Con “La Sicilia al femminile e non solo…” l’attore siciliano Tony Morgan per parlare di Cinema

Tra le molteplici espressioni della nostra cultura isolana “La Sicilia al femminile e non solo…” incontra l’attore siciliano Tony Morgan, un’icona degli anni ’80, per parlare di Cinema e dei suoi progetti per i giovani

Il Cinema ovvero la Settima Arte come la definì un secolo fa, nel 1921, il critico Ricciotto Canudo, con la pubblicazione del manifesto “La nascita della settima arte”, rappresenta fuori da ogni dubbio una delle invenzioni più importanti del secolo scorso e della storia. Singolare unione tra la dimensione del tempo e l’estensione dello spazio, in sintesi il nuovo mezzo di espressione delinea tra spettatore ed autore una comunicazione profonda suscitando emozioni uniche. I progressi tecnologici hanno consentito notevoli passi avanti nell’evoluzione del linguaggio cinematografico e comunque, per chi ama quest’arte, quando le luci nella sala cinematografica si spengono ed inizia la proiezione ogni film può trasportarci (nel nostro immaginario) in scena grazie alla condivisione di storie ed emozioni in cui ci si può identificare come anche può essere elemento di stimolo ad interrogarci, a dire la nostra su comportamenti, scelte e visioni del mondo.

Capace di raccontare e rappresentare la realtà in modo diretto ed immediato l’arte cinematografica può sollecitare indubbiamente la sfera degli ideali ed alimentare la dimensione dei “sogni”…

Ed è appunto con la sua valigia “piena di sogni” e tanta voglia di arrivare che oltre 50 anni fa, negli Anni ’70, Tony Morgan parte dalla Sicilia, da Sant’Agata Militello (in provincia di Messina), ed inizia l’avventura di una lunga e brillante carriera che l’ha visto come caratterista, attore, scrittore e regista, con ancora molti progetti da realizzare in futuro, ma questo ce lo facciamo raccontare direttamente da lui:

D- Tony, quando hai capito che avresti voluto fare l’attore?

R- Era la mia unica ambizione, iniziai giovanissimo e sin da quando ero ragazzo sognavo di calcare il palcoscenico e diventare famoso…

D- Il tuo inizio avvenne nel cabaret. Raccontaci com’è che poi sei diventato attore di teatro e di cinema?

R- Arrivato a Roma dalla Sicilia dormii alla stazione per venti giorni e poi avvenne il debutto. Iniziai la carriera al Teatro Volturno e all’Ambra Jovinelli di Roma, ovvero nei templi dell’avanspettacolo, e dato che il cinema del tempo attingeva molto dall’avanspettacolo il passaggio fu quasi immediato. Da lì giunsi a far parte dei caratteristi del cinema italiano. E così venne “Prima notte di nozze”, a fianco di grandi nomi come Anna Mazzamauro e Oreste Lionello. Scrissero ben presto sulle riviste “Grande rivelazione, Tony Morgan”… e fu chiaro che avevo attirato l’attenzione della stampa. Sono passati più di 50 anni ed e meraviglioso essere qui a raccontarla.

Tony Morgan e Carlo Croccolo sul set di “Signore e signori, buonanotte” (episodio per la regia di Mario Monicelli – 1976)

D- E così si avvia un percorso che ti avrebbe condotto a lavorare nel cinema con registi del calibro di Steno, Monicelli, Castellano e Pipolo, Vanzina, Corbucci e al fianco di celebri attori quali Marcello Mastroianni, Adriano Celentano, Tomas Milian e Bombolo, Diego Abatantuono, Gianfranco D’Angelo e tanti altri. Quindi, dopo una bella carriera a livello nazionale, sei tornato nella tua Sicilia dove hai scritto, sceneggiato, diretto ed interpretato negli ultimi anni dei significativi film su attualissime problematiche sociali…

