“Part-time”… e non solo al Teatro Canovaccio per il Trio Calaciura, Turrisi e Milazzo

Gran successo, al Teatro Canovaccio, per lo spettacolo Part-time per il trio vincente, formato da: Giuseppe Calaciura, Francesco Turrisi  e Plinio Milazzo

“Squadra che vince, non si cambia” e questo lo hanno compreso anche loro, visto che sono andati in scena ancora una volta tutti insieme, dopo il precedente successo di “Turn Over“. Un trio, oramai collaudato, quello che ha visto Giuseppe Calaciura, Francesco Turrisi  e, Plinio Milazzo esibirsi al teatro del Canovaccio di Catania, durante  l’ultimo fine settimana di gennaio.

La commedia “Part Time”, scritta da Plinio Milazzo che oramai, pare, abbia preso gusto a vestire i panni d’ autore oltre  a quelli d’attore,  fotografa con “ amara” ironia e scanzonato realismo, la situazione di molti aspiranti artisti dei nostri giorni .

“Part Time” racconta la storia di tre amici ossia: Federico (Francesco Turrisi ),  venditore porta a porta di elettrodomestici  e cabarettista  di “nicchia”, Alessio (Plinio Milazzo) operatore “straniero” di call center e “ badante”, aspirante attore e Massimo (Giuseppe Calaciura) bidello Latin lover rockettaro, obbligati dalla dura quotidianità a dover sbarcare il lunario, in attesa del provino che possa cambiare  la loro vita per sempre.

 I tre amici che si ritrovano a condividere lo stesso appartamento oltre che gli stessi sogni di gloria, saranno  spesso, al centro di imbarazzanti e improbabili avventure  lavorative , il tutto per riuscire a racimolare i soldi per pagare affitto e bollette. Ahimè, rimanere fedeli ai propri sogni è sicuramente impresa assai ardua quando ci si scontra con il duro realismo di tutti i giorni, in un paese che ha dimezzato i fondi destinati alla cultura e in cui il lavoro più che un diritto per tutti, sembra essere un privilegio per pochi, i tre amici  non si scoraggeranno e nonostante tutte le difficoltà, con la loro caparbietà e la filosofia del buonumore, sapranno  ritrovare gli stimoli giusti per continuare a credere nei loro sogni e nell’arte.

Durante lo spettacolo si ride spesso e, lo si fa di gusto, sia per  l’abilità degli attori in scena di caratterizzare il proprio personaggio,  sia per le battute a ripetizione e infine per la loro speciale mimica facciale  che tutti e tre possiedono come  talento naturale .

In scena, la complicità  è evidente, non manca l’improvvisazione  che  risulta comunque fluida e funzionale a provocare la risata, a ulteriore  conferma del fatto che i tre attori, sul palcoscenico, riescano a trovarsi anche ad occhi chiusi.

La squadra vincente, non risulta completa se non si fanno i nomi di Ester Anzalone, voce e “ mano” fuori campo, (il virgolettato ha una ragione d’essere ) e Gabriella Caltabiano, direttore di scena.

Per adesso,  purtroppo, non sono previste altre repliche, nonostante il successo di pubblico, tuttavia qualcosa  ci dice che in futuro, colpiranno ancora e che li rivedremo presto sulle scene, poiché come affermano loro stessi: “Meglio averci in teatro che “peri peri” … 

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