La messa in sicurezza fu avviata nel 2014 con il Grande Progetto finanziato per la maggior parte con fondi europei, oggi finalmente vede la luce.
Franceschini, il ministro della cultura, annuncia l’apertura della Casa degli Amanti a Pompei, danneggiata dal terremoto dell’Irpinia del 1980, portata alla luce nel 1933, gioiello unico del sito archeologico campano, il solo di cui si sia conservato quasi completamente il secondo piano, oltre alla presentazione dell’apertura di tre nuove domus, alla Casa del frutteto e alla Casa della Nave Europa. La messa in sicurezza fu avviata nel 2014 con il Grande Progetto finanziato per la maggior parte con fondi europei, oggi finalmente vede la luce. “E’ una storia di rinascita e riscatto, un modello per tutta Europa nella gestione dei fondi comunitari, un luogo in cui si è tornati a fare ricerca e nuovi scavi grazie al lavoro di tante professionalità dei beni culturali”. Parole del ministro, orgoglioso di aver partecipato a un lavoro ben fatto. Sono state fatte 1.000 assunzioni in tutta Italia per archeologi, storici dell’arte, archivisti, bibliotecari, architetti. “Siamo riusciti a salvare Pompei e a restituirla all’umanità, chiudendo il progetto nei tempi prestabiliti”.
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