R- Non solo cinema ma ho fatto anche radio e televisione partecipando a popolari programmi Rai come “Via Asiago Tenda”, “Il Barattolo”, “Uno Mattina”, ecc… Ma da alcuni anni ho deciso di puntare sulla mia terra d’origine, la Sicilia, che vorrei venisse amata anche da quei tanti giovani siciliani spesso abituati a “piangersi addosso” dicendo di vivere in una regione “ingrata” perché non offre opportunità. Ma non è così, bisogna anche sapersi guardare attorno e non arrendersi alla prima difficoltà… perché nessuno ti regalerà mai niente ma te lo devi anche saper costruire “il tuo futuro”… Ebbene: io sto offrendo loro, ai giovani, tante opportunità reclutando nei casting dei miei film i più talentuosi. E se un giorno qualcuno di questi giovani, dopo aver fatto la gavetta nei miei set, riuscisse ad affermarsi in ambito nazionale sarei veramente l’uomo più felice al mondo

Tony Morgan tra i tantissimi premi e riconoscimenti ricevuti

D- C’è qualche episodio particolare della tua lunga carriera che ti senti di condividere con noi?

R- Ci sarebbe tanto da raccontare come, ad esempio, quella volta che incontrai il grande regista Mario Monicelli. Un episodio folle:ricordo che mi presentai alla produzione del film “Signore e signori, buonanotte” senza essere iscritto al casting. Una marea di persone per i provini attendeva il grande Monicelli. Appena arrivò ci fu un inchino generale mentre io invece, dandogli le spalle e procedendo davanti a lui, cominciai ad urlare come un pazzo: Chi è sto Monicelli? Chi lo conosce Monicelli?

Poi girandomi verso di lui gli dissi: Anche tu fai il provino con questo Monicelli?

Pensai, le cose sono due: o mi spediscono a quel paese o mi prendono. Poco dopo fui chiamato e davanti a Monicelli dissi: Se non avessi fatto così, quando mi avresti visto?

Ebbene?… mi prese!

Anni dopo Monicelli raccontò questo avvenimento al Maurizio Costanzo Show.

Tony Morgan, il produttore-Jacopo Dotti e Roberta Arnone

D- Dal 2011 ad oggi hai realizzato una serie di interessanti “corti” di cui sei autore, regista oltre che tra gli interpreti. Ce ne vuoi parlare?

R- Ogni volta che scrivo un film, mi emoziono molto, perché cerco di capire ed immaginare come possa vivere la gente che ha dei problemi… e quindi scrivo per emozionarmi. Tanti sono i temi delle mie pellicole quali la solitudine, la povertà, il bullismo sono alcuni e tutti di scottante attualità come in “8euro”, “La Panchina”, “Il Giornalista”, “Il papà della miss”, “Solo – Il coraggio di non farlo” dove si sbatte contro la piaga, sempre più preoccupante, del suicidio o “Bacio – Il futuro di una generazione”. In queste produzioni ho coinvolto non solo giovani “di belle speranze” ma, facendo leva sulle mie amicizie, anche personalità siciliane già affermate come Ester Condorelli, vincitrice su RaiUno di “Ballando con te”, il giovanissimo Claudio Tropea, eccellenza del popolare talent show di Mediaset “Io canto” ed il bravissimo sassofonista Gill Negretti.

D- Indubbiamente questi progetti, utilizzando come location delle tue produzioni cinematografiche i Comuni della nostra Sicilia, puntano anche a valorizzare e ad accrescere l’interesse per il nostro territorio…

R- Si, infatti ho girato nei territori delle province di Messina e Catania, come Acicastello, Acireale, Caltagirone, Castelmola, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Santa Venerina, Taormina ed, ovviamente, nella mia Sant’Agata di Militello. Ho riscontrato grande interesse da parte degli amministratori locali, dei sindaci e degli operatori economici locali, ben lieti di mettere a loro agio tutta la troupe durante la realizzazione delle riprese. Sono tre le direttive che da alcuni anni a questa parte animano la mia attività: sensibilizzare il pubblico alle problematiche sociali, valorizzare i luoghi della nostra isola ed aiutare i giovani ad emergere consentendo loro di “scommettersi” davanti ad una macchina da presa. Motivarli ad essere se stessi… Meno tecnologia ragazzi! Buttiamo giù il cellulare e riprendiamo a vivere col corpo e con le emozioni!

