LE BELLE ATMOSFERE DEL “QUASIMODALE” CHIUDONO LA IX EDIZIONE DELLA SETTIMANA QUASIMODIANA

Al Teatro Vittorio Emanuele di Messina celebrato il 60° Anniversario del Nobel a Salvatore Quasimodo con lo spettacolo “…e lungamente guardava il mare” su testi del Poeta musicati e cantati da Rosalba Lazzarotto, voce recitante il Maestro Giovanni Moschella

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Si è conclusa sabato 14 dicembre a Naso (Messina) la IX Edizione della “Settimana Quasimodiana” promossa dalla Città Metropolitana di Messina, a cura del Comitato organizzatore per le celebrazioni quasimodiane, ed è al Teatro Vittorio Alfieri che si sono svolti, dalle ore 18,30, i lavori per la Conferenza sul tema “Salvatore Quasimodo e Ignazio Drago” che ha visto relatore il prof. Vincenzo Fera, ordinario di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Messina. L’evento, condotto da Raffaele Valentino, è proseguito con lo spettacolo che ha portato in scena il poemetto “Onda di suoni e amore”, ispirato a “Vento a Tindari” di Salvatore Quasimodo, con le musiche originali del M° Antonino Pirrone, l’esecuzione al pianoforte del M° Antonino Averna e le musiche di J. Brahms, Trio op. n. 40  per  pianoforte, violino e corno, grazie all’Ensemble strumentale del Conservatorio “A. Corelli” di Messina formata da Vincenzo Gambuzza, pianoforte, Valerio La Torre, violino, ed Emanuele Romano, corno. In programma anche la visita alla Biblioteca “Carlo Incudine” di Naso come anche, presso la Sala Lettura, una esposizione di corrispondenza epistolare “Quasimodo-Drago”.

Salvatore Quasimodo - la consegna del Premio Nobel (1959)
Salvatore Quasimodo – la consegna del Premio Nobel (1959)

Ricca di eventi culturali la manifestazione, ha registrato vari momenti altamente significativi come il singolare avvio a Stoccolma, il 7 dicembre 2019, delle Celebrazioni  del “60° Anniversario del Nobel a Salvatore Quasimodo” all’Istituto Italiano di Cultura “Lerici” con l’evento “Musica… per un Nobel. Salvatore Quasimodo tra Letteratura, Teatro ed Impegno Civile”, grazie all’organizzazione del Parco Letterario “Salvatore Quasimodo” di Roccalumera con il contributo dell’Ass.to Reg.le ai BB.CC. e della Identità Siciliana, dell’Istituto Comprensivo di Santa Teresa di Riva, della Libera Accademia Musicale di S. Teresa di Riva, dell’Orchestra da Camera di Messina ed del Club Amici di Quasimodo.

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Di particolare rilievo lo spettacolo “…e lungamente guardava il mare” andato in scena venerdì 13 dicembre, al Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Un ispirato omaggio al Poeta, con musiche originali del M° Antonino Pirrone eseguite al pianoforte dal M° Antonino Averna, verrà replicato il giorno successivo, come già detto, al Teatro Vittorio Alfieri di Naso. La rappresentazione, condotta da Rachele Gerace, ha portato in scena brani tratti da “Quasimodale”, progetto multimediale ideato da Rosalba Lazzarotto, un’affascinante fusione della musica jazz con le liriche del Premio Nobel, musicate e cantate dalla stessa artista, con incursioni nel teatro danza e nelle arti visive, accompagnata dall’Ensemble strumentale del Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina. L’evento ha visto la partecipazione del Maestro Giovanni Moschella, quale voce recitante, artista messinese molto apprezzato sia nel panorama teatrale nazionale che in quello cinematografico. Una sintesi ben riuscita che ha felicemente portato in scena musica, letteratura e pittura con l’incursione anche di raffinati passi di danza dedicati a Maria Cumani, moglie del Poeta (danzatrice, attrice e poetessa italiana), che Michela Rosa ha interpretato ed eseguito con appropriata grazia.

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“Quasimodale” è il risultato di un’alchimia, di un progetto che Rosalba Lazzarotto ha inseguito e “costruito“ per quasi sette anni e che perfettamente si presta alla celebrazione dell’evento, non solo perché è ispirato dai versi del Poeta ma in quanto rispecchia anche un singolare parallelo, sia strutturale che temporale, con l’evento celebrato. Il 1959, anno in cui Quasimodo ottiene il Nobel per la Letteratura, è anche l’anno in cui per la prima volta vengono adottate le armonie modali da Miles Davis in “Kind of blue” che diventa il precursore del jazz modale: da qui il titolo del progetto “Quasimodale”.

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Poesia e musica si fondono, l’una a servizio dell’altra, regalando emozioni uniche, che solo la magia di tale accostamento può donare, mentre la performance viene ulteriormente  impreziosita dalle proiezioni dell’opera pittorica di Filippo Andronico, artista messinese, anch’egli coinvolto dalla forza ispiratrice della poesia di Quasimodo; in particolare sarà la proiezione dell’opera pittorica “Isola” a giganteggiare sulla scena durante l’esibizione poetico/musicale.

Intensa la recitazione di Giovanni Moschella dei testi poetici selezionati e messi in musica quali Vento a Tindari, Isola di Ulisse, Ora che sale il giorno, Un arco aperto, Isola, Una voce  e, infine, Natale: una delicata attenzione quest’ultima della Lazzarotto che dal palco aggiunge – “E’ nata così, giusto per voi e per questa serata”. Calorosi e sentiti applausi del pubblico hanno espresso la sintonia che gli artisti sono riusciti a creare, trasmettendo vere ed intense emozioni, come la poesia e la musica sanno sapientemente tessere.

Salvatore Quasimodo - la consegna del Premio Nobel (1959)
Salvatore Quasimodo – la consegna del Premio Nobel (1959)

Presenti alla serata insieme al Sindaco Metropolitano, on. Cateno De Luca, la Dirigente alla Cultura della Città Metropolitana di Messina, avv. Anna Maria Tripodo (che da anni, insieme a tutto il suo staff, porta avanti  il progetto) e tutti i componenti del Comitato organizzatore costituito, oltre che dall’Ente Metropolitano, dall’Università degli Studi di Messina, dal Teatro Vittorio Emanuele, dal Parco Letterario Quasimodo, dal Club Amici di Salvatore Quasimodo, dalla Fondazione “Famiglia Piccolo di Calanovella”, dagli Istituti Superiori Jaci e Quasimodo e dal Conservatorio “Arcangelo Corelli”.

Un bel risultato, frutto della sinergia di Istituzioni diverse che hanno lavorato insieme per rilanciare il nostro patrimonio culturale con l’obiettivo di consolidare una strategia di sviluppo locale che può, e deve, partire dalle nostre tradizioni; originalità che vanno mantenute sempre vive e presenti, come la personalità artistica di Salvatore Quasimodo ha saputo fare, rendendo illustri nel mondo le nostre origini e la nostra terra.

 Locandina IX settimana quasimodiana 2019

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