La rassegna teatrale “XXI In Scena”

Nella libreria Prampolini è stata presentato il cartellone di ‘XXI In Scena’, il primo spettacolo sarà ‘ Il gabbiano’ di Anton Cechov

(foto di Natalia Ligreggi)

CATANIA – Il sipario rosso vermiglio finalmente si apre e si va in scena, come primo spettacolo della rassegna teatrale “XXI IN SCENA” il dramma dei grandi amori. Proseguono a ritmo serrato le prove dello spettacolo “Il gabbiano” di Anton Cechov che segna l’inizio di una lunga e intensa rassegna volta alla rinascita culturale.

Ieri mattina alle 11:30, durante la conferenza stampa presso la libreria Prampolini di Catania, oltre ad attori e a tanti appassionati abbonati, il regista dell’opera, Alberto Nicola Orofino, l’attore Giuseppe Carbone e il professore di “Storia del teatro e dello spettacolo” dell’Università degli Studi di Catania, Fernando Gioviale. Tanti motivi di riflessione tra le mura di una libreria impregnata di cultura.

Il regista Orofino ha esordito parlando di crisi. In una città come Catania che soffre costantemente questo disagio culturale e artistico non si può che parlare però di risorgimento. C’è “urgenza” di fare spettacoli perché si avverte una forte crisi economica e una crisi di contenuti e soggetti.

La rassegna “XXI IN SCENA” ideata da Alberto Nicola Orofino, con il supporto organizzativo di Egle Doria e in collaborazione con l’associazione culturale “ETNA ‘NGENIOUSA”, nasce da questa riflessione e raccoglie non solo spettacoli ma spettacoli che sono anche progetti. Progetti teatrali di artisti professionisti che calcano già da anni i palchi catanesi.

Aprire la rassegna con “ Il gabbiano” è un invito ad avere consapevolezza della crisi.

In una citazione Albert Einstein affermava: “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progresso. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”.

Nel Gabbiano tutti i protagonisti dell’opera hanno a che fare con il teatro e vivono crisi interiori e intellettuali.

Tutti sono alla ricerca del dialogo ma questo genera crisi e insidia negli animi l’illusione di una vita felice.

Il suicidio di Kostantin sottolinea la rottura di dialoghi, unico gesto estremo che fa intravedere un microscopico spiraglio di luce.

Anche la scenografia è asettica e minimalista. Rispecchia assolutamente la condizione psicologica dei personaggi e la scelta musicale è alquanto contemporanea così come il tempo di narrazione.

Ritmo frenetico, comico e drammatico con una successione inusuale e inavvertita e un cast di attori eccelsi che vede protagonisti dieci attori professionisti: Francesco Bernava, Giuseppe Carbone, Nicola Costa, Egle Doria, Alice Ferlito, Barbara Gallo, Silvio Laviano, Emanuele Puglia, Riccardo Maria Tarci e Luana Toscano diretti da Alberto Nicola Orofino che firma la regia.

“Sempre di più mi convinco che la questione non sta nelle forme vecchie o nuove, uno che crea non pensa alle forme, ma crea perché qualcosa gli sgorga liberamene dall’anima…”

XXI IN SCENA non ha forme, né nuove né vecchie. Sgorga liberamente dall’animo di artisti talentuosi che hanno deciso insieme di combattere il grande nemico “CRISI” con la potente arma della “CULTURA” e del “TEATRO”.

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