Morto a Roma il “geniaccio della musica”: Riz Ortolani

ROMA – Morto a seguito di intervento Riziero Ortolani, il grande mago della musica classica, jazz, compositore di colonne sonore di grandi film. Pluripremiato, aveva costituito una fondazione per promuovere la musica.

È morto a Roma all’età di 87 anni Riziero Ortolani, conosciuto come Riz, grande firma della musica da film, che nella sua lunga carriera ha lavorato con tutti i maggiori registi italiani, da Vittorio De Sica a Dino Risi, Damiano Damiani, Pupi Avati, Franco Zeffirelli. Tra le oltre trecento partiture, anche temi diventati un cult, come Il sorpasso, ma anche sceneggiati tv tra i più popolari del passato.

Una carriera, la sua, che va dal cinema al teatro alla televisione, dalle composizioni classiche al podio per la direzione di concerti sinfonici e musiche per il cinema. Gli appassionati ricordano ancora la sua prima tournée in Giappone, nel 1982:  quindici concerti nei maggiori teatri, alla direzione della prestigiosa Orchestra Sinfonica di Vienna. Alcune sue composizioni sono state utilizzate da Quentin Tarantino nei film Kill Bill vol. 1 del 2003 e Kill Bill vol. 2, l’anno seguente e anche nel più recente Django Unchained.

Nato a Pesaro il 25 marzo del 1926, ultimo di sei fratelli e figlio di un appassionato di lirica, iniziò presto a studiare la musica: a soli quattro anni il padre lo iniziò allo studio del violino, ma dopo quattro anni un incidente d’auto gli procurò una grave lesione al gomito sinistro e Riz fu costretto a cambiare indirizzo di studi. A dodici anni il padre lo iscrisse al prestigioso Conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro (dove già il fratello maggiore e una sorella studiavano violino) e lì il giovanissimo Riz studiò composizione e flauto. Diplomatosi all’età diciannovenne, entrò nell’Orchestra stabile di Pesaro come primo flauto. A ventidue anni si trasferì a Roma, per fare il pianista in una sala da ballo, poi entrò alla Rai, come arrangiatore delle orchestre radiofoniche. Non aveva ancora trent’anni quando mise in piedi la sua prima jazz band e nel 1954 firmò la sua prima trasmissione, come direttore d’orchestra, per il programma radiofonico “Occhio magico”. Ma l’Italia cominciò ad andargli stretta: fra la metà degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, Ortolani visse prevalentemente all’estero. Lavorò come direttore d’orchestra in locali da ballo celebri, come il Ciro’s di Hollywood. Collaborò con grandi società di produzione di Hollywood, dalla MGM alla United Artists, dalla Paramount alla Columbia Picture sino alla Embassy Picture. Proprio la United Artists gli chiese di trasferirsi in pianta stabile a Los Angeles, ma lui preferì non lasciare definitivamente l’Italia e il suo cinema. Tra gli altri film made in Usa: MayaLa Rolls Royce giallaAnzio con Robert MithumThe Seventh DawnHunting PartyValachi PapersThe Glory Gays

 

 

A Città del Messico sposò Katyna Ranieri, cantante e attrice italiana separata da un ufficiale dell’aviazione dal quale aveva avuto un figlio, Enrico e da questa unione nacque Rizia.

Rientrato in Italia nel 1961, insieme al compositore napoletano scrisse la colonna sonora di Mondo cane, il film di Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara e Franco Prosperi: la canzone dei titoli di testa, More (testo di Norman Newell), vince un Grammy Award e conquista una nomination all’Oscar come brano originale. More si trasforma in un enorme successo internazionale e nel giro di pochi anni viene incisa in più di trecento versioni. Sarà Katyna Ranieri a eseguire il brano alla Notte degli Oscar del 1964, ancora oggi unica cantante italiana scritturata per esibirsi durante la cerimonia di consegna delle statuette.

Ma il nome di Riz Ortolani resta legato anche all’orchestra di musica leggera da lui fondata e che porta il suo nome e con la quale ha girato il mondo. Ma buona parte della sua fama si deve alle tantissime (oltre duecento) colonne sonore realizzate per film italiani e internazionali.Fra i più noti Il sorpasso (1962), Danza macabra (1964), Africa addio(1966), I giorni dell’ira (1967), Cannibal Holocaust (1980). Fra i suoi lavori più recenti, le musiche per la fiction Un matrimonio, di Pupi Avati, in onda fino a pochi giorni fa su RaiUno. Ma oltre al contributo artistico dato al cinema, va ricordato anche quello che Ortolani diede alle grandi produzioni televisive internazionali, come la prima stagione di La piovraCristoforo Colombo di Lattuada, La primavera di Michelangelo di Jerry London e, ancora più indietro nel tempo, gli sceneggiati più popolari come La cittadellaLa freccia neraDavid CopperfieldE le stelle stanno a guardare.

Pupi Avati, con il quale dal 1980 ha fatto 25 film, praticamente l’intera produzione del regista emiliano, oggi lo piange: ‘Una vita insieme. Con lui ho imparato quanto è bello seguire un brano classico con la partitura in mano’.
Per lui anche tanti premi e riconoscimenti: 2 Golden Globe, 2 nomination agli Oscar, un Grammy Award e ben cinque David di Donatello. Qualche mese fa, in ottobre, ha ricevuto il Lifetime Achievement Award al festival mondiale della colonna sonora di Ghent: ‘Una serata bellissima – aveva commentato con l’ANSAl’orchestra sinfonica di Bruxelles ha eseguito benissimo le mie musiche’.

Attento ai giovani, insieme con l’amatissima moglie Katyna – con la quale ha vissuto un sodalizio di vita e di lavoro così solido da essere diventato proverbiale (avrebbero festeggiato fra pochi giorni i 50 anni di matrimonio) – aveva dato vita nel 2007 a Pesaro alla Fondazione Riz Ortolani, per promuovere la musica attraverso borse di studio, seminari, dibattiti, concerti e mostre.

Ci ha lasciati un grande compositore, ma soprattutto un grande e stimato uomo.

Addio Riz!

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