Musica e lavoro, terapia contro lo stress?

Due tesi contrapposte sull’opportunità di ascoltare musica durante le ore di ufficio.

Studi condotti da differenti Università sull’opportunità, o meno, di ascoltare musica durante l’attività lavorativa, hanno riportato risultati parecchio contrastanti.

C’è chi ritiene che aumenti la perdita di concentrazione, provocando indiscutibili effetti negativi sullo stato di concentrazione (Università del Galles); c’è chi, al contrario, sostiene che ascoltare musica, soprattutto di un certo tipo, aumenti la concentrazione e diminuisca lo stress, facendo aumentare, in modo esponenziale, la produttività (Università di Sheffield).

Già, negli anni ’40, la compagnia radiofonica americana Mood aveva creato una serie di ‘canzoni da ufficio’, le ‘stimulus progression, atte a caricare gli impiegati.

È degli anni ’90 la diffusione della teoria denominata ‘effetto Mozart’, secondo la quale ascoltare la musica di Mozart potrebbe indurre a un miglioramento, nel breve termine, delle prestazioni legate a particolari attività mentali conosciute come ‘ragionamenti spazio-temporali’ (consigliata anche alle donne in stato di gravidanza).

Ascoltare musica in molti casi può essere una valvola di sfogo contro lo stress, per allontanare distrazioni e suoni intorno a noi, aiuta a rilassare la mente ed a sintonizzarsi sul proprio obiettivo.

Ma mi raccomando: mai dimenticare il rispetto per coloro che lavorano nel nostro stesso ufficio! Magari ciò che a noi fa rilassare, aiutandoci a rendere meglio, può loro provocare forte disturbo. Quindi… tolleranza e rispetto innanzitutto. Munitevi, in caso, di cuffie. Il datore di lavoro ne sarà felice: produrrete tutti e di più!!!

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