Il duo formato dal sassofonista Antonio Raia e dal compositore elettroacustico Renato Fiorito, dopo il recente live performativo in compagnia degli artisti dell’immagine Cyop&Kaf, torna ad esibirsi a Napoli ma questa volta nella prestigiosa cappella, a pianta ottagonale, del Pio Monte della Misericordia di Napoli.
La performance, ideata per dare una rappresentazione sonora delle Sette Opere di Misericordia, verrà eseguita in esclusiva in questa occasione, esaltando particolarmente la capacità del suono di narrare e muoversi all’interno dello spazio che ospita l’evento e accentuandone così il carattere site specific, nel tentativo di tradurre in musica quelle porzioni di vita quotidiane che quasi inconsapevolmente diventano ambasciatrici del sacro.
L’umano agire, nelle sue mancanze e redenzioni, irrompe con forza diventando un tentativo di vedere ciò che sta dentro e oltre le cose.
L’evento è curato da Maurizio Burale ed è coordinato da Luisa Terminiello che dichiara:
«Qui, in questo tempo, non siamo divisi in chirurghi e malati, chi incide e sutura è lo stesso che sanguina. Esposti dalla parte solare del dubbio, la luce è nera, il bianco è il sollievo dei ciechi:
in riconoscenza della bellezza e dello strazio da cui siamo generati, in potenza per volontà, in tenerezza per misura, non siamo qui per possedere né per creare, siamo qui per essere operati dal nostro fare, poiché solo nel fare abbiamo trovato la cura»