“TUTTO QUELL’AMORE DISPERSO”. Ultima fatica letteraria di LUCA RAIMONDI

Presentato a Priolo Gargallo domenica 28 dicembre il romanzo “Tutto quell’amore disperso” di Luca Raimondi, appena uscito per le toscane Edizioni Il Foglio di Gordiano Lupi.

Ha organizzato l’evento l’associazione culturale “Alchimia”. Presenti all’incontro la docente/musicista/scrittrice Maria Lucia Riccioli  e Cristina Gianino, anch’essa docente e musicista, oltre a Rosanna Caminito che ha fatto gli onori di casa per conto dell’associazione.
Raimondi è reduce dagli ottimi riscontri ricevuti dal precedente “Se avessi previsto tutto questo”, ambientato nella Catania degli anni 90, il cui protagonista, il tormentato e tragicomico universitario Carlo Piras, torna anche in quest’altra nuova opera. In questo caso i toni si fanno meno grotteschi e più sentimentali, a causa soprattutto di un personaggio, Sofia, una ex da riconquistare a tutti i costi dopo aver capito, attraverso un lungo calvario, che molto probabilmente era proprio lei la ragazza giusta.
Già presentato pochi giorni fa a Catania e a Siracusa il romanzo sta avendo un lusinghiero successo di vendite ed è stato recensito dalle maggiori testate specializzate in letteratura, sia cartacee che on line.
Luca Raimondi, lo ricordiamo, ha esordito giovanissimo grazie alle Edizioni Dell’Ariete, proponendo i romanzi “Cerniera lampo” (1996) e “Cuore del vuoto” (1998) e tornando successivamente alla narrativa con “Marenigma” (Aracne, 2009), con il lungo racconto contenuto in “Amore, rabbia e verità” (Melino Nerella, 2009) e con quello più breve in “Le eccellenze del gusto” (2011). “Se avessi previsto tutto questo. In cerca d’amore nella Catania di fine millennio”, edito dalle Edizioni Il Foglio, è del 2013.
È autore anche di alcuni saggi, tra cui “Nient’altro che un sogno. Pasolini e la Trilogia della vita” (Bastogi, 2005), “Il pensiero pedagogico di Pier Paolo Pasolini” (Sampognaro & Pupi, 2006) e “Comunicare la cultura” (Bonanno, 2007).
Regista, montatore e sceneggiatore, tra il 2002 e il 2008 ha diretto sei edizioni del FestivalCorto Siracusano”, nel cui ambito ha pubblicato il volume “Fronte del corto. Scenari siciliani del film breve” (Sampognaro & Pupi, 2005).
Una curiosità: le sue pubblicazioni hanno goduto dell’appoggio di illustri prefatori, da Alessandro Quasimodo ad Andrea G. Pinketts, da Eraldo Baldini a Roberto Alajmo, fino al prolifico Gianluca Morozzi, che apre le danze di quest’ultimo volume scrivendo, tra l’altro: “Un perfetto, equilibrato mix di musica di classe e donne complicate. La migliore combinazione del mondo, dopo vodka e martini”.

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