Morti in culla: adesso si possono evitare

Le morti in culla sono causate da problemi ad alcuni neurotrasmettitori e da incuria dei genitori, ma si possono evitare

È l’incubo di tutti i neo genitori, la morte in culla dei neonati  (SIDS – Sudden Infant Death Syndrome). Un gruppo di ricercatori statunitensi ha scoperto che la causa della sindrome della morte improvvisa infantile potrebbe essere un problema ad alcuni neurotrasmettitori, che impediscono al bambino di svegliarsi in situazioni pericolose, come quando stanno assumendo troppo poco ossigeno. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista ‘Pediatrics’, che sottolinea come sia fondamentale seguire le regole per la messa a letto per evitare situazioni pericolose.

Da tempo gli esperti cercano di capire le ragioni di questa morte che colpisce bambini piccolissimi nel sonno. I ricercatori del Boston Children’s Hospital hanno analizzato campioni del cervello di 71 bambini morti per presunta Sids tra il 1995 e il 2008, sia messi a dormire in condizioni considerate poco sicure, ad esempio a faccia in giù, sia addormentati in posizioni sicure. In tutti i casi sono state trovate alterazioni nei livelli di alcuni neurotrasmettitori, dalla serotonina ai cosiddetti recettori Gaba.‘Queste sostanze controllano respirazione, ritmo cardiaco, pressione e temperatura – spiegano gli autori – e in questo caso impediscono ai bambini di svegliarsi se respirano troppa anidride carbonica o il corpo diventa troppo caldo. Le regole per una corretta messa a letto restano quindi fondamentali, per evitare di mettere i bimbi in situazioni a rischio asfissia da cui non sono in grado di difendersi’.

Secondo una ricerca di qualche mese fa della London School of Hygiene and Tropical Medicine pubblicata sul ‘British Medical Journal’, il rischio di “morte nella culla” si quintuplica se il bebè dorme nel letto dei genitori. Lo studio è stato effettuato su un campione di 1.472 casi di SIDS e 4.679 bimbi del gruppo di controllo ed è la più ampia ricerca mai effettuata a livello individuale sul problema.

Il maggior numero di casi di SIDS si registra fra i 2 e 4 mesi, soprattutto nel periodo invernale. È più rara dopo i 6 mesi, eccezionale nel primo mese. I pediatri consigliano, comunque, di seguire alcune regole per mettere a letto i bambini, soprattutto quelli che hanno meno di 3-4 mesi. 

I principali consigli per la messa a letto, che hanno fatto diminuire drasticamente il numero di casi, sono nanna sicura nella posizione più idonea, che è quella sulla schiena, su materasso rigido, senza cuscino, mai nel letto dei genitori.

Inoltre non tenere il bambino in ambienti dove si fuma, non coprirlo troppo e mantenere la temperatura ambientale a 18-20 gradi. Anche l’impiego del ciuccio nel sonno dopo il primo mese di vita, infine, può ridurre il rischio SIDS.
Attenzione, quindi: bastano pochi accorgimenti per vivere sereni ed assicurare sonni tranquilli ai nostri piccolini.

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