McCoy Tyner «risorge» attraverso il pianismo di Antonio Faraò

In Francia, a Strasburgo, il progetto McCoy Tyner Legends al festival Jazzdor (Strasbourg’s Festival).

La quarantennale carriera del pianista jazz e compositore Antonio Faraò, stella luminosa del panorama jazzistico internazionale, si è impreziosita di un altro prestigiosissimo «trofeo artistico»: il progetto McCoy Tyner Legends che, da unico musicista europeo, l’ha visto protagonista in un quintetto stellare composto da jazzisti statunitensi di blasone mondiale come Chico Freeman al sax tenore, Steve Turre al trombone, Avery Sharpe al contrabbasso e Ronnie Burrage alla batteria.

Tutti insieme per rendere omaggio a uno fra i più grandi pianisti jazz di sempre scomparso a marzo 2020: McCoy Tyner. Antonio Faraò, nel 2017, condivise il palco proprio con l’immenso pianista di Filadelfia insieme a Craig Taborn al pianoforte, Gerald Cannon al contrabbasso e Francisco Mela alla batteria. Ed ecco che dopo sei anni, al Festival Jazzdor (Strasbourg’s Festival) di Strasburgo, Faraò è stato coinvolto in questo eccezionale tributo in cui Avery Sharpe è alla testa della formazione, avendo collaborato con McCoy Tyner per più di vent’anni.

In foto Antonio Faraò (PH Roberto Cifarelli)

Un omaggio, questo, comprendente svariati brani originali figli dell’illuminante e inesauribile creatività compositiva del leggendario jazzista americano. Antonio Faraò, pianista dallo stile immediatamente riconoscibile, dal tocco percussivo, improntato su un largo utilizzo di vulcanici quartali, vertiginosi cromatismi e frequenti incursioni nell’Out Playing, ha subìto parecchio l’influenza di McCoy Tyner che, nel corso della sua formazione, lo ha profondamente ispirato.

Dunque, un’altra pietra miliare da incastonare nella strepitosa carriera di Antonio Faraò, sensazionale musicista che, soprattutto fuori dai confini nazionali, viene puntualmente e più che giustamente osannato da pubblico e critica come una vera e propria jazzstar. A differenza dell’Italia che, non sempre, colpevolmente, gli riconosce il suo enorme talento.

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