A Le Havre vince Stybar, primo successo per lo slovacco. Sbandata di Tony Martin durante lo strappo finale, coinvolti Nibali, Van Garderen, Quintana e altri ciclisti.
A Le Havre, nel giorno della vittoria di Stybar, una caduta subito dopo la flamme rouge rovina la festa in casa Etixx. Siamo nel pieno dello strappo che porta al traguardo, i migliori sono impegnati nello sforzo massimo, chi per agguantare le posizioni di vertice, chi per non prendere il buco che costerebbe preziosi secondi. Intorno alla decima posizione, una sbandata inspiegabile della maglia gialla Tony Martin coinvolge Nibali, Van Garderen, Quintana ed un paio di altri colleghi.
In pratica le strategie razionali della volata finiscono lì. Stybar approfittando anche della confusione e del naturale sbandamento piazza l’allungo decisivo. Il favorito Sagan non chiude colpevolmente e perde l’ennesima tappa. Per il ceco primo successo al Tour, per lo slovacco ennesimo posto d’onore che brucia, terzo il transalpino Coquard. Tony Martin conclude la frazione scortato dai compagni e molto dolorante alla spalla sinistra. Ad avere la peggio nella caduta è proprio lui. Si parla di frattura della clavicola.
Per gli altri solo botte ed escoriazioni. Un epilogo sfortunato in una tappa che era scivolata tranquilla. Una fuga di tre uomini Teklehaimanot, Quemeneur e Van Bilsen, ben controllata dal gruppo senza bisogno di eccessivo impegno, consegnava una buona visibilità ai tre ed una storica maglia a pois all’eritreo Teklehaimanot. Conclusosi il tentativo ai meno quattro, si attendeva solo che la Cote de Ingoille decidesse la contesa, con i migliori tutti ben posizionati a rivaleggiare spalla a spalla con le ruote veloci che non sentono gli strappi. Poi la caduta che verosimilmente costringerà il tedesco in giallo domani a non ripartire. Per la classifica null’altro è mutato in quanto è avvenuta entro i meno tre dal traguardo e quindi i ritardi causati dall’inconveniente vengono neutralizzati da regolamento.
Domani ci si affaccia nell’entroterra francese. La settima frazione porta il gruppo da Livarot a Fougeres in 190 km. Tappa facile con pochissime ondulazioni. La volata del gruppo a ranghi compatti appare l’opzione più gettonata. I velocisti sanno che non ci saranno tantissime altre occasioni da qui alla fine, non possono farsi sfuggire l’occasione.
Fra gli uomini di classifica coinvolti nella caduta la tappa dovrebbe servire a metabolizzare gli inevitabili strascichi del capitombolo. Fra questi Nibali che oggi, sin al momento dell’infortunio, aveva disputato la sua miglior frazione di questo scorcio di Tour. Enzo avrà a disposizione un’altra giornata relativamente tranquilla prima che la temperatura e l’adrenalina riprendano a salire con il Mur de Bretagne.
Se, come sembra assai probabile, Tony Martin non partirà da Livarot, la maglia gialla tornerà sulle spalle di Froome; continua la girandola di uomini al vertice. Speriamo non sia finita.