Sara Granà: l’arte è come una scintilla

Cominciamo questa intervista a Sara Grana’ domandandole sue sensazioni emozioni  durante la recente sua partecipazione alle due Biennali Internazionali Sicily Trinacria che si sono svolte a Giugno ed ad Ottobre ?

“Sono state due Biennali molto importanti per il mio percorso artistico, mi hanno dato la possibilita’ di confrontarmi con artisti di  alto livello ed essendo ben organizzata ho avuto una bella visibilità’”.

Perche’ ha scelto di fare la pittrice come nasce Sara pittrice?

“Il mio percorso artistico nasce un po’ per caso, ho alle spalle un diploma di maestro d’arte, cinque anni di Istituto d’arte a Bagheria in decorazione plastica. Ho frequento un corso di pittura a Bagheria e subito è venuta fuori una forte passione per la pittura, per l’ arte e il mondo dell’ arte in generale soprattutto amo partecipare  a  mostre tante ne ho fatte e tante ne ho in programma”.

Lei predilige soprattutto soggetti femminili come mai questa scelta?

“La figura femminile nelle mie opere è quasi sempre presente perché la donna, secondo il mio parere, ha delle potenzialità; una forza interiore una grandezza d’animo di cui tante volte  non è consapevole e una fragilità che è un punto di forza da cui partire per affrontare tante battaglie e quindi do tanto spazio alle donne di qualsiasi nazionalità in particolar modo amo i colori del mondo africano”.

Di recente le è stata commissionata una tela che rappresenta Santa Rita ci racconti come sono andati i fatti?

“Sì, mi è stata commissionata una tela su Santa Rita da Cascia dal parroco della parrocchia di S Ambrogio , frazione di Cefalù  ma precedentemente ne avevo realizzata  sempre per loro una prima su San Francesco di Paola, e rimanendo molto soddisfatti, mi hanno ricontattata per la seconda e in programma c’è qualche altra tela ….ma non dico altro…queste già realizzate per loro sono due tele olio su tela della stessa dimensione 90x 75 cm altre due tele le ho realizzate per la Basilica Santuario Madonna della Milicia ad Altavilla circa tre anni fa”.

Lei Sara predilige soprattutto soggetti femminili e nelle sue tele vi è espresso tutto il suo amore per la donna in generale e soprattutto per donne che vivono realtà e culture molto diverse dalle nostre?

“Nelle mie tele dalle prime alle ultime realizzate ho sempre cercato di rappresentare soggetti appartenenti al mondo africano e indiano perché mi hanno sempre affascinato per la apertura e attenzione verso ciò che è spirituale per i colori che appartengono alla loro cultura e per la  libertà con  cui vivono dal materialismo smodato e dominante nel  nostro occidente”.

Per terminare questa breve intervista le chiedo: cosa è per lei il concetto di arte?

“L’arte per me è come  una scintilla divina sfuggita dal fuoco creativo di Dio che riscalda e illumina la mia esistenza e di cui non posso più fare a meno”.

a Cognita Design production
Torna in alto