei testi). E perché vi chiederete in vernacolo napoletano? Napoli ci accumuna, facevamo parte del Regno delle due Sicilie, siamo le terre del sole  e dell’amore come dice il titolo. E poi il vernacolo napoletano è una lingua calda, sentimentale e direi anche graffiante come il dialetto siciliano (un matrimonio ben architettato dunque). I versi di questa nuova  silloge sono accattivanti, trainanti, pur se diversi nello stile linguistico. Tradotti nella lingua partenopea toccano particolarmente il cuore con l’utilizzo di vocaboli pregnanti. La trasposizione vernacolare è stata curata con sapiente attenzione e coerentemente con quanto espresso dagli autori”.

3000 poesie al suo attivo: da dove prende ispirazione, quali temi le stanno più  a cuore e perché?

Ho scritto poesie sin da piccolo, poi circa 6 anni fa la linfa poetica mi ha travolto e non mi sono più fermato. Prendo ispirazione dal sociale, dalle mie intime riflessioni, dai fatti di cronaca. A volte diventa quasi terapeutico scrivere e mi dà la forza di superare i tanti ostacoli che incontro nella vita.  Un mio modesto pensiero è quello di usare la poesia anche come veicolo di denuncia e strumento di ribellione. Ritengo che sia fondamentale  che  la poesia moderna parli dei tanti problemi che ci circondano, basta esaltare la magica luna, le stelle e l’amore platonico, siamo più attuali e concreti”.

Tra le sue tante attività artistiche lei ama anche scrivere dei testi musicali. Al suo attivo ha scritto le parole di 10 canzoni Di cosa parlano le canzoni e che titoli hanno?

“Ho scritto tante canzoni di cui otto fanno parte di un cd edito dal titolo: Questa terra non ha eroi. Tratta di temi sociali, dell’amore per la propria terra e del sentimento di coppia”

Cinque romanzi di cui due pubblicati e commedie fanno parte del suo bagaglio di estro e fantasia. Come si intitolano i suoi scritti e che argomenti trattano?

“I titoli delle mie cinque opere  di cui due edite sono: “Squarci di vita” (autobiografico), “Verità celate” (la storia di un’indagine giudiziaria che nasce dalla volontà del protagonista di ribellarsi ad un sistema corrotto) L’amante del prete (un intrigante storia d’amore ambientata in Sicilia dopo Garibaldi), “La casa dell’amore” (ambientato a Cefalù, ci parla di una casa di tolleranza cittadina durante il fascismo), “La storia di un uomo chiamato Gesù” (tratto da alcuni passi del vangelo di Matteo e romanzato con personali riflessioni). Le commedie brevi una dal titolo “Il malato in purgatorio” e l’altra “Agenzia matrimoniale”, entrambe ironiche e particolari”.

Il concorso “Città di Cefalù”, di cui lei è promotore, è giunto alla sesta edizione. Ci vuole fare un excursus di tutti questi anni di premiazioni?

“Il concorso già dalla prima edizione ha ottenuto una grande attenzione da parte di parecchi poeti italiani con oltre 130 partecipanti,  negli anni successivi è cresciuto ancora di più  sino all’attuale edizione con oltre 360 partecipanti e quasi 800 opere presentate. Le premiazioni si sono tenute al teatro Cicero alla presenza di una vasto pubblico e delle locali autorità. Oltre ai premi previsti dal protocollo del concorso sono stati attribuiti annualmente premi alla carriera e di eccellenza a personaggi che si sono distinti nel sociale e in diversi settori artistici”.

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