R.I.P. Morto Antonio Manganelli, capo della Polizia

Il numero uno della Polizia, Antonio Manganelli, ricoverato, a Roma, per un emorragia celebrale, dal 24 febbraio, è deceduto oggi  in seguito a un’infezione respiratoria. Aveva 62 anni.

E’ morto oggi all’ospedale San Giovanni di Roma dove era ricoverato nel reparto di Rianimazione dallo scorso 24 febbraio, dopo essere stato colpito da un’emorragia cerebrale. Le sue condizioni ieri si erano aggravate.
Si aprirà domani alle 15 a Roma, all’Istituto superiore di Polizia in Via Pier della Francesca, la camera ardente Manganelli.
L’incarico di capo della polizia, ha reso noto il ministero dell’Interno, è stato affidato al suo vicario Alessandro Marangoni.  In una nota diffusa dal Viminale: “Ricoverato d’urgenza il 24 febbraio aveva subito un delicato intervento per l’asportazione di un edema cerebrale e da allora non aveva più lasciato il reparto di rianimazione. Manganelli aveva combattuto con forza anche contro un tumore che lo aveva colpito due anni fa e che aveva curato ricorrendo a terapie negli Stati Uniti, senza però interrompere le attività istituzionali”.

 

Cordoglio dal mondo delle  istituzioni

Giorgio Napolitano, a quanto si è appreso, si è messo in contatto con il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, chiedendole di “rappresentare prontamente alla famiglia del prefetto i suoi sentimenti di solidarietà e all’intera amministrazione della pubblica Sicurezza il suo partecipe cordoglio”.

Presidente del Consiglio Mario Monti, appresa la scomparsa del Capo della Polizia Antonio Manganelli, ha inviato alla famiglia un commosso messaggio di condoglianze per esprimere la vicinanza sua e del governo. Nonostante la lunga malattia, il Prefetto Manganelli è sempre stato un esempio di servitore dello Stato, una guida autorevole e aperta al dialogo, anche nelle situazioni più difficili. E’ con dolore e riconoscenza che il presidente ha ricordato la sua figura.

Antonio Manganelli ”è stato prima un valente investigatore, poi un lungimirante, appassionato, generoso ed efficiente capo della Polizia. Queste sue doti hanno fatto di lui un leader ed è per questo che oggi dai suoi piu’ stretti collaboratori fino all’ultimo agente tutti lo piangano con immenso dolore. Era un numero uno”. E’ quanto sottolinea il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri.

”Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Antonio Manganelli”. E’ quanto afferma Massimo D’Alema, già presidente del Copasir. ”Ho potuto apprezzare nel corso di molti anni -aggiunge D’Alema- la passione e l’intelligenza del suo lavoro e la sua assoluta dedizione di servitore dello Stato”.

 

Chi era Antonio Manganelli

Manganelli, nato ad Avellino l’8 dicembre 1950, ha percorso le tappe più importanti della sua carriera nella polizia di Stato fianco a fianco all’ex capo del corpo Gianni De Gennaro, di cui è diventato vicario dal 3 dicembre 2001 e del quale ha preso poi il posto al vertice della polizia il 25 giugno 2007. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Napoli, si è specializzato in Criminologia clinica nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena. Dagli anni ’70 ha operato nel campo delle investigazioni, acquisendo particolare esperienza e preparazione tecnica nel settore dei sequestri di persona a scopo di estorsione prima e in quello antimafia poi.

Ha lavorato al fianco dei più valorosi magistrati e di organi giudiziari investigativi europei ed extraeuropei, dei quali è diventato negli anni un punto di riferimento, legando il suo nome anche alla cattura di alcuni dei latitanti di maggior spicco delle organizzazioni mafiose. Ancora giovane, insieme a Gianni De Gennaro, è diventato uno degli investigatori più fidati di Giovanni Falcone in Sicilia. Negli anni della cattura del boss Tommaso Buscetta in Brasile e delle grandi inchieste di mafia che porteranno poi al maxi processo contro i boss di Cosa Nostra.

Manganelli ha diretto il Servizio centrale di Protezione dei collaboratori di giustizia, poi lo Sco (il Servizio centrale operativo) ed è stato questore di Palermo (dal 1997) e di Napoli (dal 1999). Nel 2000 è stato nominato dal Consiglio dei Ministri prefetto di Prima classe, con l’incarico di direttore centrale della Polizia Criminale e vice direttore generale della Pubblica Sicurezza. Dal 3 dicembre 2001 Manganelli è stato vice direttore generale della Pubblica sicurezza con funzioni vicarie. Il Consiglio dei Ministri (governo Prodi, Amato ministro dell’Interno) lo ha nominato capo della Polizia il 25 giugno 2007.

 

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