Pelligra; Il mio obiettivo numero uno è il Catania FC. Torre del Grifo? Non sono convinto al 100%

Parla di futuro, di investimenti, di impianti sportivi, di assetti societari, di strategie e, naturalmente, anche della squadra, Rosario Pelligra, il presidente del Catania FC, che questa mattina ha risposto alle domande dei giornalisti nel corso di una conferenza stampa.

Su Torre del Grifo:

“C’è interessa da parte nostra, ma ci poniamo anche qualche punto di domanda, perché comunque è una struttura costruita 10 anni fa. Non sono convinto al 100% di questo investimento. La situazione è difficile e complessa, occorrerebbe tanto tempo per sistemare tutto perché oggi è in totale degrado. Inoltre è sottoposto a diversi vincoli che limitano la possibilità di intervento, e questo non è un punto negativo.

Non scartiamo a priori l’ipotesi, ma in tutta onestà sarebbe più semplice costruire un centro sportivo da zero con una concezione più moderna, magari vicino alla città. 

Conta il ritorno economico che può dare un operazione di riqualificazione.

Da costruttore dico che ,al momento, non rientra nei parametri  del nostro modello di business plan. Valuteremo anche la  possibilità per un investimento che vada oltre il  lato sportivo.  Devo parlarne con il mio team e capire qual è la giusta strada da percorrere. Sicuramente acquisteremo un centro sportivo all’altezza del club,un passo importante per il futuro, ma occorre ancora aspettare un po’ di tempo”.

Su Nesima e i campi di allenamento:

Nesima è un’opzione che non viene scartata a prescindere. Vorremmo avere a disposizione più campi da calcio su cui allenarsi, ma è giusto pensare alle strutture che abbiamo oggi. Ricordiamoci che esistono altri club, anche di serie superiore, che non hanno queste disponibilità.

Per il momento, in tal senso, guardiamo al bicchiere mezzo pieno. Nel lungo termine ribadisco che vogliamo far sì che un centro sportivo venga consegnato alla società e alla città”.

Sul Cibalino

Interviene Grella: “A proposito del campo del Cibalino dico che a fine stagione valuteremo ancora, di certo dico che prenderei quello che di positivo ci può dare questo campo. Possiamo avere anche tanti campi di allenamento, poi bisogna vedere come li si utilizza.  Allenarsi vicino allo stadio di casa è una grande fortuna, poterlo respirare, catturarne l’energia positiva, come successo a me mercoledì sera è un opportunità unica. Anche questo è un dato da non sottovalutare. Per adesso mi accontento e mi prendo quello che ho a disposizione”

Obiettivi e investimenti

“Il nostro obiettivo numero uno è il Catania FC, rappresenta l’ambizione di tutto il CdA. Abbiamo investito e continueremo ad investire nel club. L’ambizione del board è quello di costruire un club di successo. Sappiamo di potere investire anche in altri settori ma non vogliamo, ma vogliamo essere attenti a non entrare in contrasto con altri investitori  locali”.

Su Termini Imerese? Potenzialmente può interessarci, ci sono numerose condizioni da osservare, le stiamo valutando con i miei collaboratori. Ribadisco che in ogni caso si tratta di investimenti svincolati da quelli calcistici”.

Sull’asseto societario

“Stiamo per introdurre nel CdA del Catania due nuovi membri, deve sempre esserci un clima sfidante all’interno del club, per costruire insieme una società importante per il futuro. Saranno due dirigenti con cui potremo crescere, che non abbassano la testa ma possono dire la loro per permetterci di alzare l’asticella.

Perth Glory e il futuro di Grella e Bresciano?“Al Catania non cambierà niente.

Bresciano ha avuto un ruolo importante nella trattativa per l’acquisizione del Perth Glory e sarà nel CdA. Anche Grella farà parte del CdA, ma ha il suo lavoro proseguirà normalmente. Questo club ha una sua struttura funzionale, è una realtà separata dalle altre e con un suo budget da spendere”.

L’ ingresso nel Racing City Group?