Ringraziamo Tony Morgan per questo interessante incontro in cui ci ha reso partecipi anche di singolari momenti che vanno oltre il magico obiettivo della cinepresa, rinnovando con voi l’appuntamento alla prossima, sempre in questo spazio, con “La Sicilia al femminile e non solo…”

 

 

Note biografiche:

Tony Morgan inizia la carriera giovanissimo al Teatro Volturno e all’Ambra Jovinelli di Roma ovvero l’avanspettacolo. Dopo da lì è passato a far parte dei caratteristi del cinema italiano. Ha girato l’Italia in lungo e in largo per tantissime serate di cabaret; ha scritto molti libri e ha preso parte a tantissimi film insieme a tantissimi personaggi importanti ma soprattutto ha lavorato con coloro che hanno fatto il Cinema e la Commedia all’italiana.

Come non ricordarlo in “Squadra antifurto” di Bruno Corbucci, “La banda del gobbo” di Umberto Lenzi, “Signore e signori, buonanotte” nell’episodio de “La bomba” con Mario Monicelli, “Taxi Girl” di Michele Massimo Tarantini, “La gorilla” di Romolo Guerrieri, “Innamorato pazzo” di Castellano e Pipolo, “Eccezzziunale… veramente” di Carlo Vanzina, “Sballato, gasato, completamente fuso” per la regia di Steno, “Prima notte di nozze” di Corrado Prisco e tantissimi altri.

Ha avuto come compagni di avventura attori come Mastroianni, Celentano, Diego Abatantuono, Alvaro Vitali, Bombolo, la Fenech, Lory del Santo e Gianfranco D’Angelo.

Tantissime volte in televisione, ha preso parte a “Uno Mattina” e in Rai insieme al suo amico Nino Frassica mentre negli anni ‘80 in radio su Rai Radiouno in ”Via Asiago Tenda”. Ha presentato tre film a “Stracult” su Rai2, presenti Nino Frassica e Paolo Ruffini, fra cui “Bacio – Il futuro di una generazione” l’ultimo film che ha fatto.

Ha presentato “Michael la voce della notte”, film girato a Torino, ma ultimamente Tony Morgan ha anche scritto dieci cortometraggi. Fra quelli più importanti, anche dal punto di vista sociale, che hanno avuto una risonanza nazionale, c’è “8 euro” la storia di come vive un pensionato, un umile pensionato che quando va per fare la spesa quotidiana sta molto attento a non superare la cifra appunto di otto euro. Un corto che ha vinto tutto come miglior film, miglior attore, migliore regia, persino il premio alla carriera a Casteltermini in provincia di Agrigento e la cittadinanza onoraria a Castelmola. Altri importanti corti sono “Solo – Il coraggio di non farlo”, “La mia scelta”, “Il giornalista” e “Il papà della miss”.

Questo è Tony Morgan…un personaggio straordinario. Il suo ultimo corto, “Bacio – Il futuro di una generazione”, è un film con una tematica molto importante che, scritto con Roberta Arnone, tratta la storia dei nostri giovani che invece di andare all’estero dovrebbero avere la possibilità di costruire un futuro qui in Italia: un film di grande attualità, un film prodotto da Jacopo Dotti, ambientato a Cittadella in provincia di Padova.

Tre i punti da evidenziare nell’attività di regista e attore delle sue produzioni: l’attenzione ai giovani, ai problemi del sociale e alla promozione del territorio della sua Sicilia.

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