L’assessore Sammartino risponde alla richiesta di Cia e Confagricoltura e incontra gli agricoltori all’ex Palazzo dell’Esa

“Prendiamo atto delle risposte che l’assessore regionale Luca Sammartino ha fornito dando un riscontro tempestivo alla richiesta di incontro sollecitato da Cia Sicilia Orientale e Confagricoltura Catania”. Lo dichiarano Giosuè Catania e Giuseppe Di Silvestro, coordinatore e componente di Giunta di Cia Sicilia Orientale, che hanno guidato la delegazione alla riunione tenutasi nella sede catanese di rappresentanza del Governo Regionale.

Oltre all’assessore Sammartino, erano presenti il direttore generale dell’Assessorato Agricoltura, Dario Cartabellotta, il consulente Salvatore Barbagallo, il neo commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale, Calogero Ferrandello, accompagnato dai tecnici dell’ente che si occupa  della fornitura di acqua irrigua destinata ai terreni della Piana di Catania e della manutenzione di invasi e condotte, il presidente regionale di Cia Sicilia, Graziano Scardino, il presidente provinciale di Confagricoltura Giosuè Arcoria con una rappresentanza di soci.

Ci sono questioni da affrontare con urgenza – sintetizza il coordinatore Giosuè Cataniacome il blocco degli avvisi di pagamenti piovuti in questi giorni su migliaia di agricoltori che non sono disposti a versare ulteriori quote consortili non più sostenibili per servizi non resi ed imposti con un superato regio decreto degli anni ’30, peraltro dichiarato incostituzionale da diverse sentenze”. Su questo punto l’assessore ha assicurato che nella prossima variazione di Bilancio, che dovrà essere votata dall’Ars, chiederà di inserire delle somme non espressamente indicate che possano coprire per intero gli importi richiesti dal Consorzio di Bonifica.

La situazione rimane grave e bisogna vigilare affinché alle parole seguano i fatti  – afferma Pippo Di SilvestroNon ci aspettiamo dal Governo il miracolo della pioggia, ma che sostenga con puntualità e attenzione il comparto in tutti i modi, sì. Viviamo una fase di emergenza nazionale con ricadute negative già verificabili sulle strutture arboree e sulle mancate produzioni presenti e future – prosegue – Bisogna intervenire per compensare il mancato reddito delle aziende agricole con interventi straordinari che giustificati da una situazione straordinaria”.

Nell’occasione è stato chiesto dai rappresentanti Cia Sicilia Orientale un incontro all’ennesimo Commissario straordinario che si è appena insediato al Consorzio di Bonifica 9, ricordando una Riforma che si aspetta da 29 anni e l’ultima bozza è ferma in Commissione Bilancio da oltre 5 mesi. “Sulla pelle degli agricoltori – chiosa Giosuè Catania si giocano partite politiche di corto respiro senza alcuna visione volta ad affrontare il riordino della bonifica in Sicilia, la fatiscenza delle condotte idriche, le deficienze strutturali degli invasi e la manutenzione delle condotte vecchie ed obsolete nonché la massa di debiti che lascia affogare i consorzi di Bonifica”.

Il Governo della regione avanzerà la richiesta dello stato di emergenza – ha fatto sapere l’assessore all’Agricolturasiamo in presenza di una delle più drammatiche congiunture che si siano verificate negli ultimi anni, questo darà un grande respiro ai produttori”. “La stagione siccitosa sembra non terminare mai – specificano Catania e Di Silvestrogli invasi sono quasi vuoti e la diga di Lentini (questo è il paradosso) con i suoi 80 milioni di MC di acqua non sarà in grado metterla a disposizione delle superfici agricole, perché priva del sistema di pompaggio per il sollevamento”. “L’intervento suppletivo sul pompaggio delle acque che ci auguriamo entri in funzione il più presto possibile potrà servire meno di un migliaio di ettari di superficie. Molto poco, rispetto ad una stagione irrigua che rischia di non iniziare”.

Dalla difficoltà a gestire oggi l’emergenza alle decennali inefficienze nella programmazione il passo è breve. Ma, sul punto, l’assessore regionale non accetta critiche e porta sul tavolo lo stato dell’arte di importanti opere pubbliche, finanziate variamente con fondi del PSR, del Masaf, compresi i fondi del PNRR recuperati in calcio d’angolo. “Prendiamo atto di quanto comunicato – conclude il presidente regionale Graziano Scardinoma, oggi l’agricoltura paga duramente le responsabilità di una classe politica che per decenni non ha saputo mettere mano ad una seria programmazione di interventi finalizzati ad una riforma organica dei Consorzi di bonifica, in modo da garantire la conservazione e l’utilizzo delle acque piovane e reflue, la lotta agli sprechi con  una razionalità nella distribuzione, e lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e di qualità”.

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