A Catania il X Seminario di Reumatologia: Hot Topics 2015

Farmaci biotecnologici e similari: intolleranze, costi ed efficacia e nuove speranze nel futuro delle patologie. “Hot Topics 2015 nella pratica quotidiana” all’Hotel Nettuno di Catania.

Si è svolto all’Hotel “Nettuno” di Catania il X Seminario di Reumatologia sul tema “Hot Topics 2015 nella pratica quotidiana”, organizzato dalla Dott. Elisabetta Battaglia, responsabile UOD Reumatologia ARNAS “Garibaldi” Catania, che ha aperto i lavori, e ha visto la partecipazione di relatori provenienti da tutta Italia e medici che hanno acquisito crediti formativi e associazioni dei malati e autorità. I lavori si sono svolti in sei sessioni, nella prima hanno argomentato i moderatori R. Lo Gullo, D.Cinà, e il prof. E. Fiore che ha chiarito il ruolo dei Bisfosfonati nella terapia dell’osteoporosi; la seconda sessione, affidata ai moderatori B. Papotto, F. Giannetto, S. Denaro, ha affrontato l’innovazione in terapia fisica, le controindicazioni al calcio e vitamina B, le nuove modalità di approccio al dolore reumatico con i relatori R. Sgarlata, S. Tropea, M. Atterritano, I. De Andres. Nella terza sessione la tavola rotonda dal tema “La nuova reumatologia territoriale: stato dell’arte” è stata moderata da S. Falcone con G. D’Avola, M. Bentivegna, A. Sambataro, L. Di Gregorio, C. Pricoco, puntando l’attenzione su early arthristis, approccio e nuove prospettive terapeutiche, integrazione territorio-ospedale, distribuzione regionale dei reumatologi, limitazione prescrittiva, difficoltà nell’interazione con altri specialisti, quando utilizzare i biologici. La quarta sessione con i moderatori R. Polosa, S. Signorelli, I. Morana, ha approfondito le tematiche sulle nuove prospettive terapeutiche nel LES, Sclerodermia ed  ulcere digitali, Vasculiti, con M. Govoni, N. Del Papa, C. Salvarani. La quinta sessione con i moderatori M. Vinci, A. Russo, A. Rizzo, ha posto l’accento sull’artrite Reumatoide, Psiorasica, Axial SPA con R. De Angelis, G. Bagnato, G. Triolo. Ed infine  la quarta sessione con la tavola rotonda moderata da S. Falcone, ha affrontato i temi dei farmaci biologici quando utilizzarli, quali utilizzare, l’efficacia in monoterapia, quando sospenderli, la tubercolosi latente e il follow up dei soggetti trattati nei pazienti in trattamento con biologici, il “tight control” (stretto controllo del paziente).è importante capire i farmaci da somministrare con delicatezza tenendo conto di altre patologie. L’obiettivo è che alla remissione del malato con patologie infettive bisogna sospendere il farmaco come nel caso di eventi avversi le reazioni allergiche con P. Santonocito, P.Barone, G. Provenzano, N. Vinci, R. Torre, G. Galfo, A. Molica Colella, B. Cacopardo. Attenzione particolare è stata dedicata nei casi di neoplasie, malattie demielinizzanti, o nella compliance del paziente, dove l’efficacia terapeutica diminuisce come nella tubercolosi latente dove si impianta nell’organismo il mycobacterium, per cui non ci sono reperti batteriologici negativi ma nel 5 e 10% dei casi si potrà riattivare spontaneamente, e in altri a causa della comorbidità, oppure con farmaci che l’attivano. È necessario approfondire la tubercolosi latente, con analisi ed attenti esami diagnostici.

Il seminario ha voluto dare un segnale forte e chiaro al mondo medico per sottolineare il cambiamento in atto che attiene alle cure sollecitate dalla richiesta crescente degli utenti. Focus sulla diagnosi precoce, aggredire la malattia fin dal suo esordio poiché se non adeguatamente diagnosticate e controllate, le malattie reumatiche comportano progressiva disabilità e perdita di autosufficienza ed elevati costi sociali ed economici, che assorbono lo 0,2% del pil. Le tavole rotonde hanno suscitato notevole interesse, perché hanno offerto dati e valutazione dell’impatto dei nuovi farmaci impiegati nella “real life”. Ha riscosso notevole plauso l’intervento del Prof. Giuseppe Minisola, direttore UOC reumatologia “San Camillo” Roma, past president Società Italiana di Reumatologia, che ha arricchito con le sue argomentazioni la platea affrontando due nuove sfide per il medico del 2015: “i biosimilari e la nuova nota 79, rappresentano una nuova opportunità. Il farmaco deve essere utilizzato con la stessa procedura con la quale si impiegano i farmaci biotecnologici tradizionali, ai quali i biosimilari sono molto simili. La nuova nota 79 prevede un algoritmo applicativo che consente di trattare appropriatamente i pazienti affetti da osteoporosi al fine di ridurre il rischio fratturativo”.

Dal convegno emergono nuove speranze nel futuro delle patologie e della diagnostica più fine, la dott. Maria Vinci fa notare che con la sospensione dei 208 esami che usciranno dai LEA (limiti erogazioni assistenziali) non si potrà fare prevenzione e diagnosi. I farmaci biotecnologici anche in monosomministrazione sono efficaci, però in associazione con DMARD (farmaci tradizionali) hanno effetto di sinergia maggiore. Il prof. Minisola ha inoltre spiegato quali possono essere le perplessità che riguardano i biosimilari, che prodotti da aziende diverse da quelle originatrici, hanno caratteristiche simili al farmaco di riferimento, ma non possono essere perfettamente uguali dal momento che si lavora su materiale organico ricombinato con metodi di bioingegneria; così l’interscambiabilità è dubbia, poiché non si conoscono gli effetti collaterali, mentre lo Stato invita all’utilizzo maggiore di biosimilari per il costo più basso. In conclusione con il paziente già in terapia si esclude di sostituire il farmaco originale con biosimilare;  con i pazienti nuovi (Naive) è più facile iniziare con una terapia biosimilare.

Filetti associazione referente regionale AIRA (Associazione italiana Reum Amici) sostiene, il momento dedicato alle associazioni ha messo in evidenza la necessità di far fronte comune fra le associazioni presenti in Sicilia operative in rete, per una maggiore collaborazione con i vari specialisti e soprattutto con le istituzioni per sviluppare attivamente la reumatologia siciliana nonché la rete istituita con decreto assessoriale che ha bisogno ancora di svilupparsi ulteriormente. G. Triolo ha chiarito la classificazione delle malattie reumatiche diventa sempre più complessa e si tende a diversificare patologie che erano accomunate in unica etichetta, 150 malattie reumatiche, così tanto più precisa è la diagnosi, quanto è più efficace la terapia.

I biotecnologici vengono utilizzati anche nei soggetti in età pediatrica, come spiega la dott. P. Barone con patologie reumatiche, considerando che le malattie reumatiche possono insorgere in qualsiasi età, con la stessa gravità ed evoluzione, importante capire il grado di attività della malattia.

M. Bentivegna, dove c’è l’Asp è più facile avere integrazione tra ospedale e territorio, diventa più difficile coordinare le aziende ospedaliere e sanitarie. Conclude la dott. Battaglia, nel seminario tutte le attualità sono state affrontate ed è stato trattato in modo approfondito il dibattito interattivo. Il seminario è servito a fare il punto sulle principali patologie reumatiche lavorando sulle ultime novità grazie a un approccio multidisciplinare.

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