Per prevenire le malattie epatiche l’arma vincente resta la prevenzione.
Questo uno dei punti molto dibattuti durante l’incontro sanitario sul tema: “Dall’ Epatite al trapianto quale prevenzione?”che si svolto nel salone dei Servizi Sociali di Viagrande. L’incontro, proposto dall’ ASET (Associazione Siciliana Epatopatie e Trapianti), è stato organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio della Amministrazione comunale. Alla presenza di un pubblico molto qualificato dopo il saluto del presidente della Pro Loco Nino Cucinotta e del vicesindaco Mauro Licciardello, la moderatrice dell’incontro,dott.ssa Marzia Nicolosi, ha dato la parola al presidente della ASET, dott. Giuseppe Petralia. Questi ha illustrato ai presenti gli scopi dell’associazione che si basano sulla diffusione della prevenzione sulle patologie epatiche, sull’assistenza ai malati di fegato sulla diffusione della cultura della donazione degli organi.
Il dott. Mauro Sapienza, direttore dell’U.O. di Medicina dell’ospedale Umberto I° di Enna e responsabile scientificio dell’ ASET, ha parlato delle diverse malattie del fegato, delle cure e soprattutto di come prevenirle pere evitare l’insorgere della cirrosi e del tumore. Il prof. Salvatore Guttadauria, docente di Chirurgia dell’Università di Catania e consulente dell’ Ismett di Palermo, ha parlato delle patologie epatiche e degli interventi all’ Ismett. “su 1100 pazienti con patologie epatiche gravi – ha detto – il 30% sono morti senza trapianto, il 48% ha avuto un trapianto, il 15% sono senza Trapianto mentre il 10% è in lista di attesa”. Dopo il relatore si è soffermato sulle diverse tecniche di trapianto di fegato. Il dott. Sergio Pintaudi, direttore del Dipartimento di Emergenza -Urgenza dell’Ospedale Garibaldi, ha fatto conoscere come nei reparti di Rianimazione si giunge alla donazione degli organi dei pazienti sui quali viene accertata da una speciale commissione medica la morte cerebrale. Importante è stata la sua spiegazione sulla differenza dei diversi tipi di coma.
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