IL VOLTO E LA MASCHERA – XIV edizione

L’appuntamento stagionale, giunto alla XIV edizione, con le figure carnevalesche della tradizione messinese, stavolta affidandosi al format video

Il  Carnevale  sfida  il  Covid  con   la  sua  arcaica  e  straordinaria carica  di  energia rigenerante, nel rispetto delle misure restrittive, dunque non in presenza. E lo fa con “Il   Volto   e   la   Maschera”, consueto appuntamento   stagionale,   giunto   alla   XIV edizione, con le figure carnevalesche della tradizione messinese, stavolta affidandosi al format video. Promosso dal Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani di villaggio Gesso, nell’anno del suo 25simo anno di vita, di cui è titolare l’associazione culturale Kiklos, nell’ambito   del   più   ampio   progetto   di   valorizzazione   delle forme   di  cultura   di tradizione, l’evento si è svolto all’interno della sede museale, a tu per tu con le più rappresentative   maschere   carnevalesche   delle   collezioni   museali   della   realtà etnografica peloritana. Affidandosi alla voce narrante dell’attore Antonio Previti ci si è inoltrati nei territori dimenticati della ritualità carnevalesca, funzionale ad una utopica e necessaria rifondazione della società, ricorrendo alle maschere, e al ribaltamento dei ruoli ordinari, con versi, suoni e comportamenti trasgressivi. Grazie ai versi a  ciuri di pipi, scritti e cantati da Felice Currò, nel rispetto esemplare dello stile vocale della tradizione peloritana, che si è valso dell’accompagnamento strumentale di Christine Perrotta, al violino, e di Carmelo Pellitteri, alla chitarra, le maschere carnevalesche messinesi hanno così ripreso vita. Sulla scena del museo hanno fatto festa lo  Scacciuni  di Cattafi, Peppe Nappa,  U mort porta u vivu, l’ Ussu   di Saponara, e il palermitano Pulcinella-musicante con il suo colascione. Non è poi mancata la tipica Triuliata per la morte di Carnevale e il chiassoso corteo della  Tubbiana . Per fare giungere alla vasta platea dei Social e dell’emittente televisiva RTP, lo spirito perduto del Carnevale, si è realizzato un docufilm, con   il supporto della Master Audiovisivi di Natale Crisarà Brunaccini, che si è valso anche delle belle immagini graficizzate da Marco Freni, tratte dalle stesse figure carnevalesche e dai bozzetti di maschere   tradizionali   di   Francesca   Cannavò   in   mostra  al museo,   con   il coordinamento di  Mario Sarica, curatore dell’evento

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