La Meridiana di Acireale: 170 anni di storia e tante curiosità

Vi raccontiamo com’è nata la meridiana del Duomo di Acireale, cittadina della provincia di Catania, protagonista del famoso film “Gli Astronomi”.  

Vi ricordate  del film “Gli Astronomi”, uscito nel 2003 con la regia di Diego Ronsisvalle, tratto dall’omonimo libro del padre Vanni Ronsisvalle? Se lo ricordate, vi verranno alla mente i costumi, l’atmosfera onirica, la Sicilia metafisica in essa rappresentata. E se avete buona memoria ricorderete anche la trama che, seppur esile, viene trattata con molta originalità e spirito bizzarro.

La storia, ambientata nella Sicilia dell’Ottocento, però ha valide e attestate basi storiche, raccontandoci la genesi della costruzione  di una meridiana molto antica e di grande pregio: la meridiana della Cattedrale di Acireale. Ed ecco svelato l’arcano.Nel febbraio 1842  (circa 172 anni fa) infatti, l’astronomo danese Christian FriedrichPeters e il collega tedesco Wolfang  Sertorius, che già da qualche tempo si trovava in Sicilia per studiare la topografia, geologia e mineralogia dell’Etna, avevano già tracciato nel 1839, la Meridiana di S. Nicola l’Arena.
Successivamente vengono invitati a progettare la
meridiana del Duomo di Acireale, i cui lavori inizieranno nell’aprile del 1843. L’opera viene ultimata già nel giugno dello stesso anno e riscuote il pubblico consenso non solo per l’esattezza ( per cui quando un raggio di sole va a posarsi sulla semiretta nera, indica in quell’istante l’esatto mezzogiorno astronomico),  ma anche per la sua realizzazione artistica, curata dallo scultore catanese Carlo Calì. Allievo del Canova, lo scultore siciliano utilizza il marmo bianco di Carrara, tanto caro al maestro, e il marmo giallo per adornare la meridiana che, dall’angolo nord della cappella di Santa Venera, taglia trasversalmente il transetto fin quasi a sfiorare il pilastro sinistro della navata principale. Inoltre, nella sua parte centrale, oltre alla linea meridiana orizzontale, vi sono degli importanti dati scientifici e, ai lati, si trovano  intarsiati in dodici piccoli rettangoli i segni zodiacali. Per finire, inferiormente, è posta una lapide marmorea in cui vi sono incise una iscrizione dedicatoria e le cinque misure metriche europee, utilizzate nell’Ottocento:il metro francese,il piede parigino ,il piede inglese, il palmo napoletano e palmo siciliano.

 

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