Oggi moriva Mata Hari, l’affascinante e misteriosa spia segreta olandese

Processata e riconosciuta colpevole di doppiogiochismo  la bella danzatrice è stata fucilata alle quattro del mattino nei pressi di Parigi il giorno 15 ottobre 1917

Oggi moriva Mata Hari, pseudonimo di Margaretha Geertruida Zelle, danzatrice e agente segreto olandese, condannata alla pena capitale per la sua attività di spionaggio durante la prima guerra mondiale.

Processata e riconosciuta colpevole di doppiogiochismo per aver lavorato al servizio della Germania durante la prima guerra mondiale, è stata fucilata alle quattro del mattino nei pressi di Parigi il giorno 15 ottobre 1917.

Al momento della morte fu comunque eroica, fredda e sprezzante del pericolo. Le cronache infatti riportano che poco prima della fatale esecuzione, rivolgesse baci ai soldati incaricati di spararle contro.

Fragile, ricattabile, affascinante, amante della bella vita, confidente di molti ufficiali, Mata Hari è il personaggio ideale per un doppiogioco fra Francia e Germania, assoldata contemporaneamente dai due servizi segreti.

In quel terribile 1917, che vede l’esercito francese minato dalle diserzioni sullo Chemin des Dames, Mata Hari diventa il “nemico interno” da eliminare. Colpevole o meno di tradimento, il processo serve allo stato maggiore per rinsaldare il fronte interno, cancellando i dubbi sulla credibilità del servizio informazioni di Parigi. E salda i conti aperti dello spionaggio francese fin dal tempo del caso Dreyfus.

Mata Hari, durante le fasi del processo, si proclamò sempre innocente pur ammettendo in tribunale di aver frequentato le alcove di ufficiali di molti paesi stranieri.

Proprio nel 2001, inoltre, il paese natale della leggendaria spia ha chiesto ufficialmente al governo francese la sua riabilitazione, nella convinzione che fu condannata senza prove.

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