R.I.P. Walter Becker, co-fondatore degli Steely Dan. Swing & Soft Jazz in the Sky

Walter Becker, chitarrista, bassista e co-founder degli Steely Dan, band rock-jazz, è morto domenica all’età di 67 anni. 170903-walter-becker-1204p-rs_851ffe54dd537399f75e1ab455285e66.nbcnews-ux-2880-1000

In partnership con Donald Fagen ha prodotto classici LP come ‘Aja’, ‘Katy Lied’ e ‘Pretzel Logic’. Nel 2001 entrarono nella Rock and Roll Hall of Fame. 

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La conferma dal suo sito ufficiale. Becker aveva creato la band insieme al pianista e cantante Donald Fagen e i due erano rimasti insieme – coinvolgendo altri musicisti – dal 1971 fino a oggi, con una pausa tra il 1981 e il 1993 (quando Fagen ottenne un cospicuo successo per una propria carriera da solista).
Becker
era stato assente a due importanti concerti che gli Steely Dan avevano tenuto quest’estate a Los Angeles e a New York, e Fagen aveva spiegato a Billboard che il suo socio si stava riprendendo da un’operazione chirurgica, senza precisarne meglio la natura.

2372421_630x354Walter Carl Becker era nato nel Queens, a New York, nel 1950, e dopo un inizio con il sassofono, passò alla chitarra e fu introdotto alle tecniche del blues da Randy Wolfe che, come Randy California, fondò di lì a poco il gruppo Spirit.
Aveva conosciuto Fagen al Bard College di New York alla fine degli anni Sessanta: insieme avevano fondato gli Steely Dan, una band di grande successo negli Stati Uniti negli anni Settanta, che si distinse rispetto alle tendenze musicali del decennio per una notevole raffinatezza e inventiva musicale, che permise loro di mischiare vari generi, soprattutto il rock, il jazz e il folk, e creare un suono del tutto originale.
Nel 1981, Becker si trasferì alle Hawaii ed iniziò una carriera come produttore musicale, diventando il produttore di artisti e gruppi diversi come Rickie Lee JonesChina Crisis e Michael Franks. Becker è di fatto considerato uno dei cinque membri effettivi dei China Crisis nel loro album del 1985 (che ha anche prodotto) Flaunt The Imperfection. Degli stessi ha prodotto anche alcuni brani di Diary of a Hollow Horse, del 1989, benché a quel tempo non fosse più considerato membro della band. walter-becker-gty-jt-170903_mn_4x3_992

Becker e Fagen si riunirono nuovamente nel 2000 per pubblicare il primo album da studio negli ultimi vent’anni degli Steely Dan, Two Against Nature, che si guadagnò il Grammy Award come Album dell’anno. Nel 2003 seguì Everything Must Go.

Becker negli ultimi tempi abitava a New York: stava lavorando a un altro album solista quando lo colse la morte. È presente nella Long Island Music Hall of Fame del 2007.

SDCon i Dan ha registrato nove dischi, l’ultimo nel 2003. Il più famoso e riuscito fu probabilmente Aja, del 1977. Il classico per eccellenza Do It Again.

https://www.youtube.com/watch?v=-jtqDbH4a3E

Gli Steely Dan avevano in programma un tour americano imminente, e tre date europee nelle isole britanniche, a Londra e Dublino, a fine ottobre. Donald Fagen ha diffuso un messaggio in cui sembra dire che i concerti saranno confermati.

Steely DanEx componenti.
Walter Becker -chitarra e basso (1971-2017). 
Denny Dias – chitarra (1971- 1977)
Jeff “Skunk” Baxter chitarra (1971- 1974) 
Jim Hodder – batteria (1971- 1974) 
David Palmer – voce e tastiere (1971-1973)

Collaboratori. Dopo che Walter Becker e Donald Fagen decisero di portare avanti il progetto Steely Dan da soli, furono affiancati da altri musicisti, spesso prestigiosi, che contribuirono notevolmente al sound dei loro album. Tra i molti si devono ricordare:

https://www.youtube.com/watch?v=jzU-0lOZDSw

Donald Fagen: Cercherò di rendere viva la musica che creammo insieme fino a quando posso, con la band degli Steely Dan. Walter Becker era il mio amico, il mio writing partner e il mio bandmate da quando ci eravamo conosciuti al Bard College nel 1967. Cominciamo a scrivere canzonette sciocche su un piano verticale che stava in una saletta della lobby del Ward Manor, una vecchia e cadente costruzione sul fiume Hudson che il college usava come dormitorio.
Ci piacevano molte delle stesse cose: mi vengono in mente il jazz (dagli anni Venti fino a metà dei Sessanta), W.C. Fields, i fratelli Marx, la fantascienza, Nabokov, Kurt Vonnegut, Thomas Berger e i film di Robert Altman. E anche la musica soul e il blues di Chicago. Come molti ragazzi che escono da famiglie tormentate, aveva un gusto per le imitazioni creative, per leggere la psicologia nascosta delle persone e per trasformare quello che vedeva in arte, brillante e incisiva. Scriveva delle lettere imitando lo stile originale di mia moglie Libby e tutti e tre ne ridevamo come pazzi.
Le sue debolezze ebbero la meglio alla fine degli anni Settanta, e ci perdemmo di vista per un po’. Negli Ottanta, quando stavo mettendo insieme la NY Rock and Soul Review con Libby, ci ritrovammo, ricostruimmo il progetto Steely Dan e mettemmo insieme un’altra band formidabile”.

Walter-BeckerCarlo Massarini così lo ricorda: “E così, anche Walter Becker, la metà chitarristica degli Steely Dan, oggi se n’è andato. I Dan sono stati a lungo qualcosa di prezioso e inusuale all’interno del rock, termine che decisamente stava loro molto stretto. Amavano swingare, avere quella competenza, leggerezza e flusso del jazz, ma allo stesso tempo erano maniacali nel perfezionismo di studio, tutto scritto su partiture e affidato a un gruppo ristretto dei migliori musicisti di studio sul territorio americano. E’ stato necessario aspettare 30 anni per vederli sul palco con qualche regolarità, manna sonora per gli amanti della musica (quasi) perfetta. Ma quello che li ha distinti è stato soprattutto lo humour, quel cinismo nonchalant di chi guarda con occhi diversi e si sente alieno in un mondo condizionato – ahimè – dalla natura umana, e pensa che siano gli altri ad essere dalla parte sbagliata. Album meravigliosi (su tutti, per me, Aja) e un suono che riconosceresti a orecchie chiuse. Ciao Walter, il mondo è un pò più ‘normale’, stasera.


(fonti RS, Wiki, FB)

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