Mario Biondi: “Brasil” Olé! Viaggio nel Mondo senza Tempo

‘Brasil’ omaggia un mondo musicale che da sempre contamina la sua arte. Il 2018 di Mario Biondi sarà all’insegna dei grandi appuntamenti, dal debutto al Festival di Sanremo a quello nei due più importanti palazzetti italiani e non solo,  per un nuovo progetto discografico. 

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Mario Ranno, in arte Mario Biondi, nasce a Catania, in Sicilia, il 28 gennaio del 1971. Cantante e compositore italiano, dal 2003 rappresenta una delle nuove sonorità nazionali legate al mondo del soul e del jazz, ammiccanti al pop d’autore, quello suonato con energia e accuratezza.

Il timbro del crooner Biondi è stato spesso accostato a quello dei grandi della musica soul, come il celebre  Barry White.
Tra i suoi ispiratori ci sono senza dubbio anche Isaac Hayes, Al Jarreau e Lou Rawls. Tantissimi sono gli amici musicisti che con Mario hanno calcato le scene musicali mondiali, come Jean-Paul “Bluey” Maunick degli Incognito, Chaka Khan, Earth, Wind & FireRenato Zero, Pino Daniele e altri. 

Uno nuovo successo di Biondi è uscito in radio, digital download e streaming il 23 febbraio Devotion”, un singolo che porta direttamente nel cuore di “Brasil”, il nuovo progetto discografico che Mario Biondi dedica al mondo culturale brasiliano appassionato da sempre.
Dice l’autore sul perchè del titolo: “Perchè Brasil? … quello è ...effettivamente!”

https://www.youtube.com/watch?v=WeDDzNUIC6Y

Mentre, l’atteso album in uscita, oggi, 9 marzo (prodotto da Sony Music) in Italia e il 23 marzo in altri 10 paesi, tra cui la Germania, la Spagna, il Portogallo, il Brasile, il Regno Unito, la Francia e il Giappone. Prevista l’uscita anche in vinile.

Registrato e prodotto in un anno di lavoro a Rio de Janeiro dal vincitore di un Latin Grammy Mario Caldato (Beastie Boys, Jack Johnson, Seu Jorge, Marisa Monte)  e Kassin (Red Hot+Rio, Caetano Veloso).

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“Brasil” è un vero e proprio viaggio nelle molteplici sfaccettature della musica brasiliana, senza tempo, attraverso inediti e rivisitazioni di classici che Biondi reinterpreta senza dimenticare la sua anima soul e funk utilizzando agilmente ben quattro lingue: portoghese, inglese, francese e italiano.

Come ha affermato al quotidiano La Sicilia: “Lo studio di registrazione a Rio era un vero e proprio porto di mare con professionisti in arrivo da tutto il mondo, che entravano per cominciare subito a fare festa. All’inizio la cosa mi infastidiva, perché in studio sono concentrato e meticoloso, poi ho scoperto che si trattava di persone interessanti e con alcuni ho creato legami che un giorno, chissà, potrebbero trasformarsi in collaborazioni”. 

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Tra i tredici pezzi che compongono questo album troviamo, oltre al brano portato al Festival di Sanremo Rivederti” (con Ana Carolina e Daniel Jobim in bonus track), altri due brani con autori brasiliani Rogê e Gabriel Moura e con i suoi ormai affezionati Jeff Cascaro e Robin Goldsby (“Take me to the stars” e “On the moon”), e un adattamento di Biondi in italiano nella splendida “Deixa eu dizer” di Ivan Lins e con il featuring del grande artista brasiliano e la cantante Claudya. Seguono la rivisitazione di “Felicidade” del cantautore brasiliano contemporaneo Seu Jorge, ma anche di grandi classici quali “Flor de lis” di Djavan trasformata in “Upside down”, “Eu sei que vou te amar” di Tom Jobim e Vinícius de Moraes che qui diventa “It’s you I will always love”, “Jardin d’Hiver” di Henri Salvador, la famosissima “Smooth operator” di Sade feat. Till Brönner, ed infine “Luiza” di Tom Jobim.

L’artista catanese dichiara alla testata giornalistica di approfondimento musicale RocKol: “Sono non dico impaurito, ma emozionato sì. Ci saranno cinque, sei brani del nuovo album e riadatterò il repertorio a un sound più brasiliano. Stiamo cercando di fare un palco pieno di strumenti vintage”.
In estate sono previste alcune date all’estero, in ottobre un tour di cinque show in Inghilterra. “Sento dire che gli italiani non vanno all’estero se non con la lirica e il bel canto. D’accordo, Andrea Bocelli e Il Volo portano a casa risultati eccellenti, ma lasciatemi dire che sono dieci anni che faccio sold out in posti di pregio nel Regno Unito. Di recente hanno cominciato a venire anche gli italiani che vivono all’estero. Prima erano pochi. Si vede che hanno cominciato a credere in me”.

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Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo per la prima volta in gara, il 2018 sarà l’anno di un altro importante debutto, con “Brasil” per la prima volta Mario Biondi porterà il suo live nei palasport con due eventi unici, prodotti e organizzati da F&P Group, il 17 maggio al Pala Lottomatica – Roma e il 20 maggio al Mediolanum Forum di Assago – Milano.

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Il crooner catanese a La Stampa: “Al mio pubblico dei concerti Live dico …da politico …vi garantisco che la musica sarà perfetta“.

Il 5 luglio invece all’Indigo at the O2 di Londra, avrà luogo la prima delle date in UK organizzate da International Music dove Mario Biondi tornerà ad ottobre: il 24 ottobre a Manchester (Band on the wall), il 26 e 27 ottobre a Newcastle (Hoochie Coochie), il 28 ottobre a Glasgow (Oran Mor) e il 29 ottobre a Edimburgo (The Voodoo rooms).

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