La Ugl richiama la proprietà e il Cda alla responsabilità: “Basta beghe, è il momento della chiarezza nei confronti di 300 dipendenti”
“Adesso più che mai è il momento della massima responsabilità da parte della proprietà e del Consiglio di amministrazione nell’individuare, senza alcun ulteriore indugio, la soluzione condivida per completare nel breve termine il processo di salvezza della Pubbliservizi.” Ad intervenire sulla lunga vicenda che riguarda la partecipata della Città metropolitana di Catania è ancora una volta la Ugl etnea, auspicando un cambio di passo deciso e responsabile a tutela degli oltre 300 lavoratori impiegati nei servizi. “Se appena due mesi fa con l’Amministrazione metropolitana ed il commissario straordinario avevamo chiarito alcuni aspetti che, ancora oggi insistono fisiologicamente seppur in misura minore, il vertice che si terrà il prossimo 25 maggio tra il sindaco metropolitano Salvo Pogliese ed i componenti del Cda sarà determinante per la definizione del concordato, di competenza dell’organo amministrativo della società – fa notare il componente della segreteria confederale della Ugl catanese, Carmelo Catalano. In attesa di questa data, abbiamo infatti scelto di evitare ogni genere di agitazione pretestuosa attenendoci responsabilmente all’invito che ci è pervenuto dal capo di gabinetto dell’ente di area vasta alcuni giorni fa. Per questo motivo, così come noi ci siamo posti in un atteggiamento ragionevole e riflessivo, ora ci aspettiamo altrettanto dagli attori in causa anche perché le beghe tra le parti, narrate da voci di corridoio, poco ci appassionano ed anzi ci fanno indignare. E’ chiaro che pretendiamo l’assoluta chiarezza già da giorno 26, con una convocazione che possa tranquillizzare tutti i lavoratori. Diversamente – anticipa Catalano – avendo come solo obiettivo la salvezza dell’azienda, non avremo alcun problema ad avviare un’azione di protesta ad oltranza fino a quando non ci saranno risposte certe. Il tempo della fiducia sta per quindi scadere ed è per questo che la politica di governo metropolitano, se vuole farla rifiorire, non può sottrarsi nel dare prospettive concrete ai dipendenti di Pubbliservizi oppure dire se vuol far morire la partecipata, mandando a casa 300 catanesi – conclude il sindacalista Ugl.” A dar manforte a Catalano è anche il segretario territoriale della Ugl Giovanni Musumeci, che ricorda come tutta la struttura sindacale etnea è stata sempre vicina alle sorti della Pubbliservizi. “La posta in palio, ora più che mai, è davvero molto alta e ci auguriamo che l’impegno di non far fallire la società, assunto pubblicamente dal sindaco Pogliese, sia fattivo. La Città metropolitana, che peraltro potrà godere anche del tesoretto da 18 milioni di euro inviato dalla Regione Siciliana, deve valorizzare la sua partecipata poiché strategica nel segmento delle manutenzioni e dei servizi alla collettività, oltre ad essere uno dei più importanti contesti occupazionali del territorio. Ed in un momento di forte crisi economica e lavorativa, come quello che stiamo vivendo, non possiamo permetterci alcuna ulteriori emorragia di posti di lavoro – conclude Musumeci.”