Lucarelli; I have a dream, possiamo farlo

In conferenza stampa l’allenatore etneo ha parlato del prossimo impegno in trasferta sei rossazzurri. Il Giugliano è un avversario forte, un ammazza grandi. Il vento sembra cambiato, dobbiamo tenerlo dalla nostra parte per realizzare un sogno che tutti dobbiamo coltivare.Lo possiamo fare senza promettere niente a nessuno, ma possiamo farlo.

Il tecnico del Catania, Cristiano Lucarelli, ha analizzato i temi che caratterizzano la pre-vigilia della sfida di domenica prossima in casa del Giugliano rispondendo alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di presentazione del match. Queste le sue dichiarazioni:

Domenica scorsa nella partita contro la Turris con il 4 -2 -3 -1 ho avuto buone risposte, non solo in termini di risultato ma anche di prestazione e, pertanto, non rivoluzioneremo questo modulo. Abbiamo la consapevolezza di poter passare al 4-3-3 in qualsiasi momento disponendo di un centrocampista di vertice alto che può aggredire il play avversario, nel Giugliano c’è Berardocco, un cliente scomodo, punto di riferimento nello sviluppo offensivo degli avversari che dovremo attenzionare. In questo ruolo al momento Michele Rocca ha le caratteristiche giuste per garantire le due fasi e darci quell’equilibrio che stiamo cercando”.

L’avversario

Il Giuliano è una sorta di ammazzagrandi e dobbiamo avere elasticità mentale e tattica nell’affrontarloÈ una squadra che riesce a fare bene un pò tutto, in salute, in fiducia, con dei giocatori in avanti molto fastidiosi, si vede che c’è l’impronta del nuovo allenatore. I loro punti di forza sono: concetti chiari ed organizzazione, ecco perché i risultati arrivano. Punti deboli non ne ho visti”.

“È una partita da brutti sporchi e cattivi? Dal punto di vista della fame e della cattiveria, dobbiamo essere alla pari loro. Penso che il Catania tecnicamente abbia qualcosa in più. Dobbiamo trovare la concentrazione e la cattiveria per sfidare chiunque. Se non siamo alla pari da quel punto di vista lì, incontreremo problemi”.

“Andare a fare 3 punti a Giugliano darebbe ulteriore autostima all’ambiente. Se io oggi fossi concentrato alla Coppa Italia staremmo già 1-0 a Giugliano, coppa e campionato sono nostri obiettivi. Una cosa non deve escludere l’altra, guardiamo una partita alla volta. Ma queste 3 partite in una settimana mi faranno fare un primo bilancio”.

Squadra e singoli

“La squadra l’ho vista rilassata, nel senso positivo. Li ho però avvisati di fare attenzione, perché quando si passa da un momento di sconforto a uno di entusiasmo è fondamentale la partita successiva. Mi aspetto delle risposte a prescindere dal risultato. Si possono fare grandi prestazioni e perdere e viceversa. È stato giusto godersi questa vittoria, ma ora bisogna fare come fanno le grandi squadre. Vincere, archiviare, ripartire, guardando sempre avanti e a testa bassa”

“Come sto vedendo i ragazzi dal punto di vista della corsa? I ragazzi li ho visti andare forte soprattutto nel primo tempo. Tutto sommato se c’è stato un minimo di calo, non soltanto dettato da una questione fisica, ma anche dalla maturità di gestire il vantaggio. Nel primo tempo accompagnavamo l’azione in tanti uomini, nel secondo tempo la squadra ha badato più al sodo. Quello che m’interessa è la prestazione mentale, per me più importante di quella fisica. La mente può sopperire alle problematiche fisiche. Per me sarebbe facile dire di avere ereditato una squadra che non sta bene fisicamente, non è un dato riscontrabile. Non sono un paraculo, I problemi fisici sono da dimostrare”.

Bocic? I giocatori forti giocano ovunque, lui può ricoprire tre dei ruoli dietro l’attaccante centrale, deve crescere come condizione e prestazioni così come la squadra in generale.

Chiricò non l’ho provato dietro le punte ma sempre nella sua posizione.

Chiarella è un ragazzo con dei valori importanti che deve fare un salto di qualità in termini di continuità e cercare di essere più incisivo negli ultimi metri. Centrocampo? Non abbiamo grosse alternative faremo con quelli che abbiamo a disposizione.

