I granata hanno perso in casa contro il Vicenza, risultato pesante che acuisce gli effetti di una crisi che al momento non sembra curabile.
L’ansia, il piazzato, il palo e infine la sconfitta. I quattro elementi dell’ennesimo pomeriggio da dimenticare per il Trapani, sconfitto di misura in casa per mano del modesto Vicenza. Al “Provinciale” finisce 0-1 per i veneti, la punizione di Bellomo nel secondo tempo che scavalca Guerrieri e i sogni di una remuntada granata ad una classifica di Serie B che invece vede ancora, mestamente, i siciliani all’ultimo posto. Un rigore calciato sul palo da Petkovic nel finale, forse con la complicità del portiere vicentino, malasorte vera e autentica, frutto di una pressione schiacciante. Una condanna forse, il culmine di una crisi che da inizio stagione non fa altro che accrescere la propria portata.
Il nostro amico ed esperto di Trapani, Titta Mustazza, alla vigilia ci aveva detto che quella di oggi sarebbe stata una “gara da vincere ad ogni costo” e che “in caso di sconfitta sarebbero potuti arrivare provvedimenti importanti“. Forse non è ancora il momento dei verdetti, anzi, non lo è sicuramente, ma certamente, questo sì, è il tempo di dare una scossa ad un ambiente pericolosamente al collasso.
Mister Serse Cosmi rischia davvero il posto? I prossimi giorni e, probabilmente, i prossimi turni di campionato sapranno offrire indicazioni importanti in questo senso. Disarmante, davvero, vedere in campo un’accozzaglia di giocatori, sfilacciata e impotente. La reazione d’orgoglio non arriva ancora, i tifosi sono costretti ad “ammirare” soltanto l’ombra sbiadita del Trapani che è stato, soltanto pochi mesi fa.
Le chiavi della macchina trapanese, tra le mani del presidente Morace e del direttore Sensibile. Adesso una scelta, accendere, mettere la marcia o lasciare che tra salite e discese il caso determini questa stagione…