Obama sceglie una donna alla guida della Federal Reserve

Il presidente americano ha scelto Janet Yellen come successore di Ben Bernanke. Sarà la prima donna a guidare la banca centrale statunitense

Sarà Janet Yellen il successore di Ben Bernanke alla guida della banca centrale americana. La scelta del presidente Barack Obama è caduta dunque sulla prima donna della storia della Fed alla guida della banca centrale americana. Yellen, attualmente vicepresidente della Federal Reserve, è considerata una democratica obamiana e sostenitrice della politica economica parsimoniosa di Bernanke. Quindi Obama si affida ad una donna – e non all’ex segretario al Tesoro Larry Summers come volevano i mercati – per ridurre la liquidità che Bernanke ha iniettato all’economia americana: la neo presidente dovrà innanzitutto ricapitolare gli 85 miliardi di dollari al mese che gli Stati Uniti spendono in bond del tesoro e in titoli americani.

Nata a Brooklyn 67 anni fa, negli anni ottanta Janet Yellen ha insegnato economia all’Università di Harvard e alla London School of Economics; nel 1997 è stata la consigliera economica di Bill Clinton alla Casa Bianca; nel 2004 è entrata nel board della Fed mentre ricopriva l’incarico di presidente e Ceo della Federal Reserve di San Francisco; nel 2010 viene nominata vicepresidente della Fed. La Yellen è sposata con George Akerlof, premio Nobel per l’economia del 2001 assieme a Michael Spence e Joseph Stiglitz.

La nota a margina che sia donna non è da prendere tanto alla leggera. Come scrive CentralBankNews, oggi solo 14 donne figurano tra i 180 presidenti delle banche centrali nel mondo. E gli Stati Uniti sono stati preceduti da Argentina, Russia e diversi stati dell’Africa e dell’America Latina. Eppure le premesse erano davvero ottime: nel 1978 Jimmy Carter scelse come governatore del Fomc, il ristretto braccio operativo della Fed, Nancy Teeters. Dal ’78 ad oggi una dozzina di poltrone è andata alle quote rosa con otto governatrici della Fed e cinque presidenti delle banche della riserva federale regionale su dodici esistenti. Oggi, oltre alla Yellen, all’interno della Fed c’è solo Esther George, presidente della Banca di Kansas City.

Nella liberalissima America solo nel 1981 alla Corte suprema fu nominata Sandra O’Connor come unica donna in mezzo a nove giudici maschi nella più alta corte americana. La Corte Suprema oggi ha tre donne giudice: Ruth Bader Ginsburg, Sonia Sotomayor e Elena Kagan. Sotomayor e Kagan sono state nominate nel 2009 e nel 2010 dal presidente Obama che non ha fatto mistero di voler scegliere le donne per alti incarichi amministrativi.

Considerata una “colomba” perché più interessata alla disoccupazione che all’inflazione, Janet Yellen ha ricevuto il sostegno ufficiale di Joseph Stiglitz e di altri 240 economisti che con una lettera aperta a Obama hanno chiesto espressamente la sua nomina. Yellen non è però amata dai mercati che preferivano l’ex segretario al Tesoro Larry Summers ritiratosi a metà settembre per i forti dissidi con i democratici causati dai legami che aveva con Wall Street. D’altra parte anche il neo presidente ha grossi scheletri nell’armadio: all’epoca del disastro dei prestiti subprime, quando era a capo della Fed di San Francisco, non ha saputo lanciare l’allarme per tempo sulla bolla immobiliare nella regione che comprende California, Nevada e Arizona. Gli stati al centro della crisi globale del 2008.

La nomina di Yellen dovrà essere ratificata dal Senato a maggioranza democratica, proprio nel momento in cui alla Camera – a maggioranza repubblicana – è in corso il braccio di ferro con i democratici per il blocco al bilancio che ha portato lo shutdown e il paventato default se il tetto del debito non sarà aumentato entro il 17 ottobre.

*Vita e carriera di Janet Yellen (New York Times) *Cosa fa e cosa può fare la Fed (New York Times) *Uno studio su quanto è raro avere una donna alla guida di una banca centrale (New York Times)

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