“Gli investimenti effettuati in Medio Oriente sono importanti, continuiamo a valutare sinergie con potenziali club mediorientali ma ci tengo a sottolineare che si tratta di situazioni separate, il Catania rimane un investimento prioritario e differente. Il Catania non ha bisogno di investimenti, in tutta onestà, provenienti dal Medio Oriente. Tuttavia potremmo essere contenti di effettuare investimenti in concerto con player mediorientali in altri settoriQuesta sinergia potrebbe anche aiutarci nel mondo del calcio ma non in termini stretti con il Catania. Magari potremmo aiutare dei calciatori a sperimentare uno stile di vita diverso nei paesi arabi, però questi sono discorsi prematuri. Il tempo ci dirà come andrà questa sinergia. Per quanto riguarda Catania ci sono soltanto aspetti positivi accrescendo attività nel mondo del business come il turismo, import/export di prodotti locali, facendo conoscere Catania e la Sicilia da quelle parti. Come gruppo non disdegniamo anche l’opportunità in futuro di poter effettuare investimenti in altri Paesi che non siano quelli arabi”.

Ipotesi amichevoli con squadre estere?

Sarebbe molto interessante far disputare delle amichevoli con il Perth Glory e potenziali club del Medio Oriente, l’importante è che tutto questo non abbia interferenza alcuna con la programmazione relativa alla prossima stagione, che sarà molto importante. Tutto questo verrà deciso dal vice presidente Vincenzo Grella. 

La stagione in corso

“Ogni giorno ci svegliamo con l’idea di portare a casa risultati importanti e che il Catania vinca. Sono contento dei progressi fatti, di ciò che abbiamo cambiato a gennaio per porre le basi per il futuro della squadra.  Quel che abbiamo fatto quest’anno è solo il primo passo di un progetto a lungo raggio. Stiamo investendo sulla prima squadra, sul calcio femminile, sulle giovanili, eccetera. Ricordiamoci che siamo una società nuova, nata venti mesi fa. Siamo un club giovane e non puoi aspettarti di essere già di successo. In qualsiasi attività non puoi arrivare al successo nell’immediato, in genere ci vogliono fino a cinque anni di attesa. Guardiamo al lungo termine piuttosto che nel breve. Il Campionato di Serie C è molto duro, abbiamo capito che era necessario modificare qualcosa in squadra”.

Su Castellini e i giovani

“E’ bello vedere un giovane emergere in prima squadra. Questo è anche uno dei motivi per cui come club dobbiamo rivolgere lo sguardo verso le squadre giovanili per coltivare i nostri giovani talenti. Sono molto contento dei progressi evidenziati da Castellini, spero che continui su questa squadra, vorrei vederlo fiorire ancora di più. Non vedo l’ora. Noi vogliamo tenere lui ed inserire altri giocatori come Castellini proseguendo su questa falsa riga. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo introdotto molto più talento ed esperienza in squadra. Serve pazienza perché io ho investito sia per il presente che per il futuro. I risultati quest’anno non sono sempre stati esaltanti, se guardiamo  al risultato di mercoledì siamo comunque ottimisti.

Dobbiamo continuare a crescere e migliorare, lo faremo con uno zoccolo duro forte”.

Sulla Squadra

“Mercoledì’, prima della partita, ho parlato subito con i giocatori nello spogliatoio ricordandogli che ognuno di loro è stato scelto in base al proprio talento, alla propria abilità e posizione in campo. Ho consigliato loro di mettere da parte lo stress e giocare mettendo a frutto le loro qualità ed il talento. Io non sono un presidente che grida, batte i pugni sul muro. A me piace identificare eventuali problemi psicologici di chi lavora intorno a me e capire come posso aiutare le persone. Spesso nella vita e nel calcio non è un problema di abilità, ma di mentalità. Uno dei miei obiettivi principali è rendere positive e ottimiste le persone che lavorano accanto a me, inclusi i calciatori del Catania”.

Presidente tifoso

Come tifoso del Catania prima ancora che da presidente non ho saltato nessuna gara del Catania. Quando possibile l’ho seguito anche dall’aereo. E’ sempre bello vedere giocare il Catania a prescindere dai risultati, anche se ovviamente sono contento se la squadra vince. Ormai il Catania è nel mio cuore, è come il mio pane quotidiano. Amo lo sport e partite come quella col Rimini le vivo stressato e nervoso come qualsiasi altro tifoso. Pensate che mercoledì, pur essendo stata una serata fredda, la mia schiena era tutta sudata per il nervosismo e la tensione accumulata nel corso della gara. Colgo l’occasione per ringraziare i tifosi del Catania come famiglia Pelligra, sentiamo chiaro e forte il supporto dei tifosi. Grazie mille”.

a Cognita Design production
Torna in alto