La Chiesa Cattolica contro le feste consumistiche che sviliscono lo spirito cristiano

I cristiani hanno la loro festività dedicata a tutti i santi e non vogliono importare altre festività pagane. Su questa linea si muove la Chiesa cattolica e la chiesa di Gela che, in occasione della notte del 31 ottobre ha organizzato una grande celebrazione in controtendenza alle feste consumistiche che sviliscono lo spirito cristiano dedicato al ricordo di tutti i santi del Paradiso.“Il fenomeno Halloween arrivato a noi dalla cultura celtica e americana ormai si è imposto violentemente nella nostra realtà sociale, ridicolizzando così il principio cristiano della comunione dei santi – lo afferma don Lino di Dio, vicario parrocchiale del Carmine di Gela – è grave preparare ed abituare le nuove generazioni al culto dell’orrore, della violenza, e rendere “normali” e divertenti figure orride e ripugnanti, fantasmi, vampiri, streghe e demoni, con la finta motivazione di esorcizzare e superare la paura della morte. Non vogliamo essere bigotti o creare paure, ma con verità, bisogna affermare che lo scopo principale del fenomeno Halloween è la diffusione di una mentalità magica cui a volte inconsapevolmente o ingenuamente attraverso feste, party o “carnevalate” ci si accosta. Halloween, fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore cercando di boicottare la ricorrenza in cui vengono ricordati i Santi e la commemorazione dei fedeli defunti in un appuntamento di marketing e di business del macabro. Si verifica a volte che nelle scuole si festeggia Halloween e si neghi di allestire il presepe a Natale. Il mondo dell’occulto definisce la notte del 31 ottobre il giorno più magico dell’anno, il capodanno di tutto il mondo esoterico e le cronache internazionali ogni anno sono piene di fatti terrificanti che avvengono in questa notte”. La sera del 31 ottobre tante parrocchie stanno organizzando varie iniziative per celebrare “Holyween- la notte dei Santi” attraverso veglie di preghiere e serate di evangelizzazione. Una notte in preghiera è la vera sfida controcorrente alle notti insensate che spesso vivano tanti giovani cercando felicità nella direzione sbagliata. La parrocchia del Carmine di Gela da diversi anni organizza una veglia di preghiera che inizia alle ore 21,30 con la Celebrazione Eucaristica, l’Adorazione e le confessioni che si concludono alle 4 del mattino.

“Dobbiamo guardare i santi e i nostri cari defunti, il mistero della morte – aggiunge don Lino – in modo luminoso, con lo sguardo rivolto verso il Cielo. Si invitano i fedeli ad esporre non scheletri o fantasmi, maschere mostruose, zombi insanguinati o zucche vuote ma il volto più bello della chiesa e della nostra terra: i Santi, e in quest’Anno della Fede, una candela a ricordo del nostro battesimo. I Santi ci ricordano che la santità è ancora possibile se diventiamo persone capaci di dare un significato forte alla nostra vita, capaci di trasformare il mondo partendo dalle piccole cose di ogni giorno. La festa di tutti i Santi ci porta a celebrare il Santo di cui portiamo il nome, è anche la festa di ognuno di noi, chiamati alla santità. La mentalità del mondo oggi spesso ci inganna facendo apparire la santità come qualcosa di straordinario e di irraggiungibile da parte delle persone comuni. In realtà essa rappresenta un traguardo che Dio ha posto, e reso accessibile, a tutti i credenti in Cristo. La santità non si commisura dai miracoli e dai fenomeni mistici straordinari, che molte volte l’accompagnano, ma dall’eccelso grado di carità verso Dio ed il prossimo. La santità consiste nel trasformare le cose ordinarie in straordinarie.”

a Cognita Design production
Torna in alto