Vendesi: Castello del “Duca della Campana”

Dopo 16 anni dalla scomparsa del duca Giuseppe Avarna di Gualtieri si vende il suo castello nel comune di Gualtieri Sicaminò

Con 17 stanze, situato nella costa tirrenica messinese nel comune Gualtieri Sicaminò, si vende per un valore di 450 mila euro il castello del “Duca della Campana” del duca  Giuseppe Avarna di Gualtieri. Morto in una notte del febbraio del 1999, all’età di 83 anni a causa di un incendio,  divampato per le braci di un camino lasciato acceso, il corpo del defunto duca, che ormai viveva nella “casa del parroco” adiacente al castello, fu ritrovato dal pastore che abitualmente passava da lì per pascolare il gregge e che vide l’edificio bruciato. Il duca Giuseppe Avarna di Gualtieri fu soprannominato “Duca della Campana” perché dopo gli amplessi amorosi che aveva con la sua compagna, l’hostess Tava Daetz, per indispettire la sua ex moglie, andava a suonare la campana, piazzata sotto l’arcata che univa il castello alla “casa del parroco”, portando disturbo alla quiete notturna. L’ex moglie, con il consenso dei figli, denunciò il duca che fu condannato dal Pretore di Milazzo a pagare un’ammenda di 20 mila lire. La notizia venne raccontata dalla “Gazzetta del Sud”, fece talmente scalpore che i giornali nazionali ed esteri  se ne occuparono, mandando  i propri inviati a  fotografare il luogo e a intervistare i due amanti.

Il castello fu proprietà degli Avarna dal 1756 e divenne l’ abitazione della ex moglie del duca, Magda Persichetti e dei due figli dopo il divorzio. La “casa del parroco” era residenza del duca durante le vacanze  insieme alla sua compagna Tava Daetz, visto che i due lavoravano insieme nella stessa compagnia aerea la “Panam”, lui faceva il cuoco di bordo dopo che gli erano stati sottratti migliaia di ettari di bosco a causa di un legge che aboliva il latifondo. Successivamente, l’abitazione divenne il luogo dove passò i suoi anni  prima di morire.  L’uomo, prima di conoscere la bella Tava, era amante del gioco e della bella vita passando da un ricevimento all’altro. In uno dei tanti ricevimenti che frequentava  ebbe la possibilità di conoscere Tava,  che aveva quarant’anni meno di lui. Il duca fu esponente della destra siciliana,  che per riappropriarsi  la nazionalità dell’Istria aveva organizzato una spedizione comprando centinaia di bandiere tricolori. Era solito partecipare a campagne elettorali e teneva comizi infuocati nelle piazze di Messina, ma non veniva eletto perché il suo partito non credeva in lui. Il castello degli antichi splendori, che ha visto le vicende amorose dei Gualtieri, ora è in vendita e ha bisogno di ristrutturazione

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