Una persona su 3 rischia la povertà

In Italia, Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda, Romania e Cipro), i Paesi deboli della UE, rischia la povertà una persona su 3

 

 

Che ci sia la crisi è fuori dubbio, ma i dati del rapporto di Caritas Europa fotografano una situazione drammatica sul rischio povertà. Si evidenzia infatti “un’Europa a due velocità“: nel 2013 a rischio esclusione sociale era “solo” il 24,5% della popolazione del vecchio continente e la condizione di disagio e povertà è  dal 2012 al 2013 diminuita dal 9,9 al 9,6% nell’Ue a 28 Stati.

 

Il valore più alto in termini di povertà è del 40,4% e lo si trova in Romania, mentre il nostro Paese si trova a metà dell’analisi, 28,4% e la crisi colpisce ben il 12,4% degli italiani e il 7,9% vive al di sotto degli standard qualitativi di vita, tant’è che gli interventi a favore delle famiglie disagiate sono aumentati negli ultimi cinque anni, così come l’attività di volontariato a favore delle stesse.

 

La situazione svantaggiata, in termini generici, la si trova come sempre al Sud con ben un

quarto di famiglie povere, mentre al Centro e al Nord l’incidenza e’ del 7,5% e 6,0%

 

I “Neet[Not (engaged) in Education, Employment or Training] cioè i soggetti fra i 15 e 29 anni vivono una condizione allarmante: ben due milioni e mezzo non studiano e non lavorano, vale a dire il triplo, ben l’8,7%, in più della Germania e il doppio (13,8%) della Francia.

 

A trovarsi in una condizione peggiore rispetto l’Italia, è la Grecia con il 28,9%, ma c’è poco da consolarsi.

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