Manifestazione “Altri occhi ci guardano”

 Astrobiologia al Museo di Zoologia dell’Università di Catania e Aetnacon 2013

CATANIA – Il 18 e il 19 ottobre scorso, presso il Museo di Zoologia di via Lago di Nicito 38 a Catania, si è svolta la manifestazione “Altri Occhi ci guardano”, Astrobiologia tra scienza e Fantascienza, organizzata dall’associazione culturale Fondazione Sf, dall’Elara Libri e dal corso di laurea in Scienze Biologiche dell’Università di Catania. Durante gli incontri, si sono svolte le attività dell’Aetnacon 2013, convention della fantascienza e del fantastico giunta alla quarta edizione. La tematica di quest’anno, particolarmente interessante, proprio in questo momento scientifico, che ha visto emergere tutta una serie di scoperte legate alla possibilità di vita in altri ambienti del nostro sistema solare e, in generale, in condizioni estreme; ha suscitato un vivo interesse di pubblico, portando, nei due giorni della Convention, circa 250 visitatori.

Da un punto di vista scientifico sono state affrontate varie sfaccettature  dell’Astrobiologia,  giovane disciplina scientifica speculativa che mette assieme diverse scienze come l’ astronomia, la  biologia, la biochimica ecc, e che ha come mission quella di ipotizzare e cercare di spiegare come sia nata la vita nell’Universo e quali sono le condizioni planetarie che la permettono. Di questi argomenti hanno discusso il Dott. Fabio Massimo Viglianisi che ha spiegato le basi teoriche dell’Astrobiologia e ha relazionato sulle ultime ipotesi sull’origine della vita sulla Terra e sulle moderne ipotesi di terraformazione, la Dott.ssa Floriana Campanile che ha spiegato le caratteristiche dei  batteri estremofili, ne ha ipotizzato un ruolo nelle ipotesi di origine della vita e ha aggiornato i convenuti sugli ultimi esperimenti condotti sui batteri nelle missioni spaziali della NASA e dell’ESA, il Prof. Guglielmo Longo che ha discusso sulla mancanza di certezze circa i possibili adattamenti estremi che potrebbero presentare organismi alieni e ha ipotizzato possibili forme di vita animali, vegetali e minerali  aiutandosi con diversi trailer cinematografici di film di fantascienza ed infine il Dott. Giovanni Trincali  che ha collegato gli estremismi biologici e le possibili forme di vita basate sul Silicio ad interessanti digressioni filosofiche sulle origine ed evoluzione della vita e dell’Universo.

La letteratura fantastica e di genere ha avuto momenti di altissimo livello dovuti alle partecipazione in videoconferenza di importantissimi scrittori statunitensi e italiani. Iniziando con Paul di Filippo, tra gli inventori del genere steampunk, una delle menti più argute della fantascienza mondiale, critico, saggista, novellista, recensore per riviste di pregio assoluto come New York Review. Di Filippo, di lontane origini siciliane da parte di madre e napoletane da parte di padre, ha sottolineato come ormai non è tanto “se” esistono altre forme di vita, ma “quando” le incontreremo. Sottolineando anche che la morfologia di queste nuove forme biologiche è sicuramente più ardua da immaginare di qualunque umana capacità di astrazione.

Altro intervento di grande rilievo, quello di David Gerrold, soggettista e sceneggiatore di famose serie televisive come Star Trek, Ai Confini della Realtà e Babylon 5; nonché prolifico autore di numerosi romanzi e racconti, e vincitore di premi prestigiosissimi. Gerrold, ha dato vita a una delle più singolare forme di vita dell’immaginario collettivo di fantascienza: i triboli. Apparsi nella serie televisiva di Star Trek nel lontano 1968, sono una “razza di batuffoli pelosi” che non fanno altro che mangiare e riprodursi, infestando di sé tutti gli ambienti con cui vengono in contatto. Una formazione biologica singolare, ma per nulla impossibile a detta di molti studiosi e biologici americani.

Sabato, è intervenuto dal Nord Carolina, presso l’università di Releigh in cui insegna, John Kessel. Altro importante scrittore statunitense, vincitore di due premi Nebula. Kessel, siciliano da parte di madre, legato molto all’Italia, ha voluto sottolineare come la speculazione biologica su altre forme di vita presenti al di fuori del nostro pianeta è, allo stesso tempo, un esercizio scientifico e filosofico.

Scrittore, saggista, editore, Gianni Montanari, fondatore della prestigiosa rivista Galassia e direttore per cinque anni di Urania della Mondadori, ha voluto raccontare “l’alieno umano”. Invitando i presenti a riflettere su quanto di alieno c’è nell’uomo e di umano nell’alieno. Sintesi perfetta di questo connubio è Superman, alieno, talmente umanizzato, da non rientrare, nell’immaginario collettivo, nella categoria di alieno, ma bensì in quella di umano.

In videoconferenza ha preso parte alla manifestazione anche Donato Altomare, scrittore pugliese, notissimo nei paesi dell’Est Europa, vincitore di due Premi Urania e presidente della World Science Fiction Italia, l’associazione nazionale degli operatori della fantascienza. Altomare ha anche ammesso la sua passione per “l’alieno” come topoi preferito della sua produzione fantascientifica, e si è lasciato andare ad una vera e propria dichiarazione d’amore per la Sicilia, protagonista, tra l’altro di una serie di suoi romanzi a sfondo storico.

Altri interventi di pregio sono stati: Armando Corridore, editore, sulla iconografia aliena nella fantascienza delle origini; Claudio Chillemi, scrittore, sul bestiario della letteratura italiana fantastica tra Trecento e Cinquecento; Enrico Di Stefano, su «Rettili intelligenti» tra Scienza e Fantascienza; Bruno Caporlingua, “l’alieno a fumetti” e Adriano Spadaro dell’associazione Ciack Catania, su “fantamostri di celluloidi”.

A conclusione della manifestazione, il lungo dibattito che ne è seguito, si è concluso con la constatazione che l’unica differenza tra scienza e fantascienza, riguardo l’Astrobiologia, sta nel fatto che la prima deve prima ipotizzare e poi dimostrare, attraverso il metodo sperimentale, l’esistenza di altre forme di vita descrivendo anche la morfologia; la seconda, la fantascienza, deve solo sondare la plausibilità scientifica dell’immaginazione e astrarla nella descrizione delle caratteristiche somatiche e morfologiche. Un connubio, pertanto, compatibile e vincente.

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