R.I.P. Gary Brooker. Addio al pianista e cantante del gruppo rock progressive Procol Harum

Scompare Gary Brooker, musicista completo e frontman dei Procol Harum, gruppo inglese nato nel periodo del progressive-rock&pop. Gary è morto all’età di 76 anni, per le sequele di un maledetto cancro.

Morto nel weekend, la notizia è stata diffusa da un comunicato dei Procol Harum martedì (come riporta il Guardian): «la voce e il piano di Gary erano la costante più rappresentativa della carriera cinquantennale dei Procol Harum. Senza che avesse mai atteggiamenti bizzarri o esagerati sul palco, era sempre il musicista più notevole e che valesse la pena guardare durante lo show».

Il decesso “pacificamente in casa, circondato dai suoi cari …E’ con dolore profondo che dobbiamo annunciare la morte, avvenuta il 19 febbraio, di Gary Brooker…, luce luminosamente brillante, insostituibile, dell’industria musicale“, come hanno riportato i suoi amici musicisti.

Cantante, compositore e pianista (con velleità sinfoniche) nato a Londra fondò e suonò nei Paramounts, con poco successo. Nel 1967 fondò i Procol Harum, band in attivo sino allo scioglimento del 1977 epoca in cui Gary si incise produzioni discografiche da solista, partecipando a trasmissioni TV e a numerosi concerti spettacolari, importante la sua presenza nei concerti di Eric Clapton. Rientrò nella band alla ricostituzione del 1991 con musicisti in live sino ad oggi. Nel 1997 e nel 1999 partecipò al tour della Ringo Starr’s All-Starr Band.
Nel 2003 fu insignito dell’Ordine dell’Impero Britannico a riconoscimento delle sue attività benefiche.

La fortunatissima “A Whiter Shade of Pale”, uscita nel 1967, divenne tra i più rappresentativi epocali del “Summer Love“, movimento avanguardista trasgressivo e pacifista. Il brano scalò da subito le classifiche, con notevole successo di vendita mondiale grazie alle tante interpretazioni, anche strumentali.

La nascita del brano che fece la fortuna di Gary e della nativa band ha dell’incredibile, e vale la pena conoscerla come si legge dal sito ufficiale di wikipedia: “All’inizio del 1967 Brooker incontra il paroliere Keith Reid (che diventerà l’autore di tutti i testi del complesso e sarà considerato sesto membro effettivo della band al punto da essere inserito nella formazione del quintetto nelle copertine dei LP), che scrive il testo per una melodia composta dal tastierista: l’idea di Brooker, nell’arrangiamento della canzone, è quella di inserire un’introduzione strumentale (ripresa poi tra una strofa e l’altra) ottenuta sovrapponendo il basso del secondo movimento della Suite per orchestra n.3 di Johann Sebastian Bach BWV 1068 (conosciuta anche come aria sulla quarta corda) con una melodia presa da un’altra opera del compositore tedesco (BWV 645, il Corale in Mi bemolle maggiore Wachet auf, ruft uns die Stimme). Il tutto viene esaltato dall’organo Hammond abbinato al Leslie. Ottenuto tramite il produttore Denny Cordell un contratto con una piccola casa discografica, la Regal Zonophone Records (distribuita dalla Decca Records), e scelto il nome di Procol Harum (che deriva da una storpiatura del nome del gatto di un amico di Cordell, Procul Harum, che peraltro in latino significa qualcosa come “lontano da queste cose”), il tastierista registra la canzone con alcuni session-man (taluni contattati tramite un annuncio su una rivista musicale britannica, tra cui l’organista Matthew Fisher) ed in pochi giorni il disco arriva in testa alle classifiche britanniche (negli Stati Uniti d’America il disco raggiunge il quinto posto della classifica). La versione originale della canzone A Whiter Shade of Pale presenta due strofe in più, tagliate durante la registrazione per contenere la durata del brano entro i quattro minuti (durata media del lato di un 45 giri), ma recuperate da Brooker durante le esibizioni dal vivo. Originariamente, la canzone fu attribuita ai soli Gary Brooker e Keith Reid. Nel 2005, Matthew Fisher intentò una causa vittoriosa contro Gary Brooker, chiedendo di essere riconosciuto come co-autore del brano per aver aggiunto le parti di organo alla musica originale. I giudici diedero ragione a Fisher all’unanimità. Nel 2004 la rivista musicale Rolling Stone ha inserito A Whiter Shade of Pale nella sua lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi al 57º posto“.

Tra le tantissime versioni e cover memorabile quella di Annie Lennox e in Italia quella dei Dik Dik, con il titolo “Senza Luce”.

Il mio ricordo: “Me ne andavo tranquillo e in silenzio, nei pomeriggi liberi dall’attività di studio, a cercare gli accordi, chiatarra alla mano, di Homburg, A Whiter Shade of Pale, ripassando gli arpeggi classici dello strumentale Repent Walpurgis (Fortuna) per continuare all’Honky Piano & Hammond di Simple Sister del ’71; e poi scoprire i riff-rock della chitarra di Robin Trower (nella band dal ’67 al ’70) che non mancava mai nei miei programi radio di CT1 …ma la voce di Gary l’avevo dentro …voce lirica-sinfonica che si contaminava al mio DNA musicale …poesia delle note allo stato puro …e si cresceva con A Salty Dog. Rivedevo Gary nei filmati, ma spettacolare il Concerto con la Danish National Concert Orchestra e il Coro celestiale nel Parco del Ledreborg Castle, in Danimarca, nell’Agosto del 2006 ..il sogno e le armonie dei Procol Harum e la voce della sua anima, Gary, continuava innamorata in me …Oltre le Cose!

(fonti Ansa.it, wikipedia)

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