R.I.P. Mr. Domino The ‘Fats’ Man: 100 suoni di piano verso la Collina di Mirtilli

Scompare all’età di 89 anni uno dei più grandi pianisti e uno dei padri del Rock’n’Roll, riconosciuto da Presley e dai Beatles. Fats, voce e piano ‘martellante’ di New Orleans e autore di successi come Blueberry Hill e Ain’t that a Shame, è deceduto, secondo il medico legale, per cause naturali in Harvey, Jefferson Parish. FATS-DOMINO

Cantautore e pianista, negli anni cinquanta 22 suoi dischi superarono il milione di copie vendute. Più di 45 anni di carriera con toccate nel mondo della cellulosa: sua la partecipazione a film come Shake rattle and rock, The girl can’t help it, Jamboree! e The Big Beat. fats-domino (1)
I più giovani pensano che il rock’n’ roll sia stato inventato dai Beatles, ma fu proprio John Lennon a dire una volta che la loro musica nasceva da molto più lontano, citando Chuck Berry e Fats Domino. E poprio ieri Fats, pioniere e l’anima nera del rock’n’roll, architetto di questo genere, ci ha lasciati: si è spento nella sua casa di New Orleans, all’età di 89 anni.
Antoine Dominique Domino, detto “Fats” per la sua mole, è stato tra i primi ad essere celebrato nella Rock’n’Roll Hall of Fame. Secondo il magazine Rolling Stone, il cantautore e pianista è stato secondo solo a “The King”, il re Elvis Presley, per numero di dischi venduti tra il 1955 e il 1960. In totale oltre 110 milioni di copie. Anche se non aveva l’immagine da sex symbol di Elvis era infatti alto poco più di un metro e 65 e pesava circa 100 chili – Domino ha fatto ugualmente la storia della musica, con successi indimenticabili come Blueberry Hill e Ain’t It a Shame. BHills
Proprio una versione del 1956 di Blueberry Hill è stata inserita nell’elenco delle registrazioni storiche della biblioteca del Congresso Americano, come brano degno di essere preservato.
The Fat Man, del 1949, è considerata da alcuni esperti la prima canzone rock and roll della storia.
Nel presentarlo prima di uno dei suoi concerti a Las Vegas, Elvis Presley disse di Fats Domino: «Questo signore mi ha influenzato molto quando ero agli inizi».
Nel 1957 Presley disse alla rivista Jet: «Molte persone pensano che abbia fatto partire io questa cosa. Ma il rock and roll c’era da molto prima di me. Nessuno può cantare quella musica come i neri. Diciamocelo: non posso cantare come Fats Domino. Lo so».
Si dice anche che Paul McCartney abbia scritto la canzone dei Beatles – Lady Madonna – cercando di emulare lo stile delle canzoni Anni Cinquanta di Fats Domino.
Fats Domino era noto per il suo modo “martellante” di suonare il pianoforte e per la sua voce da baritono. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta più di 25 sue canzoni finirono nella Top 40, la classifica delle canzoni più vendute.
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Bambino prodigio, a 18 anni suonava il piano nell’orchestra guidata da William “Billy” Diamond, cui si deve il soprannome di Fats Domino. Dopo averlo sentito a New Orleans, Diamond decise di chiamarlo Fats perché secondo lui riassumeva lo stile di due famosi musicisti chiamati Fats, ovvero “Fats” Waller e “Fats” Pichon.1024px-FatsDomino1997
Fats Domino era nato il 26 febbraio 1928: i genitori erano creoli e il padre era un violinista. Iniziò da giovane a studiare pianoforte e il soprannome gli fu dato dal frontman di una band in cui suonò da adolescente.
Glielo diede perché il suo stile al pianoforte gli ricordava quello di due noti suonatori di pianoforte: Fats Waller e Fats Pichon.
A 14 anni, lasciò la scuola per lavorare in fabbrica di giorno e suonare nei locali di sera e di notte. Verso la metà degli anni Quaranta collaborò spesso col trombettista Dave Bartholomew, insieme al quale compose The Fat Man.
Nel 2005, dopo l’Uragano Katrina, si pensò per alcune ore che Fats Domino potesse essere tra i morti. Lui e sua moglie Rosemary furono invece salvati da una barca, ma persero la casa e quasi tutti i dischi di platino e gli strumenti. Rosemary è morta nel 2008, dopo più di 80 di matrimonio.
Domino e Richard
Fats, sopra con Little Richard nel 2009, segnò nella sua vita musicale una serie incredibile di successi: Blue monday, Poor me, I’m in love again, My blue heaven, I’m walkin’, Walking to New Orleans. Uno stile che ha influenzato molte rockstar, da Eddie Cochran a Elvis Presley, dai Beatles a Elton John. Tra le sue ultime apparizioni quella dell’ottobre 2012, quando partecipò nel ruolo di se stesso alla serie della HBO Treme.
Ora sono in tanti a piangere “The Fat Man”, milioni di fan e decine di personalità del mondo dello spettacolo e non solo: «Ci vediamo sopra quella collina di mirtilli…», il saluto più commosso, ricordando il suo grande successo Blueberry Hill.
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