Su Zanellato? Come si sta ambientando? Ho quasi finito i colloqui privati con quasi tutti i calciatori. Devo dire che anche da parte di Zanellato ho trovato tantissima disponibilità. Paga il non avere fatto la preparazione ad inizio campionato, come Deli: il Catania li ha aspettati ed è stata una strategia giusta. Ora bisogna fare sì che questa attesa sia ripagata, ma li vedo vogliosi tutti di uscire da questa situazione. Nessuno ha idee diverse di stare a Catania e rimediare a questa situazione.

Livieri? Per lui vale ciò che vale per gli altri, sono tutti co-titolari. Noi dobbiamo metterlo nelle condizioni di ritrovare la forma, sicuramente giocherà col Crotone, poi vedremo piano piano”. 

“Altri infortunati? Abbiamo tante situazioni da valutare, soprattutto se è il caso di rischiare dato che abbiamo 3 partite in 7 giorni. Rizzo mancherà a lungo, almeno 3 mesi. Ladinetti dovrebbe rientrare nel giro di un mese. Si tratta di un giocatore nel mirino di molte squadre di Serie B. Prima bisogna valutare bene quello che abbiamo in casa. Giudicare prima del tempo un giocatore può portare a rimpianti.”

“Sarebbe un problema perdere altri giocatori in questo momento. Stiamo valutando se non rischiare alcuni elementi per la partita di domenica. Anche se quando giochi con il Catania non puoi sottovalutare l’importanza di nessuna partita”.

Formazione

“Io sulla formazione ho sempre dubbi. Lo dico anche ai ragazzi: la formazione la fanno loro. Dipende da come stanno. Se io avessi in testa solo 11-12 giocatori avrei già perso il campionato. Devo motivare tutti, deve esserci la concorrenza, sennò i titolari si prendono una vacanza, anche in allenamento. Invece io voglio intensità, tutti devono credere di poter giocare titolari. Ognuno di loro prima o poi avrà un calo e io devo attingere alle altre risorse della squadra”.

Sfida personale con Bertotto, è uno stimolo? Se vai a vincere ad Avellino, vuol dire che hai dei valori. Hanno un campo in sintetico che per chi ce l’ha è un piccolo vantaggio, li ho sempre visti propositivi e mi aspetto questo tipo di Giugliano. Bertotto sta facendo bene, sono tutte partite stimolanti. Anche la piccola cosa che non va a Catania fa rumore e noi dobbiamo tenere tutto sotto controllo”.

Manager stile anglosassone

“Non faccio il manager all’inglese perché la carta di credito non me l’hanno data. Con i dirigenti ci siamo detti che ci deve essere convinzione totale nella scelta dei giocatori. Per evitare il giochino del ‘quello l’ho preso io e l’altro un altro’ ci vuole coesione totale negli acquisti e nelle cessioni. Semplicemente eravamo d’accordo sia io che la società. Grella ha detto che deve prendere giocatori che vanno bene sia a società che allenatore. A me questo piace molto. È una maniera per essere d’accordo. Poi per me oggi i giocatori sono tutti bravi, non è come una volta che ti potevi fidare solo dell’istinto del direttore sportivo. Quando oggi prendi un giocatore, lo prendi forte. La differenza la fa come quel giocatore si ambienta in quella piazza, questo ha fatto parte anche della mia carriera da calciatore. Oggi non sono più i tempi di Luvanor e Pedrinho: oggi è difficile prendere giocatori scarsi, è una questione di ambientamento in diverse piazze”.

I have a dream

“Il Catania sta lavorando per tornare in salute. Non posso lamentarmi di niente dei giocatori, vedo dei soldati che fanno quello che gli chiedo. Siamo stati spesso insieme negli ultimi giorni. Arrivo alle 7 del mattino e torno alle 8 di sera, non lascio niente al caso. La società lavora alla stessa maniera, è una full immersion totale, sento l’appoggio di tutti. Si lavora tanto, ma c’è la motivazione per lavorare al meglio”.

“I ragazzi sanno che fanno parte di una squadra che ha la sua storia”

“Dobbiamo coltivare un sogno e coltivarlo ogni giorno in campo, non costa niente coltivarlo. Lo possiamo fare senza promettere niente a nessuno, ma possiamo farlo. Dobbiamo chiederci quanto siamo disposti a sacrificarci. Il nostro sogno è ogni giorno preparare con ferocia la partita successiva, poi se metteremo insieme una serie di vittorie, vediamo”.

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