“Rassegna Teatro Amatoriale” al Monte di Pietà di Messina

Venerdì 8 luglio ha preso il via la “Rassegna Teatro Amatoriale”, organizzata dalla V Direzione, Servizio Cultura, della Città Metropolitana di Messina che, con la direzione artistica di Antonino Scimone, ha l’obiettivo di valorizzare le compagnie teatrali amatoriali locali e le loro produzioni artistiche.

Locandina Rassegna-Teatrale-Amatoriale-luglio-2016

Tra le suggestive e “naturali” quinte del complesso monumentale del Monte di Pietà di Messina, venerdì 8 luglio, alle ore 21.00, ha preso il via la “Rassegna Teatro Amatoriale”, organizzata dalla V Direzione, Servizio Cultura, della Città Metropolitana di Messina che, con la direzione artistica di Antonino Scimone, ha l’obiettivo di valorizzare le compagnie teatrali amatoriali locali e le loro produzioni artistiche.

“Una vita… 4 stagioni!” è lo spettacolo di cabaret di Giovanni Macrì ed Ernesto Marcianò, della compagnia “Quelli che il palco…”, che ha dato il via alla rassegna teatrale. Protagonisti dello spettacolo, oltre agli stessi autori, anche Erminia Leanza, Rina Leonardo, Francesco Macrì e Massimo Speanza, che con la loro simpatia e versatilità hanno saputo intrattenere il pubblico presente coinvolgendolo in un mix di battute e interpretazioni di vari personaggi esilaranti.

La compagnia con A. Scimone -- Direttore artistico

È il “cabaret contemporaneo” lo stile che dà l’impronta alle vicende che si articolano attraverso i quattro momenti principali dell’esistenza di noi tutti, “Una vita… 4 stagioni!”, appunto: la nascita, l’infanzia/adolescenza, la maturità e la morte. Ilarità e una garbata leggerezza fanno da comune denominatore, sempre presente, nel susseguirsi degli episodi sulla scena, dove i passaggi da una fase all’altra sono scanditi da famose canzoni interpretate brillantemente da Daniela Rando.

Con semplici e adeguati cambi di scena e giochi di luce, si parte dalla vicenda di tre padri, tre tipologie di personaggi, caratterialmente molto diversi tra di loro, ma uniti nell’attesa della nascita del proprio figlio (con inattesa sorpresa finale) e si prosegue con la rappresentazione di un’aula scolastica con alunni particolarmente esuberanti alle prese con matematica, letteratura, geografia e, naturalmente, con l’immancabile figura della maestra in un singolare raffronto fra i tempi di allora e quelli di oggi; ma il tempo passa e si diventa grandi ed ecco che bisogna affrontare anche il problema del metter su famiglia e, specialmente se si ha un lavoro precario e non fisso, ci si può facilmente imbattere in un direttore di banca che, con cattiveria e compiaciuto sadismo, si diverte quasi a torturare chi chiede la concessione di un mutuo per l’acquisto della “prima casa”, per la quale se concede 100 vuole in cambio 400. Si giunge così all’epilogo finale, alla morte, anch’essa parte della vita, e che “stranamente”, solo alla fine, arriva anche a perfezionare tutto, con la “nobilitazione” del caro estinto che “solo dopo” diviene bello, buono e intelligente… mettendo così in luce, nello stesso tempo, quella connaturata ipocrisia che, in certe situazioni, esprime “con sincerità” il genere umano.

Una vita 4 stagioni - 3

In una serata ideale, contraddistinta da una garbata atmosfera, le scenette sopradescritte si sono susseguite con trovate originali e senza le volgarità o le parolacce a cui nella moderna comicità si fa sempre più ricorso. Momenti di commozione nel ricordare Antonino Leanza, padre della regista, ed anche interprete, Erminia, recentemente scomparso, a cui è stata dedicata l’esibizione della serata. Bello e originale anche il finale con una simpatica canzone, Voglio una vita… 4 stagioni!” (sulle note della celebre “Vita spericolata” di Vasco Rossi), dedicata al pubblico!

Antonino Scimone, direttore artistico del festival, ha sottolineato infine che “Le compagnie amatoriali, dette amatoriali proprio perché amano il teatro, affrontano molti ed enormi sacrifici, anche economici, ma l’amore verso il pubblico ed il teatro è troppo forte”.

In programma altri due interessanti appuntamenti: il 23 luglio prossimo la compagnia teatrale “La Caravella” metterà il scena A fava cc’a scoccia”, tre atti di Pippo Castorina, regia di Gianni Venuti, mentre il 30 e 31 luglio, doppio appuntamento con la compagnia teatrale “Vaudeville” che presenterà Ti amo, ma ora basta”, spettacolo musicale con la regia di Alessandro Alù.

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