Lavoro dal Luglio del 2013 per una ditta di Catania, Videobank, che ha cominciato la sua avventura quasi per scherzo ma con molto coraggio circa 20 anni fa e che in pochi anni si è ampliata soprattutto da quando ha preso l’appalto per la fornitura di troupe nelle sedi regionali per SkyTg24, un appalto che ha portato una ventata di ottimismo.
Prima sono stati assunti i 24 dipendenti che da 10 anni venivano rimbalzati da una società che falliva ad un’altra che falliva, dopo essere stati messi alla porta dalla stessa SkyTg24.

Contemporaneamente l’Azienda ha fatto investimenti, ha comprato mezzi, allestito regie, preso altri appalti ed assunto altre persone fino ad arrivare a contare sul libro paga quasi 72 dipendenti interni e diversi esterni che prendono regolarmente lo stipendio il 12 del mese senza alcuna eccezione da diversi anni.

In presidio davanti alla nave arenata per il maltempo a Bari

Una favola bellissima che il 1 Settembre si interromperà per tanti, forse anche per me che scrivo e che con il settore Sky c’ho sempre avuto poco a che fare. Senza alcun motivo apparente e senza troppe comunicazione, SkyTg24 ha deciso di non rinnovare l’appalto a Videobank per assegnarlo ad un altro service.
Nelle leggi del mercato questo è ancora possibile, non starò a sindacare ma quello che lascia l’amaro in bocca è che lo ha fatto senza tentare una strada di rinnovo con la stessa Videobank e soprattutto, mettendola in difficoltà al punto che ha dovuto avviare una procedura per i licenziamenti collettivi.

I titolari (Videobank ndr) stanno affrontando una sfida alquanto difficile, un salto mortale di un circo economico dove noi dipendenti siamo spettatori involontari.

Ma qualche cosa l’abbiamo scoperta e non è piacevole perché è lo stupro del nostro lavoro: SkyTg24 ha preso contatti con un service che non è neanche italiano e che sta in regime di liquidazione e che utilizzerà un solo tecnico per sede.

1 a Torino invece che 4. – 1 a Bologna invece che 4.

1 a Padova invece che 3. – 1 a Napoli invece che 4.

1 a Bari invece che 3. – 1 a Palermo invece che 4.

1 solo a Firenze. – Nessuno a Ancona che prima era coperto da 1 persona.

… non sappiamo ancora cosa ci riserverà il futuro soprattutto in un momento in cui il nostro lavoro, ma il lavoro in generale, è messo in ridicolo da deprezzamenti e sfruttamenti. La stampa in generale comincia a muoversi.

Per adesso proseguiamo a svolgere il lavoro con la testa alta, siamo professionisti e lo saremo fino alla fine, ma è normale che domani vedremo l’arrivo del postino sempre con un pò di apprensione.

Videobank non ha ancora inviato nessuna lettera di licenziamento. Ci sono stati gli incontri burocratici tra i Sindacati (CGIL, CISL e UIL) ed il Ministero del Lavoro. I titolari di Videobank, Lino Chiechio e Maria Guardia Pappalardo, hanno messo nero su bianco che non hanno alcuna intenzione di licenziare e stanno provando altre strade per evitarlo. Io sono fiducioso”.