La vita dei venditore di panini sui treni

È come un terno al lotto, rischi la multa per vendita abusiva. Dopotutto domani sarà un altro giorno e qualcosa di buono accadrà

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Giorni fa mi trovavo sul treno destinazione Milano. Sullo scompartimento in cui  mi trovavo c’erano pochi passeggeri, un uomo sulla settantina di anni immerso nel suo giornale, una donna giovanissima dall’aria maestrina e una coppia, sicuramente marito e moglie, con due figli discoli a seguito. Alla seconda fermata, non tanto distante dalla stazione da cui siamo partiti, è salito un uomo sulla cinquantina di anni, grasso e dall’aspetto buffo. Indossava un vestito blu, malconcio, che richiamava le divise dei dipendenti delle ferrovie. L’uomo sudava nonostante la bassa temperatura di quel giorno.

L’uomo era un ambulante o steward com’è chiamato in modo moderno, vendeva panini, snack e bibite. Non era invadente, si avvicinava su richiesta, una richiesta che mai arrivò. Io non avevo fame, la colazione fatta in albergo mi era bastata per tamponare l’appetito del momento, anche se avrei acquistato uno snack o altro per soddisfare le fatiche di quell’uomo.  L’uomo è andato via negli altri vagoni in cerca di “fortuna”. Sono passate appena due ore, mancavano poche ore all’arrivo a Milano, quando l’uomo è ritornato nello scompartimento dove mi trovavo io. Era demoralizzato, si leggeva sul viso. La giornata non aveva portato i suoi frutti, aveva ancora la roba da mangiare nel borsone. Mi guardava in faccia con aria abbattuta e stanca, forse avrebbe voluto che io gli chiedessi: sei felice? Oggi la giornata lavorativa è andata bene?

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Cercai d’immaginarmi la moglie e i figli semmai ne avesse, quasi da spot pubblicitario. Così fosse, una donna di mezza età che tutte le mattine si alza prima del marito per incartare i panini da vendere ai passeggeri sul treno. Al suo ritorno a casa ci sono i figli pronti ad accoglierlo dal duro lavoro della giornata. L’uomo fingerà il sorriso. Come dirà ai suoi figli che non ha venduto nulla e non potrà sfamare la sua famiglia? La vita dei venditori di panini sui treni non è facile. È come un terno al lotto, rischi la multa per vendita abusiva. Dopotutto domani sarà un altro giorno e qualcosa di buono accadrà.

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