R.I.P. Marina Ripa di Meana personaggio televisivo, stilista e scrittrice

Addio a Marina Ripa di Meana dopo una lunga lotta contro il cancro, grande personaggio televisivo, stilista e scrittrice

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Si è spenta nella sua abitazione, oggi pomeriggio 5 gennaio, Marina Ripa di Meana. Personaggio televisivo, stilista e scrittrice, aveva 76 anni.

Da tempo lottava contro il cancro. Questa estate si era fatta vedere in televisione con il corpo coperto da una veletta spiegando di nascondersi a causa dei segni sul viso lasciati da una terapia contro il male che, dopo 16 anni, si è portato via un personaggio eccentrico, vicino al mondo dello spettacolo, ma anche dell’arte e della cultura.

Marina Elide Punturieri nasce a Roma il 21 ottobre 1941. Cresce in una famiglia borghese e dopo gli studi inizia a lavorare come stilista aprendo un atelier di alta moda in Piazza di Spagna, a Roma. Nel 1961 sposa Alessandro Lante della Rovere, nella Chiesa di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Rodi nel 1961; con Alessandro, uomo di antica famiglia ducale, ha una figlia, Lucrezia Lante della Rovere, che diverrà attrice teatrale, cinematografica e televisiva.

Negli anni ’70 Marina è protagonista di una tormentata relazione sentimentale con il pittore Franco Angeli. Sull’esperienza scriverà un libro, “Cocaina a colazione” (2005), raccontando di essere arrivata a prostituirsi per poter riuscire ad acquistare la droga al suo amante.

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Divorzia da Alessandro Lante della Rovere, ma continua a conservare ed utilizzare il cognome sia firmando opere autobiografiche, sia per le licenze collegate al settore della moda in cui opera. Smetterà di utilizzare il cognome quando sarà il Tribunale a proibirlo, su istanza dello stesso Lante della Rovere.

Intraprende una serie di relazioni sentimentali, non ultima quella con il giornalista Lino Jannuzzi, di cui dà conto nel best seller “I miei primi quarant’anni”. Nel 1982 si sposa civilmente con Carlo Ripa di Meana, di famiglia marchionale; contrae poi matrimonio religioso vent’anni dopo, nel 2002.

Dalla fine degli anni ’70 inizia sempre più spesso ad apparire in tv come opinionista in trasmissioni dove mette in risalto il carattere esuberante e la sua natura anticonformista; Marina Ripa di Meana appare spesso come personaggio sopra le righe: dibatte di politica, sui temi della natura, sulla tutela del paesaggio, sull’esaltazione del bello e soprattutto sulla della difesa degli animali.

Amica di intellettuali e scrittori come Alberto Moravia e Goffredo Parise, negli anni è poi divenuta sempre più libertaria fino a essere considerata da molti uno dei simboli della tv.

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Sono svariate le sue attività in campo professionale: ha scritto diversi libri, molti autobiografici, ma anche romanzi gialli e sentimentali, ha diretto il film “Cattive Ragazze” (1992). Sulla sua vita sono usciti due film: “I miei primi quarant’anni” di Carlo Vanzina (1987), film cult di grande successo, e “La più bella del reame” di Cesare Ferrario (1989).

Nel 1990 Marina Ripa di Meana lancia e dirige per due anni il mensile “Elite”, pubblicato dalla Newton&Compton Editore. Nel 1995 diviene Ambasciatrice in Italia dell’IFAW (International Fund for Animal Welfare – USA).

Negli anni ’90 anima in Italia così come in altri paesi, campagne contro lo sterminio dei cuccioli delle foche, contro l’uso per moda e vanità delle pelli e delle pellicce, contro le corride, contro gli esperimenti nucleari francesi nell’atollo di Mururoa, contro lo sventramento del Pincio (2008), contro la chiusura dello storico Ospedale di San Giacomo nel cuore di Roma (2008), e per la prevenzione precoce dei tumori.

Possiedeva quattro cani carlini: Risotto, Mela, Mango e Moka. Marina ha lanciato con il proprio marchio occhiali, porcellane e pellicce ecologiche.

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