Salinelle di Paternò: quattro nuovi vulcanetti nel cortile di una casa

Inizio d’anno esplosivo con le Salinelle di Paternò, in provincia di Catania: un fiume di fango lungo oltre 200 metri si è riversato nel garage di un’abitazione in via Salso. Abbiamo sentito il vulcanologo dott. Salvo Caffo.

Ieri sera, giovedì 7 gennaio, le Salinelle di Paternò hanno colto tutti di sorpresa con la loro attività in continuo fermeto: quattro vulcanetti si sono aperti nel cortile di una casa privata, in via Salso a Paternò destando preoccupazione e sgomento tra i cittadini. Frutto dell’attività vulcanica una lunga scia di fango misto ad acqua e argilla, di oltre 200 metri, che ha invaso la strada.

Il fenomeno ha avuto inizio circa alle 19.30 di ieri ed è durato circa un’ora, in seguito sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco che, con la collaborazione dei tecnici comunali, hanno verificato le condizioni di sicurezza dell’abitazione escludendo problemi di staticità. Al lavoro anche i vigili urbani impegnati  a ripulire la strada per consentire agli abitanti di accedere alle loro case. Malgrado si tratti di una zona abitata non è una novità l’attività vulcanica delle Salinelle al di fuori dei confini delle note aree dei Cappuccini e del Fiume.

Secondo gli esperti le Salinelle sono il frutto di quello che viene chiamato come vulcanesimo secondario, terminologia con la quale vengono indicati i crateri di fango che emettono anidride carbonica, metano e altri gas. Già lo scorso agosto 2015 si sono aperte altre tre bocche nella medesima zona. Il fenomeno vulcanologico sembra quindi espandersi oltre le zone, già note per i crateri di argilla, di Fonte Maimonide, Collina Storica, Salinelle del Fiume e Salinelle dei Cappuccini.

Il dott. Salvo Caffo, dirigente responsabile dell’unità operativa vulcanologia del Parco dell’Etna, ha fornito il suo prezioso contributo dichiarando che il recente fenomeno dei vulcanetti di Paternò non è nulla di nuovo, ma si tratta di un fenomeno che periodicamente tende a verificarsi. In particolare si tratta di un fenomeno vulcanico secondario caratterizzato da emissioni di gas che si manifestano più o meno violentemente in luoghi anche abitati, che trascinano con sé l’argilla già esistente nel suolo, dando vita a veri e propri fiumi di fango. Il fenomeno non costituisce un pericolo poiché costantemente tenuto sotto osservazione.
Il dott. Caffo sostiene inoltre che il fenomeno vulcanologico, come tutti i fenomeni naturali, si è sempre verificato nel tempo a prescindere dagli insediamenti abitativi del territorio. Pertanto, è di fondamentale importanza che il tessuto abitativo tenga conto della natura dei luoghi. In definitiva l’unica osservazione da compiere è comprendere quanto sia importante adattarsi alla natura.

Dal mese di dicembre 2015 i crateri fanno parte dei geositi di rilevanza nazionale e mondiale. Dopo che la Regione ha finalmente riconosciuto la loro importanza da un punto di vista turistico e naturalistico, le Salinelle di Paternò sono state inserite nel catalogo dei siti tutelati dalla Regione, istituito nel giugno 2012.

Il fenomeno vulcanico fa riflettere su un altro recente avvenimento che ci porta dall’altro lato del mondo, precisamente in Messico dove, secondo quanto riportato dall’Ansa, è stata dichiarata l’allerta per l’eruzione vulcanica. Dunque il risveglio vulcanico in Messico è legato all’inaspettata formazione dei nuovi vulcanetti di Paternò?

 
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