Presentazione del progetto SIOPE + alla Banca d’Italia di Catania

Nel pomeriggio di ieri, dalle ore 15:00 alle ore 17:30, presso la filiale di Catania della Banca d’Italia, ha avuto luogo il secondo convegno che riguarda il progetto SIOPE + (Sistema Informativo delle Operazioni degli Enti Pubblici)

36923449_1876463969087984_7658789466093387776_n

La presentazione del progetto, è stata introdotta dal dottor Gennaro Gigante, direttore della filiale della Banca d’Italia di Catania, spiegandone brevemente la sua utilità e i meccanismi e passando poi successivamente la parola al vice sindaco ed assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi, che ha discusso sui vantaggi di questo strumento.

SIOPE + è un sistema gestito dalla Banca d’Italia. Il suo scopo è quello di far in modo che le pubbliche amministrazioni effettuino pagamenti utilizzando ordinativi informatici, sotto le direttive dell’Agenzia per l’Italia digitale. Le entrate e le uscite delle pubbliche amministrazioni, vengono monitorate in tempo reale ed è possibile individuare eventuali anomalie. Gli enti che lo utilizzano, sono ancora pochi, anche perché in fase di sperimentazione, ma dal 1° gennaio del 2018, SIOPE + è divenuto operativo in tutte le città e le regioni d’Italia. Dal 1° luglio per i comuni da 10.000 a 60.000 abitanti e dal 1° ottobre per i comuni inferiori ai 10.000 abitanti. I prossimi passi saranno l’estensione a tutta la pubblica amministrazione e la chiusura del vecchio SIOPE (il SIOPE + è stato introdotto 10 anni dopo).

L’avvocato Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) Sicilia, coinvolto in questo progetto, spiega: «C’è bisogno di far i conti con uno strumento che non è particolarmente complesso e che presenta una serie di possibili criticità. Se per questa operazione SIOPE + c’è Banca d’Italia e l’ANCI, vuol dire che comunque ha una certa complessità e c’è una certa rilevanza a livello nazionale dell’operazione.».

In seguito, l’ingegnere Claudio Gaetano Distefano della Ragioneria Generale dello Stato, ha illustrato la parte tecnica di questo progetto, partendo dal monitoraggio dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni. Secondo l’articolo 27 comma 5 D.L 66/2014«Le amministrazioni pubbliche, contestualmente all’ordinazione di pagamento, immettono obbligatoriamente sulla piattaforma elettronica dati riferiti alla stessa». Proseguendo, lo Standard OPI (Ordinativo Informatico emanato dall’Agenzia per l’Italia Digitale) e i suoi elementi: gli ordinativi informatici (che contiene i dati informativi del mandato di pagamento o della riversale d’incasso), messaggi di servizio (contiene i dati che riguardano il processi di acquisizione e consegna dell’ordinativo informatico), messaggi di esito esplicativo (contiene i dati che riguardano la gestione da parte della banca tesoriera), le principali modifiche OIL-OPI (le regole e tecniche OPI cambiano gli standard di colloquio tra ente e banca tesoriera, ma non cambiano i processi.I processi amministrativi e contabili non subiscono cambiamenti e rimangono validi) modifiche tecnologiche (come utilizzo della firma digitale XaDes, modifica della testata di tutti i messaggi). L’argomento, è stato concluso dall’ingegnere Distefano, con i decreti attuativi e quelli emessi.

Ha proseguito il dottor Donato Ceci del servizio della tesoreria dello Stato, che ha spiegato le modalità di colloquio, l’infrastruttura del SIOPE + (che comprende i principi alla base delle scelte tecniche, la tramitazione, che consiste nella comunicazione tra la pubblica amministrazione e la banca tesoriera, in modo diretto che con tramiti tecnologici), la tipologia dei controlli (in cui l’utilizzo di SIOPE + non modifica la relazione tra ente e banche tesoriere), i messaggi warning, le modalità di connessione e di accesso, gestione delle credenziali e i servizi offerti dalla piattaforma (che devono essere richiesti e non fatti in autonomia), la sperimentazione, i collaudi (in cui si può verificare la capacità di interagire con SIOPE + da parte degli enti e delle banche, utilizzando download e upload dei messaggi previsti dello standard OPI). Dal 1° ottobre, si possono effettuare delle prove e collegarsi a una piattaforma parallela, infine l’approccio alla piattaforma degli enti tesorieri in produzione.

36874234_1876464129087968_6657699165683843072_n

Segue il dottor Gianpiero Zaffi Borgetti, dell’IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia) fondazione ANCI, che ha discusso dei nuovi obblighi SIOPE + (la legge del bilancio 2017 obbliga le pubbliche amministrazioni di ordinare incassi e pagamenti al tesoriere tramite SIOPE +), del calendario del SIOPE + (che parla del decreto MEF (Ministero Economia e Finanza) del 13 giugno del 2017 e del 25 settembre del 2017), del calendario collaudo (gli enti devono effettuare operazioni di collaudo per l’avvio di SIOPE +, seguendo un calendario ben preciso), enti in scadenza (mostra il numero dei comuni italiani che sono coinvolti nelle scadenze e che quindi devono passare a SIOPE +), requisiti tecnologici (come l’obbligo di firma digitale, connessione a SIOPE + tramite SPC, obbligo dell’ordinativo informatico), il colloquio A2A (interlocuzione tra comune, SIOPE + e tesoriere), i timori dei comuni (aumento dei costi, scarsa capacità tecnologica, complicazione o rallentamento e sanzione), gli orientamenti dei comuni (IFEL ha condotto una indagine sugli orientamenti dei Comuni per l’utilizzo del SIOPE +), collegamento a SIOPE + (il Comune potrà collegarsi in modo diretto o tramite un intermediario), lo stato di adozione del SIOPE + (questionario rivolto a 7.850 comuni fino a 60.000 abitanti, ma hanno partecipato solo 2.792), check list per i comuni (verifiche con la casa del software e verifiche con il tesoriere) e infine le risorse informative: sintesi e webnar. Il convegno si è concluso con la parola del dottor Francesco Schillirò della Ragioneria Generale della città di Catania.

a Cognita Design production
Torna in alto