A Mascalucia l’incontro “Contro lo spreco alimentare”

Sabato 21 ottobre a Mascalucia (Via Tremestieri, 2) si è svolto l’incontro “Contro lo spreco alimentare. Proposte e buone pratiche”, organizzato dalle Acli di Catania e dal Circolo Acli San Vito di Mascalucia

TAV

Un momento di riflessione su un fenomeno fortemente radicato nel nostro territorio, quale quello dello spreco alimentare, ma anche un momento di “azione”. Tante proposte, tante idee da realizzare in un progetto comune, di collaborazione tra le varie realtà locali, all’interno del quale ad avere importanza non è solo il singolo individuo: solo facendo rete potrà essere possibile cambiare la situazione odierna. Un evento molto partecipato con varie testimonianze e racconti di chi, giorno per giorno, si occupa di attività di volontariato nel territorio.

Il Presidente provinciale delle Acli di Catania Agata Aiello nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della lotta allo spreco che passa prima di tutto da una nuova consapevolezza e presa di coscienza e da un più sostenibile stile di vita che richiedono conoscenza ed informazione: “Lo spreco alimentare è un inaccettabile paradosso del nostro tempo, è un fenomeno insostenibile che rappresenta una delle più gravi contraddizioni sociali, economiche e ambientali della nostra epoca. Davanti ad un aumento della povertà, lo spreco non è più tollerabile e il dono del cibo deve diventare un moltiplicatore di solidarietà. In Italia, ogni anno, lo spreco alimentare vale circa 3.5 miliardi di euro. Una cifra significativa che rappresenta solo 1/5 dello spreco totale del cibo poiché sommandola allo spreco alimentare domestico si raggiunge la cifra di 15,5 miliardi di euro letteralmente “buttati” ogni anno. Modificare le abitudini e i propri stili di vita è fondamentale per dare vita ad una nuova economia – conclude Aiello –  e il primo passo verso il cambiamento avviene dal momento dell’acquisto al momento del consumo in modo responsabile”.

Ignazio Maugeri, Presidente del Circolo Acli San Vito di Mascalucia, ha descritto quanto sia importante donare nella realtà attuale, in cui tante famiglie si trovano sotto la soglia della povertà assoluta: “Nel nostro piccolo, come circolo Acli, grazie al progetto Acli Nazionale #effettomoltiplicatore, abbiamo donato un frigorifero alla Caritas ed avviato una collaborazione con la Coop che ridistribuisce le eccedenze alimentari a breve scadenza e le consegna alla Caritas di Mascalucia. La conservazione dei cibi, donati dai privati e dalle attività commerciali, può apparire banale, ma non è così”.

“Occorre fare rete e concordare progetti comuni – afferma Santino Scirè, Responsabile al Lavoro Presidenza Acli Nazionale – al fine di incrociare il mondo del profit al mondo del non profit. Oggi ho avuto l’onore di partecipare ad un tavolo di relatori competenti, provenienti da diversi mondi, da quello universitario a quello del volontariato. Solo così, collaborando, potrà essere possibile garantire un sostegno alla Caritas e a tutte quelle realtà che operano nel territorio avendo come unico fine la riduzione dello spreco alimentare”.

Salvatore Pappalardo, Responsabile mense e donazioni Caritas Catania, dopo aver dato una testimonianza di come sia difficile per la Caritas diocesana operare a causa di difficoltà burocratiche e giuridiche, ha sottolineato l’importanza delle donazioni da parte delle famiglie: “La maggior parte degli sprechi avviene a tavola, tra le quattro mura domestiche. Occorrerebbe realizzare una normativa che renda più agevole la donazione di cibo, da parte delle attività commerciali, destinato ad essere buttato. I panifici del territorio che donano il pane alla Caritas devono emettere uno scontrino fiscale e tutto ciò non fa altro che complicare la donazione”.

Marco Romano, Docente di imprenditorialità e business planning dell’Università di Catania, ha sottolineato l’importanza dell’imprenditorialità, di un progetto imprenditoriale: “E’ importante fare del bene, ma è importante anche come si fa e senza improvvisare. Non si può intraprendere un percorso di solidarietà sociale senza conoscerne i limiti normativi: occorre che ci sia consapevolezza della responsabilità imprenditoriale”.

Giovanni Pagano, Coordinatore delle politiche sociali area sud Italia Coop Alleanza 3.0, ha descritto le attività della Coop, che come impresa leader in Italia nella distribuzione, cerca di conoscere e minimizzare gli sprechi  di cibo. In qualità di cooperativa di consumo ha un ruolo più diretto con le persone che non sono semplici consumatori, ma soci.

Antonio Russo, Responsabile al welfare e alle politiche sociali – Presidenza Nazionale Acli, ha descritto la situazione attuale come drammatica: “Nella letteratura sociale di oggi ci sono termini del dopoguerra, come povertà educativa e povertà alimentare, che credevamo e speravamo potessero sparire del tutto”.

Confermando l’importanza dell’introduzione del reddito di inclusione ha poi presentato il Progetto delle Acli Nazionali “R.e.b.u.s.” (Recupero Eccedenze Beni Utilizzabili Solidalmente), attivo in ben 15 province d’Italia, al fine di costruire una rete di soggetti che possano, insieme, collaborare organizzando il recupero di beni invenduti o inutilizzati, come cibo, farmaci, abbigliamento o libri, che hanno ancora elevato potere di utilizzo ma non più valore commerciale e, tramite donazione, destinarli ad enti di assistenza e beneficenza.

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