REAL AGRO AVERSA-ACIREALE 1-0: ACIREALE IN CADUTA LIBERA

Riesce nell’impresa, di complicare maledettamente la salvezza, l’Acireale targato Ignoffo, sconfitto per la terza volta consecutiva sul campo di una diretta concorrente l’Aversa.

Si ci era illusi che con il nuovo tecnico, e l’inserimento di nuovi giocatori, la svolta potesse arrivare, ma era solo un illusione, l’ennesima di questo disgraziato torneo che vede la squadra granata, senza mordente e priva di identità.

Con la prestazione odierna non solo si è toccato il punto più basso della stagione, ma la cosa che fa più paura ai tifosi e simpatizzanti della squadra granata, è la mancata reazione di una squadra che non riesce a ritrovare se stessa, e che sembra destinata a un ingloriosa caduta, senza speranza.

Una squadra che non sviluppa trame offensive se non affidate al caso con lanci dalle retrovie o la ricerca degli esterni che vengono sistematicamente anticipati dagli avversari.

Per assistere a un tiro dei granata si ci affida al fato, come nei campionati da oratorio.
Tutto questo è denigrante e offensivo per i tifosi che ieri, sempre presenti, a fine gara, hanno duramente contestato, squadra e tecnico.

Eppure l’Acireale iniziava bene già al 2′ minuto di gioco Di Domenicoantonio preferito a un deludente Volpicelli sulla destra creava scompiglio e provava il tiro da fuori che finiva alto.

Cinque minuti dopo era la volta del suo compagno di squadra Liga che si involava sul fronte opposto, ma il suo fendente su spegneva alto.

Era però solo un illusione, l’ennesima, perché l’Aversa si faceva preferire e sulle seconde palle, e riusciva ad essere sempre in superiorità, in mezzo al campo, con il solo Sbrissa e Joao Pedro a fare da cerniera.

Così l’Aversa prendeva coraggio e per poco al 23′ non passava con Formicola, che aveva sui piedi un pallone che la difesa non riusciva ad allontanare, e tirava in porta, trovando però il corpo di Guerrino, al rientro, e subito titolare dopo i tre turni di stop.

I locali provano palla a terra a giostrare la manovra, nonostante il terreno non in perfette condizioni, l’Acireale accusa il pressing e non riesce a ribattere.

Una bella azione sul finire della prima frazione di gioco, mette Schiavi ben servito in verticale da Strianese, nelle condizioni di crossare un pallone in area che che  Petricciolo non riesce ad spingere in rete.

Si salva l’Acireale e Il primo tempo si chiude con il risultato di parità.

Nella ripresa, nessun cambio operato da entrambe le formazioni, ma la musica è sempre la stessa. I locali si fanno preferite per voglia e vivacità e guadagnano diversi piazzati.

Su uno di questi al 56′, pennellata di Ruggiero, si distende Giappone deviando il pallone indirizzato all’angolino basso, ma non trattenendo, la palla rimane sulla linea di porta e viene appoggiata in rete da Nespoli per il vantaggio locale.

Aversa in vantaggio e notte fonda per i granata che accusano il colpo e non riescono a rendersi pericolosi se non con l’unico scambio Ricciardo, De Martino, neo entrato, che si libera in area ma trova un pronto Russo a negare la gioia del goal.

Si chiude senza nessun altro rischio per la difesa locale la gara, se non un presunto rigore reclamato, per un mani di Formicola in area su tiro di un vivace De Martino.

Una vittoria rialza i padroni di casa che venivano da un trend di 6 sconfitte e 2 pareggi e mette nello sconfitto più totale, gli uomini di Ignoffo.

Nemmeno il più ottimista può sperare che questa squadra possa riuscire a salvarsi, nonostante  l’aiuto delle altre squadre di fondo classifica, che non corrono di certo.

IL TABELLINO:

REAL AVERSA: Russo; Formicola, Nespoli, Bonfini, Strianese; Ruggiero, Boemio, Cavallo; Schiavi, Petricciuolo (56′ Thiaw), Romano (79′ Gassama). A disp.: Mariano, Falivene, Vitiello, Boggia, Scognamiglio, Piccolo, Crispino. All. Campana.

ACIREALE: Giappone; Esposito(81′ Virgillito), Guarino, Brugaletta, Migliorelli (79′ Carrozza); Sbrissa, Joao Pedro, Limonelli(89′ Ghisleni); Di Domenicantonio (59′ De Martino), Liga; Ricciardo. A disp.: Olivieri, Medico, Sannia, Rotella, Volpicelli. All. Ignoffo.

ARBITRO: Bonci di Pesaro (Pascoli-Gasparini).

MARCATORI: 56′ Nespoli

LE INTERVISTE

Ignoffo è una furia ai nostri microfoni, con le lacrime in volto di rabbia, accusa i calciatori e si scusa con i tifosi.

Li invita a cambiare mestiere, se non riescono a fare quello che in settimana viene fatto, prendendosi anche lui le sue responsabilità, è mortificato e si vergogna della prestazione.

Non riesce a dare una spiegazione a questa ennesima sconfitta, ma martedì alla ripresa degli allenamenti, ci sarà un duro faccia a faccia, perché vuole che i ragazzi escano gli attributi, non è questo l’approccio alle gare.

Tutte le partite sono scontri salvezza, si vince o si perde, prosegue, ma dietro ci sono dei fattori importanti per capire se si è lavorato bene.

 

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