Brani popolari, siciliani e campani, canzoni di derivazione colta e d’autore per il gruppo composto da Tanino Di Mauro, Bruna D’Amico, Anna Spoto, Eva Scornavacche e Fulvio Farkas, ospiti al Trecastagni International Music Festival, diretto dal M° Carmelo Pappalardo.
I suoni di Napoli attraversano il mare per approdare in Sicilia e in una commistione di lingue, ritmi e sonorità diventano un flusso unico che questa sera, alle ore 21.00 nel panoramico cortile della Chiesa Madre di San Nicola, in via Arciprete Domenico Torrisi, n°1, diventano il centro focale del Trecastagni International Music Festival. È la musica del Mediterraneo, da sempre crocevia di varie civiltà, il luogo eletto per mettere insieme culture e stili diversi. «Abbiamo attinto proprio a questa ricchezza di forme e musiche delle varie epoche, per la nostra proposta – spiega Bruna D’Amico – che spazia da brani popolari a canzoni di derivazione colta e d’autore, anche recenti». Nato nel 2021 l’ensemble La Bella Noeva, che prende il nome da un brano ligure e significa letteralmente la buona notizia, è composto da cinque elementi: il cantante Tanino Di Mauro, Bruna D’Amico chitarra e voce, la flautista Anna Spoto, la violoncellista Eva Scornavacche e il percussionista Fulvio Farkas; protagonisti del terzo appuntamento in rassegna. «Dal momento che il quintetto è nato durante la pandemia – sottolinea ancora D’Amico – abbiamo deciso di scegliere un nome ben augurale che potesse in qualche modo contrastare con quello che ci circondava. Noi proveniamo tutti da formazioni diverse in cui si prediligono generi come la polifonia rinascimentale o la musica barocca, ma in questo caso il nostro repertorio spazia dalla musica colta, come la canzonetta del XVII secolo di Giovanni Stefani, per arrivare al cantautorato più moderno di Alfio Antico ed Enzo Gragnaniello, passando per la musica popolare. Certo alcuni brani sono più noti, come quelli scritti dal musicologo, compositore e direttore d’orchestra napoletano Roberto De Simone, autore negli anni ’70 de “La gatta Cenerentola”, altri un po’ meno, anche se tendiamo sempre a scegliere opere melodiche ricercate che si fanno gustare senza essere banali». Ognuno dei componenti ha alle spalle una carriera pluriennale e si esibisce e collabora con altre formazioni, sia classiche che etniche e popolari; e questo sostrato è ciò che contraddistingue questo concerto, che nella prima parte si aprirà con brani quali: “Lu passariello”, “Canzone delle sei sorelle”, “Marinaresca”, “Stu criatu”, “Tres sirenas” e “La bella noeva”. Mentre la seconda parte vedrà capolavori unici come “Amante felice”, “Brigante se more”, “Amuri ca di notti vai cantannu”, “Vurria addeventare”, “Silenziu d’amuri” per chiudere con “Tarantella prima, siconna e terza”. Un’esplosione di energia e sentimento, espressione di quelle radici profonde che custodiamo dentro il nostro cuore e dalle quali traiamo sempre nuova linfa.
L’Associazione Nova Academia Musica Aetnensis (Namae) è stata fondata nel 2002 dal Maestro Carmelo Pappalardo, docente di pianoforte all’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania, che conta su un’esperienza trentennale nell’organizzazione concertistica. L’obiettivo della Namae, è da sempre quello di promuovere la musica classica, il suo insegnamento nelle scuole e nei centri periferici valorizzando i musicisti siciliani, senza mai trascurare la presenza di artisti di qualità provenienti da tutto il mondo. Ogni anno, infatti, si impegna a garantire progetti musicali ed eventi di alto livello a una platea di pubblico sempre più ampia. Nella sua ventennale attività, l’Associazione ha ospitato un gran numero di spettatori e molti interpreti prestigiosi. Dal 2022 oltre al Trecastagni International Music Festival organizza anche il Vineyard Music Festival di Pedara, in collaborazione con l’azienda vitivinicola Mondifeso. Lo storico Festival di Trecastagni, ogni anno propone due settimane di musica in cui si esibiscono i migliori talenti nazionali e internazionale, creando un mix di emozioni e condivisioni all’interno di suggestive location come il largo Abate Ferrara, un anfiteatro dall’acustica naturale perfetta ai piedi della scalinata dell’antichissima Chiesa Madre San Nicola o il cortile panoramico della stessa Chiesa, dal quale si può godere di una vista unica sull’Etna.